Many of the intrinsic characteristics of dyslexia - such as difficulties in decoding written symbols, in the processing of visual and auditory stimuli and in motor coordination - may adversely affect music learning. This project stems from the author's curiosity to investigate the relationships between music and dyslexia, a subject that is not much discussed in the Italian context, with the aim of answering two questions: 1) Can there be difficulties and what kind of difficulties could dyslexic subjects encounter in studying music? 2) Are there strategies and possible compensatory tools to be used to overcome these difficulties? In order to answer the aforementioned questions, a bibliographic search was carried out by consulting the major medical-scientific, psychological, and educational databases. The answer to the first question was affirmative: dyslexic subjects may exhibit specific difficulties in the study of music, among which difficulties in reading the score, in the perception and reproduction of rhythms and in the perception and reproduction of melodies, attributable to the most general difficulty in the rapid temporal processing of auditory stimuli. The answer to the second question was also positive: in the literature, some compensatory tools and/or strategies used by dyslexic subjects are described in order to compensate (and sometimes bypass) the difficulties present in the different areas of the musical sphere, such as recourse to auditory and tactile-kinaesthetic memory, adaptations of the graphic presentation of the score and strategies for memorizing and reproducing rhythms. Finally, it could be useful to recourse to particular didactic approaches, created ad hoc for dyslexia or not. From the comparison between the compensatory strategies and tools proposed for the study of music, and the compensatory and dispensative interventions provided for by the Italian Law and Guidelines, a general disregard for the difficulties that dyslexic subjects may encounter in the music field emerges. This paper has therefore the ultimate goal of bringing the aforementioned difficulties to the attention of music teachers and dyslexic students from all over Italy and, to make some useful information on the subject more easily available, two booklets published by the British Dyslexia Association, attached in the Appendices of this paper, have been translated and adapted to Italian reality.

Molte delle caratteristiche intrinseche della dislessia - quali le difficoltà nella decodifica dei simboli scritti, nel processamento di stimoli visivi ed uditivi e nella coordinazione motoria - potrebbero ripercuotersi negativamente sull'apprendimento musicale. Questo progetto nasce dalla curiosità dell’autrice di approfondire le relazioni presenti tra musica e dislessia, tema poco discusso in ambito italiano, con l’obiettivo di rispondere a due quesiti: 1) Possono esserci delle difficoltà e che tipo di difficoltà i soggetti dislessici potrebbero incontrare nello studio della musica? 2) Esistono strategie e possibili strumenti compensativi da utilizzare per superare tali difficoltà? Ai fini di rispondere ai suddetti quesiti, è stata svolta una ricerca bibliografica consultando le maggiori banche dati di carattere medico-scientifico, psicologico ed educativo. La risposta al primo quesito è risultata affermativa: i soggetti dislessici possono presentare difficoltà specifiche nello studio della musica, tra le quali si citano le difficoltà nella lettura dello spartito, nella percezione e riproduzione dei ritmi e nella percezione e riproduzione di melodie, attribuibili alla più generale difficoltà nel processamento temporale rapido degli stimoli uditivi. Anche la risposta al secondo quesito è risultata affermativa: in letteratura, sono descritti alcuni strumenti compensativi e/o strategie utilizzati dai soggetti dislessici ai fini di compensare (e talora bypassare) le difficoltà presenti nelle diverse aree della sfera musicale, quali il ricorso alla memoria uditiva e tattile-cinestesica, adattamenti della presentazione grafica dello spartito e strategie per la memorizzazione e riproduzione dei ritmi. Potrebbe infine rivelarsi utile il ricorso a particolari approcci didattici, creati ad hoc per la dislessia o meno. Dal confronto tra le strategie e strumenti compensativi proposti per lo studio della musica, e gli interventi compensativi e dispensativi previsti dalla Legge e dalle Linee Guida Italiane, emerge una generale noncuranza nei confronti delle difficoltà che i soggetti dislessici potrebbero riscontrare in ambito musicale. Questo elaborato si pone dunque, in ultima istanza, l’obiettivo di portare le suddette difficoltà all'attenzione degli insegnanti di musica e degli studenti dislessici di tutta Italia e, per rendere maggiormente fruibili alcune informazioni utili in tema, sono stati tradotti ed adattati alla realtà italiana due opuscoli pubblicati dalla British Dyslexia Association, presenti nelle Appendici di questo elaborato.

Dislessia e apprendimento della musica: evidenze dalla letteratura in merito alle difficoltà e alle strategie e strumenti compensativi utilizzati

BERGESE, MIRIAM
2019/2020

Abstract

Molte delle caratteristiche intrinseche della dislessia - quali le difficoltà nella decodifica dei simboli scritti, nel processamento di stimoli visivi ed uditivi e nella coordinazione motoria - potrebbero ripercuotersi negativamente sull'apprendimento musicale. Questo progetto nasce dalla curiosità dell’autrice di approfondire le relazioni presenti tra musica e dislessia, tema poco discusso in ambito italiano, con l’obiettivo di rispondere a due quesiti: 1) Possono esserci delle difficoltà e che tipo di difficoltà i soggetti dislessici potrebbero incontrare nello studio della musica? 2) Esistono strategie e possibili strumenti compensativi da utilizzare per superare tali difficoltà? Ai fini di rispondere ai suddetti quesiti, è stata svolta una ricerca bibliografica consultando le maggiori banche dati di carattere medico-scientifico, psicologico ed educativo. La risposta al primo quesito è risultata affermativa: i soggetti dislessici possono presentare difficoltà specifiche nello studio della musica, tra le quali si citano le difficoltà nella lettura dello spartito, nella percezione e riproduzione dei ritmi e nella percezione e riproduzione di melodie, attribuibili alla più generale difficoltà nel processamento temporale rapido degli stimoli uditivi. Anche la risposta al secondo quesito è risultata affermativa: in letteratura, sono descritti alcuni strumenti compensativi e/o strategie utilizzati dai soggetti dislessici ai fini di compensare (e talora bypassare) le difficoltà presenti nelle diverse aree della sfera musicale, quali il ricorso alla memoria uditiva e tattile-cinestesica, adattamenti della presentazione grafica dello spartito e strategie per la memorizzazione e riproduzione dei ritmi. Potrebbe infine rivelarsi utile il ricorso a particolari approcci didattici, creati ad hoc per la dislessia o meno. Dal confronto tra le strategie e strumenti compensativi proposti per lo studio della musica, e gli interventi compensativi e dispensativi previsti dalla Legge e dalle Linee Guida Italiane, emerge una generale noncuranza nei confronti delle difficoltà che i soggetti dislessici potrebbero riscontrare in ambito musicale. Questo elaborato si pone dunque, in ultima istanza, l’obiettivo di portare le suddette difficoltà all'attenzione degli insegnanti di musica e degli studenti dislessici di tutta Italia e, per rendere maggiormente fruibili alcune informazioni utili in tema, sono stati tradotti ed adattati alla realtà italiana due opuscoli pubblicati dalla British Dyslexia Association, presenti nelle Appendici di questo elaborato.
Dyslexia and music learning: evidence from the literature concerning the difficulties and the strategies and compensatory tools used
Many of the intrinsic characteristics of dyslexia - such as difficulties in decoding written symbols, in the processing of visual and auditory stimuli and in motor coordination - may adversely affect music learning. This project stems from the author's curiosity to investigate the relationships between music and dyslexia, a subject that is not much discussed in the Italian context, with the aim of answering two questions: 1) Can there be difficulties and what kind of difficulties could dyslexic subjects encounter in studying music? 2) Are there strategies and possible compensatory tools to be used to overcome these difficulties? In order to answer the aforementioned questions, a bibliographic search was carried out by consulting the major medical-scientific, psychological, and educational databases. The answer to the first question was affirmative: dyslexic subjects may exhibit specific difficulties in the study of music, among which difficulties in reading the score, in the perception and reproduction of rhythms and in the perception and reproduction of melodies, attributable to the most general difficulty in the rapid temporal processing of auditory stimuli. The answer to the second question was also positive: in the literature, some compensatory tools and/or strategies used by dyslexic subjects are described in order to compensate (and sometimes bypass) the difficulties present in the different areas of the musical sphere, such as recourse to auditory and tactile-kinaesthetic memory, adaptations of the graphic presentation of the score and strategies for memorizing and reproducing rhythms. Finally, it could be useful to recourse to particular didactic approaches, created ad hoc for dyslexia or not. From the comparison between the compensatory strategies and tools proposed for the study of music, and the compensatory and dispensative interventions provided for by the Italian Law and Guidelines, a general disregard for the difficulties that dyslexic subjects may encounter in the music field emerges. This paper has therefore the ultimate goal of bringing the aforementioned difficulties to the attention of music teachers and dyslexic students from all over Italy and, to make some useful information on the subject more easily available, two booklets published by the British Dyslexia Association, attached in the Appendices of this paper, have been translated and adapted to Italian reality.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/1996