The text tries to capture a picture of the changing image of Genoa and Turin. In fact, these cities, both industrial, have been forced, because of the crisis in the secondary sector which started in the last century, to embrace new business models post-Fordist. In the postmodern era makes its way the model of the knowledge economy, according to this "paradigm" most of the revenue of a city may come not from the secondary sector but by the tertiary sector, services, tourism, culture which are the main sources of income. Further cornerstones of this model are: technological innovation, scientific research, investment in human capital seen as a significant source of revenue, the re-semanticization of industrial sites in a post-modern (now deprived of their original sites and placed at the service of culture), relocation of production facilities, the use of technical know-how for new activities, in short: industry, to be the main means of support, if not unique, it becomes one of the many activities of a city that embraces an economy system which has as its main a ¿knowledge base¿. Consumers and tourists therefore, inclined to the values of the time in which they live, looking for new post-industrial values such as respect of the environment, universal rights, holidays and leisure opportunities that are characterized by opportunities for learning and whose leit motif is the culture. To achieve this aim, Genoa and Turin, are changing their face, building and conveying an image in line with the new economic system. The text moving between various disciplines such as marketing, urban sociology, which are necessary for the full empirical understanding of the causes that led to the change, seeks to trace, through the semiotic perspective, the innovative image of these cities and to understand whether they are managed to sink into oblivion anachronistic and erroneous clichés associated with an industrial past. To do this, we have to analyze a selection of sites, portals and touristicguides both with a textual and visual level. The work also focuses on some social advertising campaigns created by Turin and Genoa, this is because the postmodern era is characterized by greater attention to the environment of individuals, the dictates of conduct and universal rights, and a wide range of tourists, equal between two destinations offer, opt for the aim that you will show more interest in these aspects. It is obvious that the city will be able to present an image more in line with these arguments fail to attract a larger share of visitors. In this way, semiotics has facilitated the understanding of new meanings and new topics to search to track down hidden behind pragmatic needs. It was the magnifying glass through which to look at all the other disciplines.
Il lavoro cerca di delineare un quadro del mutamento di immagine di Genova e Torino. Infatti tali città, seppur in maniera diversa ma entrambenotoriamente industriali, sono state costrette, a causa della crisi del settore secondario iniziata nel secolo scorso,ad abbracciare nuovi modelli economici post fordisti. In epoca postmoderna si fa strada il modello di economia della conoscenza, secondo tale ¿paradigma¿ la maggior parte degli introiti di una città derivano non dal settore secondario bensì da quello terziario, i servizi, il turismo, la cultura che sono le principali fonti di guadagno. Ulteriori capisaldi di tale modello sono: l'innovazione tecnologica, la ricerca scientifica, l'investimento sul capitale umano visto come considerevole sorgente di ricavo, la risemantizzazione dei luoghi industriali in chiave postmoderna (ora siti esautorati della loro funzione originaria e messi al servizio della cultura), la delocalizzazione delle sedi produttive, l'utilizzo dei know-how tecnici per nuove attività, insomma: l'industria da mezzo di sostentamento principale, se non unico, diventa una delle tante attività di una città ¿votatasi¿ a un sistema economico che ha come base principale il sapere. I consumatori e di conseguenza i turisti, inclini ai valori del tempo in cui vivono, ricercano nuovi valori postindustriali come il rispetto dell'ambiente circostante, i diritti universali, vacanze e occasionidi svago che siano in caratterizzati da occasioni di apprendimento e il cui leitmotif sia la cultura. Per poter raggiungere tale obiettivo, Genova e Torino, devono mutare volto, costruendo e veicolando un'immagine in linea con il nuovo sistema economico. Il testo muovendosi tra varie discipline quali ad esempio il marketing o la sociologia urbana, necessarie alla piena comprensione delle cause empiriche che ne hanno determinato il mutamento,cerca di tratteggiare, attraverso la prospettiva semiotica,le innovative immagini di queste cittàe di intendere se esse siano riuscite a far cadere nell'oblioerronei ed anacronistici cliché legati a un passato industriale. Per fare ciò viene analizzata una selezione di siti, portali e guide turistiche sia a livello testuale sia a livello visivo. Il lavoro si sofferma altresì su alcune campagne di pubblicità sociale create da Torino e Genova, ciò perché l'epoca postmoderna è caratterizzata dalla maggiore attenzione degli individui per l'ambiente, i dettami etici o i diritti universali, e un ampio spettro di turisti, a parità di offerta tra due destinazioni, opterà per la meta che si mostrerà più interessata a questi aspetti. Risulta ovvio che le città che riusciranno maggiormente a presentare un'immagine in linea con questi argomenti,riusciranno ad attrarre una porzione maggiore di visitatori. In questo percorso la semiotica ha agevolato la comprensione dei nuovi i significati nuovi da ricercare e i temi da scovare nascosti dietro a esigenze pragmatiche. Essa è stata la lente di ingrandimento attraverso la quale guardare tutte le altre discipline.
analisi semiotica della rinnovata immagine di torino e genova
FANTO', OLGA
2010/2011
Abstract
Il lavoro cerca di delineare un quadro del mutamento di immagine di Genova e Torino. Infatti tali città, seppur in maniera diversa ma entrambenotoriamente industriali, sono state costrette, a causa della crisi del settore secondario iniziata nel secolo scorso,ad abbracciare nuovi modelli economici post fordisti. In epoca postmoderna si fa strada il modello di economia della conoscenza, secondo tale ¿paradigma¿ la maggior parte degli introiti di una città derivano non dal settore secondario bensì da quello terziario, i servizi, il turismo, la cultura che sono le principali fonti di guadagno. Ulteriori capisaldi di tale modello sono: l'innovazione tecnologica, la ricerca scientifica, l'investimento sul capitale umano visto come considerevole sorgente di ricavo, la risemantizzazione dei luoghi industriali in chiave postmoderna (ora siti esautorati della loro funzione originaria e messi al servizio della cultura), la delocalizzazione delle sedi produttive, l'utilizzo dei know-how tecnici per nuove attività, insomma: l'industria da mezzo di sostentamento principale, se non unico, diventa una delle tante attività di una città ¿votatasi¿ a un sistema economico che ha come base principale il sapere. I consumatori e di conseguenza i turisti, inclini ai valori del tempo in cui vivono, ricercano nuovi valori postindustriali come il rispetto dell'ambiente circostante, i diritti universali, vacanze e occasionidi svago che siano in caratterizzati da occasioni di apprendimento e il cui leitmotif sia la cultura. Per poter raggiungere tale obiettivo, Genova e Torino, devono mutare volto, costruendo e veicolando un'immagine in linea con il nuovo sistema economico. Il testo muovendosi tra varie discipline quali ad esempio il marketing o la sociologia urbana, necessarie alla piena comprensione delle cause empiriche che ne hanno determinato il mutamento,cerca di tratteggiare, attraverso la prospettiva semiotica,le innovative immagini di queste cittàe di intendere se esse siano riuscite a far cadere nell'oblioerronei ed anacronistici cliché legati a un passato industriale. Per fare ciò viene analizzata una selezione di siti, portali e guide turistiche sia a livello testuale sia a livello visivo. Il lavoro si sofferma altresì su alcune campagne di pubblicità sociale create da Torino e Genova, ciò perché l'epoca postmoderna è caratterizzata dalla maggiore attenzione degli individui per l'ambiente, i dettami etici o i diritti universali, e un ampio spettro di turisti, a parità di offerta tra due destinazioni, opterà per la meta che si mostrerà più interessata a questi aspetti. Risulta ovvio che le città che riusciranno maggiormente a presentare un'immagine in linea con questi argomenti,riusciranno ad attrarre una porzione maggiore di visitatori. In questo percorso la semiotica ha agevolato la comprensione dei nuovi i significati nuovi da ricercare e i temi da scovare nascosti dietro a esigenze pragmatiche. Essa è stata la lente di ingrandimento attraverso la quale guardare tutte le altre discipline.File | Dimensione | Formato | |
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