La trattazione dell'argomento di questa tesi si è articolata in cinque capitoli: il primo relativo alla storiografia su Savigliano, il secondo alla geografia, storia in breve e economia della città, il terzo alle rivolte popolari, il quarto al rapporto con la religione e alla politica religiosa e infine il quinto analizza i giacobini e il sentimento anti-francese. Per svolgere un lavoro il più possibile accurato, e per favorire un'inquadratura storico-geografica adatta ad analizzare nella maniera più precisa le vicende prese in esame, si è proceduto seguendo un percorso doppio, analizzando il fenomeno nel contesto più generale, riconducendolo in un secondo momento ad una prospettiva più saviglianese, per osservarne così le peculiarità specifiche o gli elementi in comune. La trattazione è cominciata da un'analisi della storiografia su Savigliano degli storici operanti dal XIX secolo in avanti partendo, secondo questa datazione, dalla Corografia del dottor Marino, analizzando tutti gli autori di Storie di Savigliano, arrivando così a trattare nello specifico l'eminente figura di Casimiro Turletti e di tutti gli altri scrittori minori. Il secondo capitolo vuole inquadrare la storia, geografia ed economia della città fino a pochi anni prima il periodo ivi trattato, per poter analizzare con cura le caratteristiche storiche, geografiche ed economiche della città che portarono a quei numerosi eventi che caratterizzarono la dominazione francese (un esempio valido a questo proposito è l'analisi degli aspetti economici utile per la successiva trattazione sulle rivolte popolari). Il terzo capitolo analizza il tema delle rivolte contadine, valorizzando nello specifico le motivazioni che stanno alla base delle insorgenze, sempre inquadrandole sia nel contesto locale saviglianese, sia in quello più generale provinciale - regionale. Gli elementi di storia locale di maggior interesse che si traggono da questo capitolo risultano essere gli episodi della notte di s. Carlo e delle insorgenze per il pane del 1797. Il quarto capitolo sviluppa il tema religioso. Dopo una breve premessa volta ad analizzare il periodo storico in questione, e il mutamento del fenomeno religioso sotto l'influenza delle nuove leggi introdotte dai francesi, si è voluto analizzare il comportamento del clero di fronte alla soppressione degli ordini religiosi e al gallicanesimo napoleonico, oltre alla questione del cosiddetto clero giacobino. Il quinto ed ultimo capitolo è stato costruito con l'intenzione di analizzare le caratteristiche sociali e intellettuali dei giacobini piemontesi oltre a valutare il fenomeno del sentimento anti-francese in progressiva crescita con l'accentuarsi della dominazione francese sul territorio. Oltre ad analizzare gli ideali dei giacobini piemontesi, si è voluto elencare i principali appartenenti a tale fazione della Municipalità di Savigliano, oltre ad illustrare alcune caratteristiche basilari di due illustri personaggi della città che sono stati Michele Derossi di Santarosa e suo figlio Santorre, e il modo in cui sono stati, a torto o a ragione, considerati essi stessi giacobini dai loro contemporanei o dai differenti dominatori del territorio su cui si erge il comune di Savigliano.
Savigliano negli anni della dominazione rivoluzionaria-napoleonica (1796-1814)
BORI, GIUSEPPE
2010/2011
Abstract
La trattazione dell'argomento di questa tesi si è articolata in cinque capitoli: il primo relativo alla storiografia su Savigliano, il secondo alla geografia, storia in breve e economia della città, il terzo alle rivolte popolari, il quarto al rapporto con la religione e alla politica religiosa e infine il quinto analizza i giacobini e il sentimento anti-francese. Per svolgere un lavoro il più possibile accurato, e per favorire un'inquadratura storico-geografica adatta ad analizzare nella maniera più precisa le vicende prese in esame, si è proceduto seguendo un percorso doppio, analizzando il fenomeno nel contesto più generale, riconducendolo in un secondo momento ad una prospettiva più saviglianese, per osservarne così le peculiarità specifiche o gli elementi in comune. La trattazione è cominciata da un'analisi della storiografia su Savigliano degli storici operanti dal XIX secolo in avanti partendo, secondo questa datazione, dalla Corografia del dottor Marino, analizzando tutti gli autori di Storie di Savigliano, arrivando così a trattare nello specifico l'eminente figura di Casimiro Turletti e di tutti gli altri scrittori minori. Il secondo capitolo vuole inquadrare la storia, geografia ed economia della città fino a pochi anni prima il periodo ivi trattato, per poter analizzare con cura le caratteristiche storiche, geografiche ed economiche della città che portarono a quei numerosi eventi che caratterizzarono la dominazione francese (un esempio valido a questo proposito è l'analisi degli aspetti economici utile per la successiva trattazione sulle rivolte popolari). Il terzo capitolo analizza il tema delle rivolte contadine, valorizzando nello specifico le motivazioni che stanno alla base delle insorgenze, sempre inquadrandole sia nel contesto locale saviglianese, sia in quello più generale provinciale - regionale. Gli elementi di storia locale di maggior interesse che si traggono da questo capitolo risultano essere gli episodi della notte di s. Carlo e delle insorgenze per il pane del 1797. Il quarto capitolo sviluppa il tema religioso. Dopo una breve premessa volta ad analizzare il periodo storico in questione, e il mutamento del fenomeno religioso sotto l'influenza delle nuove leggi introdotte dai francesi, si è voluto analizzare il comportamento del clero di fronte alla soppressione degli ordini religiosi e al gallicanesimo napoleonico, oltre alla questione del cosiddetto clero giacobino. Il quinto ed ultimo capitolo è stato costruito con l'intenzione di analizzare le caratteristiche sociali e intellettuali dei giacobini piemontesi oltre a valutare il fenomeno del sentimento anti-francese in progressiva crescita con l'accentuarsi della dominazione francese sul territorio. Oltre ad analizzare gli ideali dei giacobini piemontesi, si è voluto elencare i principali appartenenti a tale fazione della Municipalità di Savigliano, oltre ad illustrare alcune caratteristiche basilari di due illustri personaggi della città che sono stati Michele Derossi di Santarosa e suo figlio Santorre, e il modo in cui sono stati, a torto o a ragione, considerati essi stessi giacobini dai loro contemporanei o dai differenti dominatori del territorio su cui si erge il comune di Savigliano.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/19945