The Coronavirus pandemic represents a great risk for the elderly and in particular for Alzheimer's patients, among the most fragile people in our society. For them and their caregivers, the measure to contain the lockdown contagion, adopted by several countries, represented a double challenge to face. The aim of this study is to understand the difficulties they have to face during the lockdown, focusing mainly on the emotional and behavioral management due to the disease in relation to the forced change of daily routine and, for patients living in RSA, loneliness and to the drama of contagion. In this regard, the research question that guided the work aimed to investigate whether and how the psychological and behavioral symptoms of Alzheimer's patients have changed following the lockdown. To answer this question, after analyzing the literature already present, testimonies from caregivers were collected through an online questionnaire. The answers they provided show how the mood of the patients has worsened due to the change of routine. This is commonly caused by the difficulties in performing motor activity and cognitive stimulation and in general, by the fact that there has been a deterioration of cognitive functions related to the progression of the disease. While this study does not highlight, however, special changes in the management of vagrancy, aggressiveness and sleep disorders, otherwise, we can see how the restlessness has increased, albeit not related to wandering. In relation to my study presented here, the episodes in which hallucinations and delusions occur have increased considerably.
La pandemia di Coronavirus rappresenta un grande rischio per gli anziani e in particolare per i malati di Alzheimer, tra i più fragili nella società. Per loro e per i loro caregivers, la misura di contenimento del contagio del lockdown, adottata da diversi paesi, ha rappresentato una doppia sfida da affrontare. L’obiettivo di questo studio è quello di comprendere quali siano state le difficoltà durante il lockdown, concentrandoci principalmente sulla gestione emotiva e comportamentale dovuta alla malattia in relazione al cambio forzato della routine quotidiana e, per i pazienti che vivono nelle RSA, alla solitudine e al dramma del contagio. A questo proposito, la domanda di ricerca che ha guidato il lavoro si è proposta di indagare se e in che modo si sono modificati i sintomi psicologici e comportamentali dei malati di Alzheimer in seguito al lockdown. Per rispondere a tale domanda, dopo aver analizzato la letteratura già presente, sono state raccolte testimonianze di caregivers informali tramite un questionario online. Le risposte fornite mostrano che l’umore dei malati è peggiorato per il cambio di routine a causa delle difficoltà di eseguire attività motoria e stimolazione cognitiva e, in generale, si è rilevato un deterioramento delle funzioni cognitive legate alla progressione della malattia. Mentre in questo studio non sembrano emergere particolari cambiamenti nella gestione del vagabondaggio, dell’aggressività e nei disturbi del sonno, diversamente possiamo notare come sia aumentata l’agitazione, seppur non correlata al wandering. Sono aumentati, in relazione al mio studio qui esposto, in maniera considerevole gli episodi in cui si presentano allucinazioni e deliri.
Alzheimer e Covid-19: analisi dei sintomi comportamentali e psicologici a seguito del lockdown
SARACCO, SERENA
2019/2020
Abstract
La pandemia di Coronavirus rappresenta un grande rischio per gli anziani e in particolare per i malati di Alzheimer, tra i più fragili nella società. Per loro e per i loro caregivers, la misura di contenimento del contagio del lockdown, adottata da diversi paesi, ha rappresentato una doppia sfida da affrontare. L’obiettivo di questo studio è quello di comprendere quali siano state le difficoltà durante il lockdown, concentrandoci principalmente sulla gestione emotiva e comportamentale dovuta alla malattia in relazione al cambio forzato della routine quotidiana e, per i pazienti che vivono nelle RSA, alla solitudine e al dramma del contagio. A questo proposito, la domanda di ricerca che ha guidato il lavoro si è proposta di indagare se e in che modo si sono modificati i sintomi psicologici e comportamentali dei malati di Alzheimer in seguito al lockdown. Per rispondere a tale domanda, dopo aver analizzato la letteratura già presente, sono state raccolte testimonianze di caregivers informali tramite un questionario online. Le risposte fornite mostrano che l’umore dei malati è peggiorato per il cambio di routine a causa delle difficoltà di eseguire attività motoria e stimolazione cognitiva e, in generale, si è rilevato un deterioramento delle funzioni cognitive legate alla progressione della malattia. Mentre in questo studio non sembrano emergere particolari cambiamenti nella gestione del vagabondaggio, dell’aggressività e nei disturbi del sonno, diversamente possiamo notare come sia aumentata l’agitazione, seppur non correlata al wandering. Sono aumentati, in relazione al mio studio qui esposto, in maniera considerevole gli episodi in cui si presentano allucinazioni e deliri.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/1986