Nel 1967, in relazione a un gruppo di artisti composto da Giovanni Anselmo, Alighiero Boetti, Pier Paolo Calzolari, Luciano Fabro, Jannis Kounellis, Mario Merz, Marisa Merz, Giulio Paolini, Pino Pascali, Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto, Emilio Prini e Gilberto Zorio, Germano Celant conia la definizione ¿Arte povera¿, che si collega alle grandi utopie delle avanguardie storiche per il suo esprimersi basato sulla relazione con le situazioni sociali e culturali, nonché ambientali e contestuali
Il Disegno nell'Arte Povera: tra idea e progetto. Il foglio come luogo critico.
ROTTA, BARBARA RITA
2010/2011
Abstract
Nel 1967, in relazione a un gruppo di artisti composto da Giovanni Anselmo, Alighiero Boetti, Pier Paolo Calzolari, Luciano Fabro, Jannis Kounellis, Mario Merz, Marisa Merz, Giulio Paolini, Pino Pascali, Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto, Emilio Prini e Gilberto Zorio, Germano Celant conia la definizione ¿Arte povera¿, che si collega alle grandi utopie delle avanguardie storiche per il suo esprimersi basato sulla relazione con le situazioni sociali e culturali, nonché ambientali e contestualiFile in questo prodotto:
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/19833