L'economia moderna e il processo di globalizzazione, che ha inevitabilmente inserito anche il mercato finanziario all'interno di dinamiche e interazioni che si stagliano nell'ambito del cosiddetto ¿villaggio globale¿, hanno spinto verso un vero e proprio processo di ridefinizione del territorio erodendo i tradizionali assetti di coesione sociale e partecipazione comunitaria. In tale prospettiva, l'obiettivo che il presente elaborato si prefigge è quello di approfondire il legame intercorrente fra banche e imprese all'interno delle aree distrettuali, un tema che gioca un ruolo centrale all'interno dell'aperta e relativamente recente dialettica in merito allo ¿sviluppo sostenibile¿: l'idea che costituisce il substrato di tale approccio, da cui deriva poi anche il concetto di sviluppo locale, è il rifiuto per una formula alchimistica di sviluppo, una sorta di ricetta universalmente applicabile che ha rappresentato la base delle teorie moderniste e che non tiene colpevolmente conto della naturale connotazione territoriale, delle effettive potenzialità di crescita e delle risorse disponibili. L'incremento delle dimensioni produttive e di mercato, la diffusione del grado di internazionalizzazione e di innovazione contribuiscono a diversificare la domanda di credito e di servizi finanziari delle imprese distrettuali, secondo un'intelaiatura più complessa entro la quale si sommano il credito ordinario, la rete interna di credito commerciale e la finanza per lo sviluppo. In controtendenza rispetto al passato, questi impegni non possono più essere assunti esclusivamente dalle banche locali, di piccole dimensioni, cresciute nello stesso territorio in cui opera l'impresa. Solo alcune di esse, selezionate dalla concorrenza delle banche esterne sui mercati locali di credito, possono mantenere un ruolo impattante per lo sviluppo locale, a patto che sappiano investire in capitale umano, organizzazione e alleanze strategiche al fine di valorizzare il patrimonio informativo accumulato. La sintesi delle predette tendenze è un sostanziale mutamento della geografia del sistema bancario italiano con una variazione delle distanze rispetto alle imprese e, per quanto oggetto di questo elaborato, rispetto alle piccole imprese distrettuali. Il caso del distretto industriale di Biella, attivo principalmente nel settore tessile, costituisce a nostro avviso un significativo caso di analisi per via della vivacità degli operatori finanziari, del supporto costante dei soggetti istituzionali e delle difficoltà nell'accesso al credito, soprattutto per le PMI imprese sub-fornitrici site a monte della supply chain. Ciò che preme enucleare, nell'ambito del presente lavoro, sono le dinamiche nel processo di approvvigionamento del capitale, gli strumenti (ad esempio i confidi) a supporto soprattutto delle imprese con minore capacita negoziale nei confronti degli istituti di credito, le politiche e le tendenze evolutive che hanno finora coinvolto le cosiddette banche di territorio, in particolar modo nella maniera di rapportarsi al tessuto produttivo locale.
BANCHE LOCALI ED ECONOMIA DISTRETTUALE ITALIANA: IL CASO DI BIELLA
ESPOSITO, DANIELE
2009/2010
Abstract
L'economia moderna e il processo di globalizzazione, che ha inevitabilmente inserito anche il mercato finanziario all'interno di dinamiche e interazioni che si stagliano nell'ambito del cosiddetto ¿villaggio globale¿, hanno spinto verso un vero e proprio processo di ridefinizione del territorio erodendo i tradizionali assetti di coesione sociale e partecipazione comunitaria. In tale prospettiva, l'obiettivo che il presente elaborato si prefigge è quello di approfondire il legame intercorrente fra banche e imprese all'interno delle aree distrettuali, un tema che gioca un ruolo centrale all'interno dell'aperta e relativamente recente dialettica in merito allo ¿sviluppo sostenibile¿: l'idea che costituisce il substrato di tale approccio, da cui deriva poi anche il concetto di sviluppo locale, è il rifiuto per una formula alchimistica di sviluppo, una sorta di ricetta universalmente applicabile che ha rappresentato la base delle teorie moderniste e che non tiene colpevolmente conto della naturale connotazione territoriale, delle effettive potenzialità di crescita e delle risorse disponibili. L'incremento delle dimensioni produttive e di mercato, la diffusione del grado di internazionalizzazione e di innovazione contribuiscono a diversificare la domanda di credito e di servizi finanziari delle imprese distrettuali, secondo un'intelaiatura più complessa entro la quale si sommano il credito ordinario, la rete interna di credito commerciale e la finanza per lo sviluppo. In controtendenza rispetto al passato, questi impegni non possono più essere assunti esclusivamente dalle banche locali, di piccole dimensioni, cresciute nello stesso territorio in cui opera l'impresa. Solo alcune di esse, selezionate dalla concorrenza delle banche esterne sui mercati locali di credito, possono mantenere un ruolo impattante per lo sviluppo locale, a patto che sappiano investire in capitale umano, organizzazione e alleanze strategiche al fine di valorizzare il patrimonio informativo accumulato. La sintesi delle predette tendenze è un sostanziale mutamento della geografia del sistema bancario italiano con una variazione delle distanze rispetto alle imprese e, per quanto oggetto di questo elaborato, rispetto alle piccole imprese distrettuali. Il caso del distretto industriale di Biella, attivo principalmente nel settore tessile, costituisce a nostro avviso un significativo caso di analisi per via della vivacità degli operatori finanziari, del supporto costante dei soggetti istituzionali e delle difficoltà nell'accesso al credito, soprattutto per le PMI imprese sub-fornitrici site a monte della supply chain. Ciò che preme enucleare, nell'ambito del presente lavoro, sono le dinamiche nel processo di approvvigionamento del capitale, gli strumenti (ad esempio i confidi) a supporto soprattutto delle imprese con minore capacita negoziale nei confronti degli istituti di credito, le politiche e le tendenze evolutive che hanno finora coinvolto le cosiddette banche di territorio, in particolar modo nella maniera di rapportarsi al tessuto produttivo locale.File | Dimensione | Formato | |
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