Non posso poi negare che le reti, anzi: la Rete, abbia avuto un ruolo importante e probabilmente insostituibile nel mio sviluppo, accompagnandomi nel mio personale processo di interpretazione e di conoscenza del mondo. La mia fruizione di Internet e della Rete iniziata in tenera età non ha previsto da subito grandi interrogativi sul significato di queste innovazioni tecnologiche. Sicuramente ignoti e distanti da me erano i cambiamenti radicali che avrebbero investito inderogabilmente la società da lì a poco. Poi diventati oggetto di un personale interesse coltivato con riflessioni e confronti con amici e colleghi più vicini al settore IT. Ricostruendo il mio percorso professionale, non posso non identificare il valore di queste reti di rapporti di stima, fiducia, supporto e amicizia tra professionisti che ¿ pur a fronte di un imprescindibile riconoscimento di competenza ¿ tanto mi hanno aiutato nel costruire un profilo professionale complesso e polimorfo, consentendomi di accedere ad occasioni di lavoro irripetibili, ma anche formazione, confronto e sostegno continuo senza il quale probabilmente ora avrei una visione molto più ingenua e incompleta, benché in costante evoluzione, del mondo professionale. In questo lavoro si è dunque deciso di affrontare l'argomento delle reti sociali in riferimento al tema del lavoro, in un momento storico in cui forse più che mai è importante essere coscienti e consapevoli sugli strumenti disponibili per chi cerca lavoro. E per coloro che cercano collaboratori (non dimenticando che gli interessi seppur diversi dei lavoratori e dei datori di lavoro si incontrano in un rapporto che soddisfa entrambi). Si è allora cercato di ricostruire il processo storico di costruzione e definizione del concetto di reti, analizzandone le differenti prospettive e l'evoluzione delle speculazioni in materia, scoprendo ¿ con tutta l'amarezza ed il gusto della sorpresa di cui un cieco umanista è capace ¿ che è impossibile affrontare con serietà, responsabilità e completezza questo argomento senza ricorrere alla Matematica. Perché per avventurarsi nell'esplorazione delle reti è necessario conoscere ciò che davvero ad esse è sotteso: la Teoria dei Grafi. Dagli sviluppi storici delle teorie matematiche sulle reti (esposte in Appendice) si è poi arrivati a definire le reti sociali, che non sfuggono affatto a queste regole, iniziando a focalizzare l'attenzione sul tema specifico del lavoro, in stretto riferimento ai dati della contingenza, ovvero: grafi e tecnologie nella pratica professionale. Non si poteva evitare di avventurarsi nei Social Network, capaci di esprimere tutta la potenza propulsiva e l'innovazione derivante dalla sintesi delle reti sociali faccia-a-faccia insieme alle tecnologie di comunicazione del Web 2.0, in un mutamento continuo delle une e delle altre. Si ha approfondito questo argomento con il più importante Social Network Professionale: LinkedIn. Nato nel 2011 ha iniziato a conquistare anche il pubblico italiano, che però ancora sembra sottovalutarne le potenzialità. Non è Facebook. Non è Twitter. È LinkedIn. È un altro linguaggio. Comporta maggiori responsabilità per l'utente perché si riferisce alla realtà professionale, e va da sé che siano da evitare passi falsi e leggerezze. A fronte di queste piccole attenzioni, si accompagnano molti risvolti interessanti che sicuramente vanno compresi e sfruttati a proprio vantaggio. Perché le reti non sono sempre invisibili.
Il Lavoro tra Grafi e Social Network: il caso LinkedIn.
FERRERO, DANIELE
2011/2012
Abstract
Non posso poi negare che le reti, anzi: la Rete, abbia avuto un ruolo importante e probabilmente insostituibile nel mio sviluppo, accompagnandomi nel mio personale processo di interpretazione e di conoscenza del mondo. La mia fruizione di Internet e della Rete iniziata in tenera età non ha previsto da subito grandi interrogativi sul significato di queste innovazioni tecnologiche. Sicuramente ignoti e distanti da me erano i cambiamenti radicali che avrebbero investito inderogabilmente la società da lì a poco. Poi diventati oggetto di un personale interesse coltivato con riflessioni e confronti con amici e colleghi più vicini al settore IT. Ricostruendo il mio percorso professionale, non posso non identificare il valore di queste reti di rapporti di stima, fiducia, supporto e amicizia tra professionisti che ¿ pur a fronte di un imprescindibile riconoscimento di competenza ¿ tanto mi hanno aiutato nel costruire un profilo professionale complesso e polimorfo, consentendomi di accedere ad occasioni di lavoro irripetibili, ma anche formazione, confronto e sostegno continuo senza il quale probabilmente ora avrei una visione molto più ingenua e incompleta, benché in costante evoluzione, del mondo professionale. In questo lavoro si è dunque deciso di affrontare l'argomento delle reti sociali in riferimento al tema del lavoro, in un momento storico in cui forse più che mai è importante essere coscienti e consapevoli sugli strumenti disponibili per chi cerca lavoro. E per coloro che cercano collaboratori (non dimenticando che gli interessi seppur diversi dei lavoratori e dei datori di lavoro si incontrano in un rapporto che soddisfa entrambi). Si è allora cercato di ricostruire il processo storico di costruzione e definizione del concetto di reti, analizzandone le differenti prospettive e l'evoluzione delle speculazioni in materia, scoprendo ¿ con tutta l'amarezza ed il gusto della sorpresa di cui un cieco umanista è capace ¿ che è impossibile affrontare con serietà, responsabilità e completezza questo argomento senza ricorrere alla Matematica. Perché per avventurarsi nell'esplorazione delle reti è necessario conoscere ciò che davvero ad esse è sotteso: la Teoria dei Grafi. Dagli sviluppi storici delle teorie matematiche sulle reti (esposte in Appendice) si è poi arrivati a definire le reti sociali, che non sfuggono affatto a queste regole, iniziando a focalizzare l'attenzione sul tema specifico del lavoro, in stretto riferimento ai dati della contingenza, ovvero: grafi e tecnologie nella pratica professionale. Non si poteva evitare di avventurarsi nei Social Network, capaci di esprimere tutta la potenza propulsiva e l'innovazione derivante dalla sintesi delle reti sociali faccia-a-faccia insieme alle tecnologie di comunicazione del Web 2.0, in un mutamento continuo delle une e delle altre. Si ha approfondito questo argomento con il più importante Social Network Professionale: LinkedIn. Nato nel 2011 ha iniziato a conquistare anche il pubblico italiano, che però ancora sembra sottovalutarne le potenzialità. Non è Facebook. Non è Twitter. È LinkedIn. È un altro linguaggio. Comporta maggiori responsabilità per l'utente perché si riferisce alla realtà professionale, e va da sé che siano da evitare passi falsi e leggerezze. A fronte di queste piccole attenzioni, si accompagnano molti risvolti interessanti che sicuramente vanno compresi e sfruttati a proprio vantaggio. Perché le reti non sono sempre invisibili.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/19575