Violenza domestica in epoca covid-19: quando la casa non è più un luogo sicuro. Identificazione di strategie di contrasto

ABSTRACT INTRODUCTION: Violence against women is "any act of gender-based violence that causes or is likely to cause physical, sexual or psychological harm to women, including the threats of such acts, coercion or arbitrary deprivation of liberty". In particular, domestic violence occurs within a family unit and is carried out by a family member against a member of the same unit. It is estimated that around 30% of women worldwide experience some form of IPV, so 1 in 3 women, which means around 243 million are victims of violence. On 11 March 2020, the WHO defined the spread of COVID-19 as a pandemic spread throughout the planet and the only way to avoid new infections is to minimize any human contact. This forced closure has led to an increase in the number of victims. The community nurse can be a fundamental figure who working closely with people in their family environment, being able to recognize the signs of violence, can be the bridge between the victim and the anti-violence centers. OBJECTIVE: The goal is to identify strategies that can be used both by the victim and by health professionals, in order to identify cases of domestic violence in the COVID-19 era and how to counter it both in the present and in the future. MATERIALS AND METHODS: Two types of research methodology were used: one on international literature and one online, both were carried out in the period of time that includes the months from September to December 2020. RESULTS AND DISCUSSION: Domestic violence during the COVID-19 pandemic has been described by the executive director of the United Nations as a "shadow pandemic". There is an estimated threefold increase in cases of domestic violence compared to the same period last year. Social distancing does not have to mean social isolation. The main strategies identified concern: funds for financial aid, creation of online counters, useful telephone numbers and how to use them (both for the victim and for the health worker), guidelines and useful information, surveillance needs and shelters, channels of communication such as social media and the web, applications that can be downloaded and used by anyone who needs them and code words and signs that allow you to ask for help in a safe way.

ABSTRACT INTRODUZIONE: La violenza sulle donne è “qualsiasi atto di violenza di genere che provoca o possa provocare danni fisici, sessuali o psicologici alle donne, incluse le minacce di tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà”. In particolare la violenza domestica avviene all’interno di un nucleo familiare ed è attuata da un membro della famiglia nei confronti di un componente dello stesso nucleo. Si stima che in tutto il mondo circa il 30% delle donne sperimenta una qualche forma di IPV, quindi 1 donna su 3, circa 243 milioni è vittima di violenza. L'11 marzo 2020 l’OMS ha definito la diffusione del COVID-19 una pandemia diffusa in tutto il pianeta e l’unico modo per evitare nuovi contagi è ridurre al minimo ogni contatto umano. Questa chiusura forzata ha portato ad un aumento del numero delle vittime. L’infermiere di comunità può essere una figura fondamentale che lavorando a stretto contatto con le persone nel loro ambiente familiare, potendo riconoscere i segni di violenza, può essere il ponte tra la vittima e i centri antiviolenza. OBIETTIVO: L’obiettivo è individuare delle strategie utilizzabili sia dalla vittima sia dagli operatori sanitari, per poter identificare casi di violenza domestica in epoca COVID-19 e come poterla contrastare sia nel presente che nel futuro. MATERIALI E METODI: Sono state utilizzate due tipologie di metodologia di ricerca: una sulla letteratura internazionale e una in rete, entrambe sono state effettuate nel periodo di tempo che include i mesi da settembre a dicembre 2020. RISULTATI E DISCUSSIONE: La violenza domestica durante la pandemia COVID-19 è stata descritta, dal direttore esecutivo dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, come una “pandemia ombra”. Si stima un aumento di circa tre volte di casi di violenza domestica rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. L’allontanamento sociale non deve significare isolamento sociale. Le principali strategie identificate riguardano: fondi per aiuti finanziari, creazione di sportelli online, numeri di telefono utili e come utilizzarli (sia per la vittima che per l’operatore sanitario), linee guida e informazioni utili, necessità di sorveglianza e rifugi, canali di comunicazione quali social media e web, applicazioni scaricabili e utilizzabili da chiunque ne abbia bisogno e parole e segni in codice che permettono di chiedere aiuto in modo sicuro.