La melodia, intesa come una modulazione di frequenza fondamentale (F0) in un segnale acustico, è una delle componenti della comunicazione vocale in molte specie animali, nonché del linguaggio parlato dell'Uomo. La componente melodica della parlata umana, cioè l'intonazione, è uno degli elementi che contribuiscono alla percezione di accenti, generalmente correlati alla provenienza geografica del locutore. Vari studi presenti in letteratura mostrano la possibilità di individuare caratteristiche regionali in diverse parlate a partire dalla sola melodia. Ad oggi, comunque, tali ricerche non sembrano andare oltre l'analisi qualitativa. Si è qui invece cercato di applicare allo studio dell'intonazione un metodo mirato alla quantificazione della melodia nel linguaggio e, sulla base di quest'ultima, delle differenze regionali nella parlata. A tale scopo, sono stati raccolti dati acustici derivanti dalla lettura di brevi frasi in due località siciliane, Catania e Palma di Montechiaro (AG), e a Torino, in Piemonte. È stato così ottenuto un totale di 1662 frasi prodotte nel complesso da 65 parlanti. Per ciascuna di queste frasi è stata quantificata l'intonazione tramite Prosogram, uno strumento per la stilizzazione delle curve melodiche, che ha fornito dati numerici impiegando, come unità di misura, il semitono temperato (st). A partire dai profili melodici stilizzati sono stati calcolati gli intervalli tonali che caratterizzano i movimenti di F0. Le serie di intervalli sono state analizzate attraverso Multilayer Perceptron, un tipo di rete neurale artificiale, i cui risultati hanno mostrato alte percentuali di corretta assegnazione, a seconda dei casi, alla regione o alla località di provenienza del parlante. La possibilità di individuare quantitativamente melodie tipiche su base geografica è stata confermata dal confronto statistico dei singoli intervalli tonali fra le località prese in esame. Il medesimo metodo è stato impiegato per analizzare i tipici canti di Indri (Indri indri), il più grande lemure vivente, caratterizzati da lunghe sequenze di note modulate intervallate da brevi pause. In modo relativamente comparabile al campione umano, sono stati analizzati canti registrati in tre siti del Madagascar: Andasibe e Maromizaha, distanti tra loro circa 5 km, e Anjozorobe, situato 80 km circa a Nord-Est rispetto alle prime due. La capacità delle reti neurali di riconoscere correttamente la provenienza degli individui emittenti si è rilevata piuttosto scarsa, probabilmente anche come conseguenza di un ridotto campione di studio. A partire dai medesimi dati sono state anche indagate le differenze fra sessi. In questo caso, le analisi hanno invece mostrato alte percentuali di corretta classificazione, risultati confermati dal confronto statistico dei singoli intervalli. Questo consente di dedurre la presenza di un dimorfismo sessuale nei canti di Indri dovuto anche alla componente melodica delle vocalizzazioni. I risultati di questo studio sembrano quindi supportare l'affidabilità di un'analisi quantitativa della melodia vocale basata sugli intervalli tonali, applicata alla comunicazione umana ed animale.
Analisi quantitativa della melodia vocale: un approccio comparato
IANNITTI, DAVIDE GIUSEPPE
2010/2011
Abstract
La melodia, intesa come una modulazione di frequenza fondamentale (F0) in un segnale acustico, è una delle componenti della comunicazione vocale in molte specie animali, nonché del linguaggio parlato dell'Uomo. La componente melodica della parlata umana, cioè l'intonazione, è uno degli elementi che contribuiscono alla percezione di accenti, generalmente correlati alla provenienza geografica del locutore. Vari studi presenti in letteratura mostrano la possibilità di individuare caratteristiche regionali in diverse parlate a partire dalla sola melodia. Ad oggi, comunque, tali ricerche non sembrano andare oltre l'analisi qualitativa. Si è qui invece cercato di applicare allo studio dell'intonazione un metodo mirato alla quantificazione della melodia nel linguaggio e, sulla base di quest'ultima, delle differenze regionali nella parlata. A tale scopo, sono stati raccolti dati acustici derivanti dalla lettura di brevi frasi in due località siciliane, Catania e Palma di Montechiaro (AG), e a Torino, in Piemonte. È stato così ottenuto un totale di 1662 frasi prodotte nel complesso da 65 parlanti. Per ciascuna di queste frasi è stata quantificata l'intonazione tramite Prosogram, uno strumento per la stilizzazione delle curve melodiche, che ha fornito dati numerici impiegando, come unità di misura, il semitono temperato (st). A partire dai profili melodici stilizzati sono stati calcolati gli intervalli tonali che caratterizzano i movimenti di F0. Le serie di intervalli sono state analizzate attraverso Multilayer Perceptron, un tipo di rete neurale artificiale, i cui risultati hanno mostrato alte percentuali di corretta assegnazione, a seconda dei casi, alla regione o alla località di provenienza del parlante. La possibilità di individuare quantitativamente melodie tipiche su base geografica è stata confermata dal confronto statistico dei singoli intervalli tonali fra le località prese in esame. Il medesimo metodo è stato impiegato per analizzare i tipici canti di Indri (Indri indri), il più grande lemure vivente, caratterizzati da lunghe sequenze di note modulate intervallate da brevi pause. In modo relativamente comparabile al campione umano, sono stati analizzati canti registrati in tre siti del Madagascar: Andasibe e Maromizaha, distanti tra loro circa 5 km, e Anjozorobe, situato 80 km circa a Nord-Est rispetto alle prime due. La capacità delle reti neurali di riconoscere correttamente la provenienza degli individui emittenti si è rilevata piuttosto scarsa, probabilmente anche come conseguenza di un ridotto campione di studio. A partire dai medesimi dati sono state anche indagate le differenze fra sessi. In questo caso, le analisi hanno invece mostrato alte percentuali di corretta classificazione, risultati confermati dal confronto statistico dei singoli intervalli. Questo consente di dedurre la presenza di un dimorfismo sessuale nei canti di Indri dovuto anche alla componente melodica delle vocalizzazioni. I risultati di questo studio sembrano quindi supportare l'affidabilità di un'analisi quantitativa della melodia vocale basata sugli intervalli tonali, applicata alla comunicazione umana ed animale.File | Dimensione | Formato | |
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