Agriculture plays different roles, not only cultivation or husbandry, but more and more it plays economical, political, and research roles to protect environment and human health. The development and the concentration of agriculture in some area lead to problems that laws and directives are trying to solve coupled with the most advanced agricultural system. So all these aspects are interconnected and the performance of the systems have to be judged and classified as whole systems. The thesis analyze the impacts of the crops (maize and rice) in 20 farms in Lombardy. The focus was on 12 different farm that produce only cereals and 6 producing cereals and livestock. All these farms are located in the ¿Parco Fluviale della Valle del Ticino¿ and they are representative of the agriculture in that area. The fertilization and pesticide treatments were studied for maize and rice crops. To evaluate the effects of these cultural practice different indicators were utilized. The soil surface nutrient balance of Parris is the indicator to know the impact of fertilizer in soil, while for pesticide impact were utilized Danish Frequency of Application (FA) and the Load Index. At the same time, all the yield of the different cereals were recorded in order to have the nitrogen uptake of the crop. Farm growing maize for grain in monocropping produce 12% less than the one that apply rotation. In rice there is a different situation: the unitary yields are similar to each other and difference are normally due to the soil type and farmer capability. Analyzing the fertilization, the farm that give more nitrogen are the livestock farms with an excess of more than 200 kg of N and P2O5 per hectare. This result implies that livestock farm have to reduce inorganic fertilization, to avoid watertable pollution and a reduction in costs. For maize a correct fertilization to have the maximal productivity provides 160 kg of N, 70 kg of P2O5 and 60 kg of K2O per hectare. The results on uptake for maize crop are less than those reported on Regione Lombardia's table. The evaluation on pesticide treatments shows that farms with monocropping of rice or maize are the most pollutant with more equivalent treatments per hectare. This is an evidence how the rotation practice is a good way to manage fields. Comparing the number of treatments (more or less than 5 treatments for maize and more or less than 6 for rice) increasing the number of treatments don't mean an increasing the DM yield. Overall, the use of indicators for the examined farms allows to underline the differences existing between monocropping farms and the rotation farms. The obtained results show that agronomical indicator are a good pattern to evaluate the efficiency of agricultural systems.

L'agricoltura svolge una serie di compiti che riguardano, oltre la coltivazione e l'allevamento anche, aspetti di vita sociale ed economica, della politica e della ricerca, il tutto tutelando l'ambiente e la salute dell'uomo. Tutti questi aspetti sono interconnessi e le performance del sistema agricoltura possono essere giudicate solo in base agli effetti che si hanno a livello complessivo tra tutti i suoi componenti. Lo sviluppo e la concentrazione dell'agricoltura hanno portato ai problemi che oggi si cercano di affrontare con l'emanazione di leggi e direttive affiancate dai più moderni sistemi agricoli. Nel lavoro sono state studiate le produzioni e i metodi di coltivazione dei diversi cereali, in particolare del mais e del riso, coltivati in aziende del Parco Fluviale della Valle del Ticino. Sono stati analizzati in modo approfondito le fertilizzazioni, i trattamenti per la difesa e l'asporto effettivo di azoto, fosforo e potassio del mais e del riso. Dall'analisi dei risultati sono emersi diversi concetti. Le aziende che coltivano il mais in monosuccessione hanno prodotto circa il 12% in meno di granella secca rispetto alle aziende che praticano la rotazione. Nel riso invece si è presentata una situazione differente in quanto le produzioni unitarie sono simili in tutte le aziende studiate. Per quanto riguarda la fertilizzazione si è potuto dimostrare che le aziende che utilizzano più fertilizzanti sono quelle zootecniche che arrivano ad avere per il mais più di 200 kg per ettaro di azoto e potassio in surplus. Si può quindi affermare che sul mais una fertilizzazione effettuata con concimi organici e inorganici in cui si apportano 160 unità per ettaro di azoto, 70 di fosforo e 60 di potassio è più che sufficiente per ottenere la massima produttività. Anche per quanto riguarda la fertilizzazione del riso si è constatato che una concimazione in cui si apportano 100 kg per ettaro di azoto, 50 kg di fosforo e 30 kg di potassio è ideale per avere una massima resa. Inoltre sono state analizzate le produzioni di tutte le colture effettuate nelle aziende e si sono misurati gli asporti effettivi di azoto, fosforo e potassio. È risultato che gli asporti di azoto sul mais sono molto inferiori a quelli calcolati partendo dai dati tabellari forniti dalla Regione Lombardia. Per quanto riguarda gli altri elementi, sia sul mais che sul riso, i dati sono simili, anche se i valori calcolati partendo dai valori regionali tendono a sovrastimare sempre gli asporti. La seconda parte del lavoro sull'uso dei prodotti fitosanitari alle colture aziendali. Le aziende che effettuano il maggior numero di trattamenti equivalenti per ettaro e che producono più unità di tossicità sono quelle che coltivano mais e riso in monosuccessione. Inoltre si sono confrontate le aziende che sul mais hanno effettuato più di cinque e meno di cinque trattamenti e sul riso più di sei e meno di sei trattamenti per verificare se un utilizzo più spinto degli agrofarmaci abbia risvolti positivi. Si è potuto dimostrare che troppi trattamenti non servono ad aumentare la produzione. Complessivamente il calcolo degli indicatori per le aziende studiate ha permesso di evidenziare, oltre alle differenze tra le aziende cerealicole e cerealicole-zootecniche anche le differenze molto importanti tra le aziende che coltivano in monosuccessione e quelle che effettuano rotazione. I risultati ottenuti evidenziano come gli indicatori siano uno strumento utile per valutare l'efficienza delle azie

Analisi dell'efficienza tecnica di aziende cerealicole e zootecniche nel Parco Lombardo della valle del Ticino ed effetti sulla sostenibilità ambientale ed agronomica

MARTENSINI, LORENZO
2010/2011

Abstract

L'agricoltura svolge una serie di compiti che riguardano, oltre la coltivazione e l'allevamento anche, aspetti di vita sociale ed economica, della politica e della ricerca, il tutto tutelando l'ambiente e la salute dell'uomo. Tutti questi aspetti sono interconnessi e le performance del sistema agricoltura possono essere giudicate solo in base agli effetti che si hanno a livello complessivo tra tutti i suoi componenti. Lo sviluppo e la concentrazione dell'agricoltura hanno portato ai problemi che oggi si cercano di affrontare con l'emanazione di leggi e direttive affiancate dai più moderni sistemi agricoli. Nel lavoro sono state studiate le produzioni e i metodi di coltivazione dei diversi cereali, in particolare del mais e del riso, coltivati in aziende del Parco Fluviale della Valle del Ticino. Sono stati analizzati in modo approfondito le fertilizzazioni, i trattamenti per la difesa e l'asporto effettivo di azoto, fosforo e potassio del mais e del riso. Dall'analisi dei risultati sono emersi diversi concetti. Le aziende che coltivano il mais in monosuccessione hanno prodotto circa il 12% in meno di granella secca rispetto alle aziende che praticano la rotazione. Nel riso invece si è presentata una situazione differente in quanto le produzioni unitarie sono simili in tutte le aziende studiate. Per quanto riguarda la fertilizzazione si è potuto dimostrare che le aziende che utilizzano più fertilizzanti sono quelle zootecniche che arrivano ad avere per il mais più di 200 kg per ettaro di azoto e potassio in surplus. Si può quindi affermare che sul mais una fertilizzazione effettuata con concimi organici e inorganici in cui si apportano 160 unità per ettaro di azoto, 70 di fosforo e 60 di potassio è più che sufficiente per ottenere la massima produttività. Anche per quanto riguarda la fertilizzazione del riso si è constatato che una concimazione in cui si apportano 100 kg per ettaro di azoto, 50 kg di fosforo e 30 kg di potassio è ideale per avere una massima resa. Inoltre sono state analizzate le produzioni di tutte le colture effettuate nelle aziende e si sono misurati gli asporti effettivi di azoto, fosforo e potassio. È risultato che gli asporti di azoto sul mais sono molto inferiori a quelli calcolati partendo dai dati tabellari forniti dalla Regione Lombardia. Per quanto riguarda gli altri elementi, sia sul mais che sul riso, i dati sono simili, anche se i valori calcolati partendo dai valori regionali tendono a sovrastimare sempre gli asporti. La seconda parte del lavoro sull'uso dei prodotti fitosanitari alle colture aziendali. Le aziende che effettuano il maggior numero di trattamenti equivalenti per ettaro e che producono più unità di tossicità sono quelle che coltivano mais e riso in monosuccessione. Inoltre si sono confrontate le aziende che sul mais hanno effettuato più di cinque e meno di cinque trattamenti e sul riso più di sei e meno di sei trattamenti per verificare se un utilizzo più spinto degli agrofarmaci abbia risvolti positivi. Si è potuto dimostrare che troppi trattamenti non servono ad aumentare la produzione. Complessivamente il calcolo degli indicatori per le aziende studiate ha permesso di evidenziare, oltre alle differenze tra le aziende cerealicole e cerealicole-zootecniche anche le differenze molto importanti tra le aziende che coltivano in monosuccessione e quelle che effettuano rotazione. I risultati ottenuti evidenziano come gli indicatori siano uno strumento utile per valutare l'efficienza delle azie
ITA
Agriculture plays different roles, not only cultivation or husbandry, but more and more it plays economical, political, and research roles to protect environment and human health. The development and the concentration of agriculture in some area lead to problems that laws and directives are trying to solve coupled with the most advanced agricultural system. So all these aspects are interconnected and the performance of the systems have to be judged and classified as whole systems. The thesis analyze the impacts of the crops (maize and rice) in 20 farms in Lombardy. The focus was on 12 different farm that produce only cereals and 6 producing cereals and livestock. All these farms are located in the ¿Parco Fluviale della Valle del Ticino¿ and they are representative of the agriculture in that area. The fertilization and pesticide treatments were studied for maize and rice crops. To evaluate the effects of these cultural practice different indicators were utilized. The soil surface nutrient balance of Parris is the indicator to know the impact of fertilizer in soil, while for pesticide impact were utilized Danish Frequency of Application (FA) and the Load Index. At the same time, all the yield of the different cereals were recorded in order to have the nitrogen uptake of the crop. Farm growing maize for grain in monocropping produce 12% less than the one that apply rotation. In rice there is a different situation: the unitary yields are similar to each other and difference are normally due to the soil type and farmer capability. Analyzing the fertilization, the farm that give more nitrogen are the livestock farms with an excess of more than 200 kg of N and P2O5 per hectare. This result implies that livestock farm have to reduce inorganic fertilization, to avoid watertable pollution and a reduction in costs. For maize a correct fertilization to have the maximal productivity provides 160 kg of N, 70 kg of P2O5 and 60 kg of K2O per hectare. The results on uptake for maize crop are less than those reported on Regione Lombardia's table. The evaluation on pesticide treatments shows that farms with monocropping of rice or maize are the most pollutant with more equivalent treatments per hectare. This is an evidence how the rotation practice is a good way to manage fields. Comparing the number of treatments (more or less than 5 treatments for maize and more or less than 6 for rice) increasing the number of treatments don't mean an increasing the DM yield. Overall, the use of indicators for the examined farms allows to underline the differences existing between monocropping farms and the rotation farms. The obtained results show that agronomical indicator are a good pattern to evaluate the efficiency of agricultural systems.
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
302778_tesi.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 2.82 MB
Formato Adobe PDF
2.82 MB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/19443