Dopo trentacinque anni di insediamento, l'apprezzamento del popolo spagnolo per Juan Carlos I di Borbone è aumentato a dismisura. Tutti i cittadini e i leaders delle principali forze politiche, non possono che apprezzare l'importante ruolo politico svolto dal re. Il sovrano ha saputo restare al suo posto, senza intromettersi nelle lotte politiche interne del Paese, rispettando le funzioni che la Costituzione gli attribuisce e favorendo il passaggio dalla transizione alla democrazia. La monarchia è da sempre al centro della storia del Paese. Essa ha contribuito a modernizzarlo, e ha costituito uno dei pochi sistemi europei capaci di influire in modo determinante sulla sua vita sociale e politica. Durante il periodo franchista la Corona assunse un ruolo secondario. Con Franco al potere e Don Juan, il legittimo erede, in esilio, la monarchia fu totalmente assente dalla scena politica. Alla fine della guerra civile, i tentativi di restaurazione risultarono irrealizzabili. Tuttavia fu lo stesso Franco ad ammettere che la Spagna sarebbe rimasta un regno, secondo quanto prevedeva la tradizione storico-politica. Al tempo stesso precisò che a lui spettava la scelta del successore, indirizzato, ovviamente, ai precetti del regime. In realtà il futuro sovrano, pur simpatizzando con lui e la ferrea educazione militare, invece di trasformarsi in continuatore delle idee di Franco, lo rese propenso verso le sue convinzioni, per il modo in cui avrebbe dovuto governare il Paese. Si convinse subito che la democrazia poteva e doveva essere l'unica via percorribile per guidare la nazione. Durante l'epoca franchista, sin dalla sua scelta di succedere come erede a Franco, il re cercò di essere leale non solo alla volontà del generalissimo, ma anche al regime. In molti discorsi dimostrò la sua lealtà al Caudillo e al regime, ma espresse chiaramente quale era la sua linea politica, ossia di proseguire nel progetto ¿riformatore¿ iniziato da Franco. Linea che tenne nei primi mesi della monarchia, ma che ben presto lo portò a una svolta, verso una politica più democratica. Franco morì nel novembre del 1975 e Juan Carlos di Borbone venne designato suo successore come previsto dalla legge del 1947. Nel suo discorso di insediamento, affermò che era sua intenzione tutelare tutti gli spagnoli. Ritenne necessaria la realizzazione di ¿una società libera e moderna¿, volle svolgere un ruolo di moderatore, considerando fondamentale la ¿nazionalizzazione¿ della monarchia intesa come difesa degli interessi degli spagnoli. Il principale impegno del governo Suarez fu un progetto di riforma politica e la legittimazione dei partiti messi al bando dal regime. Il periodo fino alle elezioni fu il più difficile per la nascente democrazia. Tutti parteciparono: Corona, governo, partiti politici e istituzioni. Rilevante fu la figura del monarca. Uno degli episodi fondamentali del regno di Juan Carlos fu l'approvazione della carta Costituzionale. Dopo diverse fasi, la Costituzione fu approvata a maggioranza con referendum e promulgata il 29 dicembre del 1978. A partire da questa data inizia la nascita democratica della Spagna.

Il ruolo della monarchia nella forma di governo spagnolo

FOLINO, ELENA
2010/2011

Abstract

Dopo trentacinque anni di insediamento, l'apprezzamento del popolo spagnolo per Juan Carlos I di Borbone è aumentato a dismisura. Tutti i cittadini e i leaders delle principali forze politiche, non possono che apprezzare l'importante ruolo politico svolto dal re. Il sovrano ha saputo restare al suo posto, senza intromettersi nelle lotte politiche interne del Paese, rispettando le funzioni che la Costituzione gli attribuisce e favorendo il passaggio dalla transizione alla democrazia. La monarchia è da sempre al centro della storia del Paese. Essa ha contribuito a modernizzarlo, e ha costituito uno dei pochi sistemi europei capaci di influire in modo determinante sulla sua vita sociale e politica. Durante il periodo franchista la Corona assunse un ruolo secondario. Con Franco al potere e Don Juan, il legittimo erede, in esilio, la monarchia fu totalmente assente dalla scena politica. Alla fine della guerra civile, i tentativi di restaurazione risultarono irrealizzabili. Tuttavia fu lo stesso Franco ad ammettere che la Spagna sarebbe rimasta un regno, secondo quanto prevedeva la tradizione storico-politica. Al tempo stesso precisò che a lui spettava la scelta del successore, indirizzato, ovviamente, ai precetti del regime. In realtà il futuro sovrano, pur simpatizzando con lui e la ferrea educazione militare, invece di trasformarsi in continuatore delle idee di Franco, lo rese propenso verso le sue convinzioni, per il modo in cui avrebbe dovuto governare il Paese. Si convinse subito che la democrazia poteva e doveva essere l'unica via percorribile per guidare la nazione. Durante l'epoca franchista, sin dalla sua scelta di succedere come erede a Franco, il re cercò di essere leale non solo alla volontà del generalissimo, ma anche al regime. In molti discorsi dimostrò la sua lealtà al Caudillo e al regime, ma espresse chiaramente quale era la sua linea politica, ossia di proseguire nel progetto ¿riformatore¿ iniziato da Franco. Linea che tenne nei primi mesi della monarchia, ma che ben presto lo portò a una svolta, verso una politica più democratica. Franco morì nel novembre del 1975 e Juan Carlos di Borbone venne designato suo successore come previsto dalla legge del 1947. Nel suo discorso di insediamento, affermò che era sua intenzione tutelare tutti gli spagnoli. Ritenne necessaria la realizzazione di ¿una società libera e moderna¿, volle svolgere un ruolo di moderatore, considerando fondamentale la ¿nazionalizzazione¿ della monarchia intesa come difesa degli interessi degli spagnoli. Il principale impegno del governo Suarez fu un progetto di riforma politica e la legittimazione dei partiti messi al bando dal regime. Il periodo fino alle elezioni fu il più difficile per la nascente democrazia. Tutti parteciparono: Corona, governo, partiti politici e istituzioni. Rilevante fu la figura del monarca. Uno degli episodi fondamentali del regno di Juan Carlos fu l'approvazione della carta Costituzionale. Dopo diverse fasi, la Costituzione fu approvata a maggioranza con referendum e promulgata il 29 dicembre del 1978. A partire da questa data inizia la nascita democratica della Spagna.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/19427