IL FEDERALISMO FISCALE IN ITALIA

In Italia il processo di decentramento si era spinto talmente oltre da prevedere una vera e propria proposta di separazione della nazione in due Stati indipendenti. Così veniva definita l'Italia da Oates (1999). Ora noi come vediamo il federalismo? Un mezzo per aumentare la partecipazione dei cittadini o un modo per creare un localismo esasperato? Migliorare la qualità e la quantità dei servizi oppure cadere in una disuguaglianza di servizi sul territorio? Infine si aumenterà la responsabilità degli enti, garantendo maggiore efficienza oppure si darà troppa attenzione alla capacità fiscale del territorio, tralasciando la capacità contributiva del cittadino? Sicuramente non abbiamo risposte a tutte queste domande perché il federalismo è ancora lontano dalla sua attuazione e ciò è dovuto alla crisi economica in atto che rende poco agevole il suo percorso (il taglio di risorse ha già svuotato l'impianto del federalismo fiscale). In un momento così difficile per l'Italia, con un governo provvisorio e nel vortice della crisi finanziaria europea , il federalismo risulta essere l'ultimo dei problemi da risolvere (definendolo addirittura ¿morto¿), anche se potrebbe essere una delle possibili soluzioni per uscirne. La tesi è strutturata in tre capitoli che toccano rispettivamente l'aspetto economico, l'aspetto giuridico e la questione meridionale.