Lo scopo di questa tesi è analizzare in maniera approfondita il ruolo svolto dal Privato Sociale all'interno del contesto sanitario, sia italiano che europeo, e in modo più specifico, comprendere l'importanza della funzione ricoperta dagli ospedali non profit. I sistemi sanitari, che costituiscono per tutti gli Stati un importante elemento distintivo, hanno affrontato nel corso del tempo un profondo processo di evoluzione, che li ha portati ad assumere caratteristiche assai diverse rispetto all'origine: in ogni Paese, in modo pragmatico, è prevalsa la logica dell'adozione di correttivi volti a soddisfare l'esigenza di contenimento della spesa pubblica, che negli ultimi anni, nel campo medico-sanitario, è notevolmente aumentata per effetto dei progressi tecnologici della medicina e dell'invecchiamento della popolazione; i passi avanti compiuti in campo tecnologico e l'avvento di strumentazioni sempre più avanzate (e costose) hanno permesso di allargare le possibilità di intervento nei confronti del paziente, mentre l'innalzamento dell'età media della popolazione ha determinato una più ampia diffusione di malattie croniche e invalidanti, le quali richiedono un forte intervento nell'ambito dell'assistenza a lungo termine. La conseguenza più diretta, in entrambi i casi, è stato l'incremento della quantità richiesta di risorse economiche e finanziarie, necessaria per rispondere alle richieste della domanda. In Italia, così come accade in tutta l'Europa, a parte alcuni casi eccezionali, lo Stato ha un ruolo dominante nell'erogazione del bene ¿salute¿, ma la crisi economica mondiale degli ultimissimi anni ha peggiorato le condizioni delle casse pubbliche, contribuendo a ridurre il denaro e i fondi a disposizione delle amministrazioni statali, le quali incontrano oggi un numero elevato di difficoltà nel finanziare le strutture sanitarie. Per questa ragione si è reso inevitabile il ricorso a fonti di finanziamento alternative, differenti da quelle pubbliche, agevolando l'ingresso e la diffusione dei soggetti privati in sanità; tali soggetti, possono essere classificati secondo due diverse categorie: la prima è quella degli enti ¿non profit¿, ovvero senza scopo di lucro, la seconda è quella che comprende le entità ¿for profit¿, che detengono, cioè, finalità lucrative. Lo scopo del lavoro, quindi, è quello di provare a capire, in primo luogo, quale sia l'effettivo peso dei primi nella produzione dei servizi sanitari, o meglio, quali siano le tipologie di prestazioni erogate dalle fondazioni, dalle associazioni, dalle cooperative e dagli enti religiosi, e in quali aree della sanità tali istituzioni svolgano la propria attività. In secondo luogo, la tesi si pone l'obiettivo di focalizzare l'attenzione su una tipologia specifica di enti sanitari appartenenti alla categoria del Privato Sociale: gli ospedali non profit. Alcune delle strutture ospedaliere italiane più grandi e più importanti si configurano, infatti, come soggetti privati senza scopi lucrativi. L'intento, è quello di cercare di studiarne le caratteristiche strutturali, organizzative e gestionali, le modalità di finanziamento e la presenza nel contesto italiano; e su queste basi, provare ad effettuare un'analisi dei livelli di efficienza e della capacità, in senso quantitativo e qualitativo, di soddisfare le esigenze della domanda sanitaria del nostro Paese, anche alla luce delle difficoltà economiche dei nostri giorni.
IL PRIVATO SOCIALE IN SANITA': IL CASO DEGLI OSPEDALI NON PROFIT
MOISO, PAOLO
2010/2011
Abstract
Lo scopo di questa tesi è analizzare in maniera approfondita il ruolo svolto dal Privato Sociale all'interno del contesto sanitario, sia italiano che europeo, e in modo più specifico, comprendere l'importanza della funzione ricoperta dagli ospedali non profit. I sistemi sanitari, che costituiscono per tutti gli Stati un importante elemento distintivo, hanno affrontato nel corso del tempo un profondo processo di evoluzione, che li ha portati ad assumere caratteristiche assai diverse rispetto all'origine: in ogni Paese, in modo pragmatico, è prevalsa la logica dell'adozione di correttivi volti a soddisfare l'esigenza di contenimento della spesa pubblica, che negli ultimi anni, nel campo medico-sanitario, è notevolmente aumentata per effetto dei progressi tecnologici della medicina e dell'invecchiamento della popolazione; i passi avanti compiuti in campo tecnologico e l'avvento di strumentazioni sempre più avanzate (e costose) hanno permesso di allargare le possibilità di intervento nei confronti del paziente, mentre l'innalzamento dell'età media della popolazione ha determinato una più ampia diffusione di malattie croniche e invalidanti, le quali richiedono un forte intervento nell'ambito dell'assistenza a lungo termine. La conseguenza più diretta, in entrambi i casi, è stato l'incremento della quantità richiesta di risorse economiche e finanziarie, necessaria per rispondere alle richieste della domanda. In Italia, così come accade in tutta l'Europa, a parte alcuni casi eccezionali, lo Stato ha un ruolo dominante nell'erogazione del bene ¿salute¿, ma la crisi economica mondiale degli ultimissimi anni ha peggiorato le condizioni delle casse pubbliche, contribuendo a ridurre il denaro e i fondi a disposizione delle amministrazioni statali, le quali incontrano oggi un numero elevato di difficoltà nel finanziare le strutture sanitarie. Per questa ragione si è reso inevitabile il ricorso a fonti di finanziamento alternative, differenti da quelle pubbliche, agevolando l'ingresso e la diffusione dei soggetti privati in sanità; tali soggetti, possono essere classificati secondo due diverse categorie: la prima è quella degli enti ¿non profit¿, ovvero senza scopo di lucro, la seconda è quella che comprende le entità ¿for profit¿, che detengono, cioè, finalità lucrative. Lo scopo del lavoro, quindi, è quello di provare a capire, in primo luogo, quale sia l'effettivo peso dei primi nella produzione dei servizi sanitari, o meglio, quali siano le tipologie di prestazioni erogate dalle fondazioni, dalle associazioni, dalle cooperative e dagli enti religiosi, e in quali aree della sanità tali istituzioni svolgano la propria attività. In secondo luogo, la tesi si pone l'obiettivo di focalizzare l'attenzione su una tipologia specifica di enti sanitari appartenenti alla categoria del Privato Sociale: gli ospedali non profit. Alcune delle strutture ospedaliere italiane più grandi e più importanti si configurano, infatti, come soggetti privati senza scopi lucrativi. L'intento, è quello di cercare di studiarne le caratteristiche strutturali, organizzative e gestionali, le modalità di finanziamento e la presenza nel contesto italiano; e su queste basi, provare ad effettuare un'analisi dei livelli di efficienza e della capacità, in senso quantitativo e qualitativo, di soddisfare le esigenze della domanda sanitaria del nostro Paese, anche alla luce delle difficoltà economiche dei nostri giorni.File | Dimensione | Formato | |
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