Abstract Anxiety represents, for some patients, an obstacle in performing dental procedures. Following a careful psychological analysis of the causes and manifestations of the disorders that result from stress and anxiety and that can lead the individual to develop specific phobias, such as the white coat syndrome, it was useful to focus on looking for other methods for the control of the condition of stress and sometimes phobia manifested by this kind of patient. At the Dental School of Turin, uncooperative and / or phobic patients are treated in the HCP department. It should be taken into account that sometimes it is difficult to invite this kind of patients to collaborate and this influences the course of the treatments, in fact it risks being configured as a cause, albeit indirect, of the worsening of the oral health conditions of the individual. The so-called "White Coat Syndrome" consists in a temporary increase in blood pressure values beyond the norm that occurs only in certain circumstances essentially linked to emotional dynamics. Individuals with specific phobias, including dental phobia, may have inherited genetic vulnerability factors that predispose to general anxiety or specific concerns. But there is a variety of genetic, behavioral, and cognitive factors that contribute to the etiology of this anxiety-inducing state: vicarious anticipation, modeling, and conditioning (an individual may hear traumatic or painful stories or experiences that others have had during dental treatment), cognitive content (individuals may feel unable to cope with aversion) and cognitive distortions. Purpose of the study: The purpose of this work is to examine alternative methods to pharmacological ones to reduce the level of stress in phobic patients and make the dental and clinical environment suitable for treating individuals with specific phobias. Results: Through the analysis of recent studies it was possible to observe how effective methods such as pet therapy, music therapy, aromatherapy, herbal medicine and meditation have been shown in improving the relationship of individuals with the clinical environment and in reducing the feeling of discomfort and stress level prior to dental treatments. Statistically significant results emerge from recent investigations on the application of these methods in the clinical setting. Conclusions: Numerous studies show that music therapy, pet therapy, phytotherapy, meditation and aromatherapy in recent years have been effective alternative means that have allowed patients who perceive the "visit to the dentist" with a strong anxiety-inducing charge, to be able to live with more serenity, without having to give up oral health. These alternative methods, in fact, are a valid, inexpensive technique without side effects that are used not only in preventive procedures, but also in those of an operational type or of greater complexity, as an alternative to pharmacological remedies, in improving accessibility. and the quality of dental services provided to populations suffering from this disorder. It would therefore be useful to continue research to verify the feasibility and effectiveness of inserting these disciplines within dental facilities, both public and private, to improve the clinical experience of patients.
Abstract L'ansia rappresenta, per alcuni pazienti, un ostacolo all'esecuzione delle procedure odontoiatriche. In seguito ad una attenta analisi psicologica delle cause e delle manifestazioni dei disturbi che conseguono a stress e ansia e che possono portare l’individuo a sviluppare fobie specifiche, come la sindrome da camice bianco, è risultato utile concentrarsi sulla ricerca di altre metodiche per il controllo della condizione di stress e talvolta di fobia manifestate da questa tipologia di pazienti. Alla Dental School di Torino i pazienti non collaboranti e/o fobici sono trattati nel reparto di HCP. È da tenere in conto che a volte risulti difficile invitare questo tipo di pazienti alla collaborazione e ciò va ad influenzare lo svolgimento dei trattamenti, rischia infatti di configurarsi anche come causa, sebbene indiretta, del peggioramento delle condizioni di salute orale dell'individuo. La cosiddetta “Sindrome da camice bianco” consiste in un temporaneo innalzamento dei valori pressori oltre la norma che si manifesta solo in determinate circostanze essenzialmente legate a dinamiche di natura emotiva. Gli individui con fobie specifiche, tra cui l’odontofobia, possono aver ereditato fattori di vulnerabilità genetici che predispongono ad ansia generale o a preoccupazioni specifiche. Ma c’è una varietà di fattori genetici, comportamentali e cognitivi che contribuiscono all’eziologia di questo stato ansiogeno: anticipazione, modellamento e condizionamento vicario (un individuo può ascoltare storie o esperienze traumatiche o dolorose che hanno avuto altri durante il trattamento dentale ), contenuto cognitivo (gli individui possono ritenersi incapaci di far fronte all’avversione) e distorsioni cognitive. Scopo dello studio: Lo scopo del presente lavoro è quello di prendere in esame metodiche alternative a quelle farmacologiche per ridurre il livello di stress nei pazienti fobici e rendere l’ambiente odontoiatrico e clinico adatto a trattare individui che presentano fobie specifiche. Risultati: Tramite l’analisi di recenti studi si è potuto osservare come siano stati risultati efficaci metodiche quali pet therapy, musicoterapia, aromaterapia, fitoterapia e meditazione nel migliorare il rapporto degli individui con l’ambito clinico e nel ridurre la sensazione di disagio e il livello di stress antecedenti ai trattamenti odontoiatrici. Risultati statisticamente significativi emergono da recenti indagini sull’applicazione di queste metodiche in ambito clinico. Conclusioni: Numerosi studi dimostrano che musicoterapia, pet therapy, fitoterapia, meditazione e aromaterapia negli ultimi anni sono stati efficaci mezzi alternativi che hanno permesso ai pazienti che percepiscono la “visita dal dentista” con forte carica ansiogena, di poter vivere con più serenità, senza dover rinunciare alla salute del cavo orale. Queste metodiche alternative, infatti, risultano come una tecnica valida, economica e senza effetti collaterali che trovano un utilizzo non solo nelle procedure preventive, ma anche in quelle di tipo operativo o di maggiore complessità, come alternativa ai rimedi farmacologici, nel miglioramento dell'accessibilità e della qualità dei servizi odontoiatrici forniti alle popolazioni che soffrono di questo disturbo. Sarebbe quindi utile il proseguimento della ricerca per verificare fattibilità ed efficacia dell'inserimento di queste discipline all'interno delle strutture odontoiatriche, sia pubbliche che private, per migliorare l’esperienza clinica dei pazienti.
Rimedi non farmacologici nel paziente odontofobico
FERRO, COSTANZA
2020/2021
Abstract
Abstract L'ansia rappresenta, per alcuni pazienti, un ostacolo all'esecuzione delle procedure odontoiatriche. In seguito ad una attenta analisi psicologica delle cause e delle manifestazioni dei disturbi che conseguono a stress e ansia e che possono portare l’individuo a sviluppare fobie specifiche, come la sindrome da camice bianco, è risultato utile concentrarsi sulla ricerca di altre metodiche per il controllo della condizione di stress e talvolta di fobia manifestate da questa tipologia di pazienti. Alla Dental School di Torino i pazienti non collaboranti e/o fobici sono trattati nel reparto di HCP. È da tenere in conto che a volte risulti difficile invitare questo tipo di pazienti alla collaborazione e ciò va ad influenzare lo svolgimento dei trattamenti, rischia infatti di configurarsi anche come causa, sebbene indiretta, del peggioramento delle condizioni di salute orale dell'individuo. La cosiddetta “Sindrome da camice bianco” consiste in un temporaneo innalzamento dei valori pressori oltre la norma che si manifesta solo in determinate circostanze essenzialmente legate a dinamiche di natura emotiva. Gli individui con fobie specifiche, tra cui l’odontofobia, possono aver ereditato fattori di vulnerabilità genetici che predispongono ad ansia generale o a preoccupazioni specifiche. Ma c’è una varietà di fattori genetici, comportamentali e cognitivi che contribuiscono all’eziologia di questo stato ansiogeno: anticipazione, modellamento e condizionamento vicario (un individuo può ascoltare storie o esperienze traumatiche o dolorose che hanno avuto altri durante il trattamento dentale ), contenuto cognitivo (gli individui possono ritenersi incapaci di far fronte all’avversione) e distorsioni cognitive. Scopo dello studio: Lo scopo del presente lavoro è quello di prendere in esame metodiche alternative a quelle farmacologiche per ridurre il livello di stress nei pazienti fobici e rendere l’ambiente odontoiatrico e clinico adatto a trattare individui che presentano fobie specifiche. Risultati: Tramite l’analisi di recenti studi si è potuto osservare come siano stati risultati efficaci metodiche quali pet therapy, musicoterapia, aromaterapia, fitoterapia e meditazione nel migliorare il rapporto degli individui con l’ambito clinico e nel ridurre la sensazione di disagio e il livello di stress antecedenti ai trattamenti odontoiatrici. Risultati statisticamente significativi emergono da recenti indagini sull’applicazione di queste metodiche in ambito clinico. Conclusioni: Numerosi studi dimostrano che musicoterapia, pet therapy, fitoterapia, meditazione e aromaterapia negli ultimi anni sono stati efficaci mezzi alternativi che hanno permesso ai pazienti che percepiscono la “visita dal dentista” con forte carica ansiogena, di poter vivere con più serenità, senza dover rinunciare alla salute del cavo orale. Queste metodiche alternative, infatti, risultano come una tecnica valida, economica e senza effetti collaterali che trovano un utilizzo non solo nelle procedure preventive, ma anche in quelle di tipo operativo o di maggiore complessità, come alternativa ai rimedi farmacologici, nel miglioramento dell'accessibilità e della qualità dei servizi odontoiatrici forniti alle popolazioni che soffrono di questo disturbo. Sarebbe quindi utile il proseguimento della ricerca per verificare fattibilità ed efficacia dell'inserimento di queste discipline all'interno delle strutture odontoiatriche, sia pubbliche che private, per migliorare l’esperienza clinica dei pazienti.File | Dimensione | Formato | |
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