Il presente lavoro di tesi nasce dal desiderio di approfondire alcuni aspetti riguardanti la diffusione delle pratiche educativo/formative basate sull'impiego delle nuove tecnologie della comunicazione all'interno della scuola. L'attenzione in particolar modo è rivolta ai docenti e al loro rapporto con l'introduzione e l'utilizzo delle nuove tecnologie per l'apprendimento, le quali comportano un nuovo tipo di sapere e un nuovo tipo di insegnamento. Oggi, di fronte ai numerosi cambiamenti che ci sono stati, il docente ¿tradizionale¿, chiamato anche ¿digital immigrant¿, è tenuto ad aggiornarsi sui mezzi di comunicazione, d'informazione, di scambio d'esperienze che i suoi allievi, ¿digital natives¿, usano fin dalla più tenera età leggendo i blog piuttosto che i quotidiani, incontrandosi on line, utilizzando l'instant messaging al posto del telefono per darsi un appuntamento. La vita degli studenti di oggi è fortemente mediata dalle tecnologie digitali. Gli insegnanti quindi si trovano di fronte a soggetti che apprendono all'interno di un contesto del tutto nuovo rispetto a quello in cui loro si sono formati. Non bisogna però fermarsi al gap generazionale tra insegnanti e studenti. È fondamentale, anzi, che i docenti comprendano l'importanza del cambiamento in atto nel campo dell'insegnamento e della formazione. Al momento nelle pratiche educative troppo spesso l'utilizzo delle ICT (Information and Communication Technologies), si riduce a veicolo di informazioni facilitato e ¿accattivante¿. È invece auspicabile che le nuove tecnologie vengano scelte e utilizzate sia da parte dei docenti, in quanto utenti in prima persona, sia dagli stessi studenti, per i quali la scuola può rappresentare il primo contesto in cui apprendere come sfruttare con metodo le potenzialità delle ICT nello studio disciplinare. Lo scopo del seguente lavoro è quello di: - capire come viene vissuto il passaggio da un tipo di istruzione tradizionale, dove la scuola è vista come un contenitore fisico di strumenti per la didattica, a modelli definiti da varie forme di istruzione virtuale; - comprendere quali sono le eventuali resistenze manifestate dagli insegnanti (intese come difficoltà, paure, problemi, ecc...) di fronte alla necessità di una nuova didattica, e all'utilizzo di un sistema globale di comunicazione in cui servirsi di queste tecnologie è centrale per la costruzione della conoscenza. Per il raggiungimento degli obiettivi sopra menzionati è stato utilizzato un campione composto da 10 insegnanti, tutti docenti della scuola media statale M. L. Quarini di Chieri e della sezione distaccata di Andezeno, coinvolti nel progetto ¿Moodle Quarini¿, ovvero un progetto svolto in collaborazione con il Dipartimento di Matematica dell'Università di Torino che si propone di migliorare l'insegnamento della matematica e dell'algebra attraverso la costruzione collettiva del sapere. Il progetto, rivolto alle classi delle scuole medie di Chieri, Biella, Gavi, Verolengo, Crescentino e Brusasco, è tutt'ora in corso. Utilizzando la piattaforma Moodle per le attività a distanza e svolgendo attività in presenza, è stato intrapreso un cammino finalizzato al passaggio dall'aritmetica all'algebra, caratterizzato dalla costruzione collettiva del sapere, che ha favorito la nascita di vere e proprie comunità di pratica e di apprendimento. L'attenzione è stata posta non solo sul prodotto dell'operato degli studenti, ma soprattutto sui processi che hanno portato a quel prodotto.

ANALISI DEL RAPPORTO DOCENTE / NUOVE TECNOLOGIE PER L'APPRENDIMENTO: RICERCA OPERATIVA SULL'ESPERIENZA DEL PROGETTO QUARINI

CAVALLARO, SIMONA
2010/2011

Abstract

Il presente lavoro di tesi nasce dal desiderio di approfondire alcuni aspetti riguardanti la diffusione delle pratiche educativo/formative basate sull'impiego delle nuove tecnologie della comunicazione all'interno della scuola. L'attenzione in particolar modo è rivolta ai docenti e al loro rapporto con l'introduzione e l'utilizzo delle nuove tecnologie per l'apprendimento, le quali comportano un nuovo tipo di sapere e un nuovo tipo di insegnamento. Oggi, di fronte ai numerosi cambiamenti che ci sono stati, il docente ¿tradizionale¿, chiamato anche ¿digital immigrant¿, è tenuto ad aggiornarsi sui mezzi di comunicazione, d'informazione, di scambio d'esperienze che i suoi allievi, ¿digital natives¿, usano fin dalla più tenera età leggendo i blog piuttosto che i quotidiani, incontrandosi on line, utilizzando l'instant messaging al posto del telefono per darsi un appuntamento. La vita degli studenti di oggi è fortemente mediata dalle tecnologie digitali. Gli insegnanti quindi si trovano di fronte a soggetti che apprendono all'interno di un contesto del tutto nuovo rispetto a quello in cui loro si sono formati. Non bisogna però fermarsi al gap generazionale tra insegnanti e studenti. È fondamentale, anzi, che i docenti comprendano l'importanza del cambiamento in atto nel campo dell'insegnamento e della formazione. Al momento nelle pratiche educative troppo spesso l'utilizzo delle ICT (Information and Communication Technologies), si riduce a veicolo di informazioni facilitato e ¿accattivante¿. È invece auspicabile che le nuove tecnologie vengano scelte e utilizzate sia da parte dei docenti, in quanto utenti in prima persona, sia dagli stessi studenti, per i quali la scuola può rappresentare il primo contesto in cui apprendere come sfruttare con metodo le potenzialità delle ICT nello studio disciplinare. Lo scopo del seguente lavoro è quello di: - capire come viene vissuto il passaggio da un tipo di istruzione tradizionale, dove la scuola è vista come un contenitore fisico di strumenti per la didattica, a modelli definiti da varie forme di istruzione virtuale; - comprendere quali sono le eventuali resistenze manifestate dagli insegnanti (intese come difficoltà, paure, problemi, ecc...) di fronte alla necessità di una nuova didattica, e all'utilizzo di un sistema globale di comunicazione in cui servirsi di queste tecnologie è centrale per la costruzione della conoscenza. Per il raggiungimento degli obiettivi sopra menzionati è stato utilizzato un campione composto da 10 insegnanti, tutti docenti della scuola media statale M. L. Quarini di Chieri e della sezione distaccata di Andezeno, coinvolti nel progetto ¿Moodle Quarini¿, ovvero un progetto svolto in collaborazione con il Dipartimento di Matematica dell'Università di Torino che si propone di migliorare l'insegnamento della matematica e dell'algebra attraverso la costruzione collettiva del sapere. Il progetto, rivolto alle classi delle scuole medie di Chieri, Biella, Gavi, Verolengo, Crescentino e Brusasco, è tutt'ora in corso. Utilizzando la piattaforma Moodle per le attività a distanza e svolgendo attività in presenza, è stato intrapreso un cammino finalizzato al passaggio dall'aritmetica all'algebra, caratterizzato dalla costruzione collettiva del sapere, che ha favorito la nascita di vere e proprie comunità di pratica e di apprendimento. L'attenzione è stata posta non solo sul prodotto dell'operato degli studenti, ma soprattutto sui processi che hanno portato a quel prodotto.
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