The aim of the thesis is to show the validity of the theory on the base of which the events and the politics made in Australia, from the far 1788, year of the English occupation, till nowadays, constitute acts of ¿cultural genocide¿, that caused the almost totally extinction of the traditional aboriginal culture. After a careful analysis about the birth and the legal development of the notion of ¿genocide¿, the focus has been moved on the most cultural character of this concept, highlighting that even without politics expressly aiming the extermination of a population, in whole or in part, it is possible to provide for its elimination, through indirect politics that hurt the economic, institutional and especially cultural bases. Australia represents, without any doubt, an appropriate analysis field since inhuman dispossessions and forced removals had placed, hurting the core of the native culture and tied the actual aboriginal generation to a life of alienation, pain and denigration.
L'obiettivo della tesi è mostrare la validità della teoria in base alla quale gli avvenimenti e le politiche attuati in Australia dal lontano 1788, anno dell'occupazione inglese, fino ad anni più recenti, costituiscono atti di ¿genocidio culturale¿, che causarono la quasi totale estinzione della cultura tradizionale aborigena. Dopo un'attenta analisi riguardo alla nascita e allo sviluppo giuridico della nozione di ¿genocidio¿, l'attenzione si è focalizzata sull'aspetto più culturale di tale concetto, andando ad evidenziare come anche in assenza di politiche esplicitamente mirate allo sterminio di un popolo o di una parte di esso, si possa provvedere alla sua eliminazione, attraverso politiche indirette che ne minano le basi economiche, istituzionali ma soprattutto culturali. L'Australia ha rappresentato senza ombra di dubbio un campo di analisi opportuno, in quanto teatro di disumane espropriazioni e rimozioni forzate che hanno minato il cuore della cultura nativa e vincolato le generazioni aborigene attuali ad una vita di alienazione, sofferenza e denigrazione.
I genocidi della storia: il lungo dibattito sul caso australiano
ERCOLI, FEDERICA
2010/2011
Abstract
L'obiettivo della tesi è mostrare la validità della teoria in base alla quale gli avvenimenti e le politiche attuati in Australia dal lontano 1788, anno dell'occupazione inglese, fino ad anni più recenti, costituiscono atti di ¿genocidio culturale¿, che causarono la quasi totale estinzione della cultura tradizionale aborigena. Dopo un'attenta analisi riguardo alla nascita e allo sviluppo giuridico della nozione di ¿genocidio¿, l'attenzione si è focalizzata sull'aspetto più culturale di tale concetto, andando ad evidenziare come anche in assenza di politiche esplicitamente mirate allo sterminio di un popolo o di una parte di esso, si possa provvedere alla sua eliminazione, attraverso politiche indirette che ne minano le basi economiche, istituzionali ma soprattutto culturali. L'Australia ha rappresentato senza ombra di dubbio un campo di analisi opportuno, in quanto teatro di disumane espropriazioni e rimozioni forzate che hanno minato il cuore della cultura nativa e vincolato le generazioni aborigene attuali ad una vita di alienazione, sofferenza e denigrazione.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/19162