Il successo del Web 2.0 ha portato con sé una serie di opportunità per persone ed imprese ma è anche stato accompagnato dalla nascita di una serie di nuovi problemi giuridici e nuove importanti sfide. Il presente elaborato si concentra sul sito d'aste più affermato a livello globale, eBay, il quale ha ideato un nuovo modello di commercio dei beni a livello internazionale per persone e piccoli operatori economici ma è anche diventato uno dei canali privilegiati per la distribuzione di prodotti contraffatti. La contraffazione online è un fenomeno in grande crescita e quasi privo di controllo e eBay mette in atto delle misure per contrastarla sulla propria piattaforma ma la sua policy non è sufficiente ad arginare il fenomeno e soffre di alcune criticità. Per questo eBay è stata citata in giudizio da numerose imprese titolari di diritti di proprietà intellettuale le principali sentenze che l'hanno coinvolta negli ultimi anni, negli Stati Uniti d'America ed in Europa, vengono approfonditamente analizzate. L'analisi ha permesso di mettere in luce le criticità delle normative esistenti in relazione alla responsabilità degli intermediari online e gli aspetti controversi che non hanno permesso ad oggi una interpretazione univoca della normativa da parte della giurisprudenza. In chiave comparatistica si approfondiscono l'approccio statunitense ed europeo alla materia, ma anche l'opportunità di una regolazione della materia a livello sovranazionale al fine di definire il ruolo, le funzioni e le responsabilità di attori che operano a livello globale. Data la difficoltà di trovare norme che si adattino a figure di intermediari online composite e che offrono diverse tipologie di servizi, il legislatore e la giurisprudenza sono chiamati ad individuare il giusto equilibrio tra gli interessi in gioco e tenere a mente i principi che necessitano di tutela nella Rete, tra tutela dei diritti di proprietà intellettuale e libertà di espressione, libertà di iniziativa economica, diritto di accesso alla rete, ruolo dell'Internet nella promozione della democrazia e nell'innovazione e crescita economica. I principi devono rappresentare il quadro entro il quale ci sia poi spazio per una maggiore flessibilità di auto-regolamentazione degli intermediari online che meglio si adatti alle esigenze dei destinatari dei loro servizi. L'auto-regolamentazione deve infatti tendere ad una sempre maggiore tutela del consumatore. La fiducia da parte del consumatore diventa l'obiettivo che accomuna gli opposti interessi: gli interessi del diritto e dell'economia, gli interessi delle imprese che vogliono preservare il loro brand ed anche dei prestatori di servizi online per i quali è auspicabile che la concorrenza per attrarre maggiori utenti in futuro si giochi proprio sull'offerta di maggiori garanzie e standard di qualità e sicurezza.

Aste online, contraffazione e tutela del consumatore: i casi eBay in Europa e USA

CAPOZZO, NOEMI
2010/2011

Abstract

Il successo del Web 2.0 ha portato con sé una serie di opportunità per persone ed imprese ma è anche stato accompagnato dalla nascita di una serie di nuovi problemi giuridici e nuove importanti sfide. Il presente elaborato si concentra sul sito d'aste più affermato a livello globale, eBay, il quale ha ideato un nuovo modello di commercio dei beni a livello internazionale per persone e piccoli operatori economici ma è anche diventato uno dei canali privilegiati per la distribuzione di prodotti contraffatti. La contraffazione online è un fenomeno in grande crescita e quasi privo di controllo e eBay mette in atto delle misure per contrastarla sulla propria piattaforma ma la sua policy non è sufficiente ad arginare il fenomeno e soffre di alcune criticità. Per questo eBay è stata citata in giudizio da numerose imprese titolari di diritti di proprietà intellettuale le principali sentenze che l'hanno coinvolta negli ultimi anni, negli Stati Uniti d'America ed in Europa, vengono approfonditamente analizzate. L'analisi ha permesso di mettere in luce le criticità delle normative esistenti in relazione alla responsabilità degli intermediari online e gli aspetti controversi che non hanno permesso ad oggi una interpretazione univoca della normativa da parte della giurisprudenza. In chiave comparatistica si approfondiscono l'approccio statunitense ed europeo alla materia, ma anche l'opportunità di una regolazione della materia a livello sovranazionale al fine di definire il ruolo, le funzioni e le responsabilità di attori che operano a livello globale. Data la difficoltà di trovare norme che si adattino a figure di intermediari online composite e che offrono diverse tipologie di servizi, il legislatore e la giurisprudenza sono chiamati ad individuare il giusto equilibrio tra gli interessi in gioco e tenere a mente i principi che necessitano di tutela nella Rete, tra tutela dei diritti di proprietà intellettuale e libertà di espressione, libertà di iniziativa economica, diritto di accesso alla rete, ruolo dell'Internet nella promozione della democrazia e nell'innovazione e crescita economica. I principi devono rappresentare il quadro entro il quale ci sia poi spazio per una maggiore flessibilità di auto-regolamentazione degli intermediari online che meglio si adatti alle esigenze dei destinatari dei loro servizi. L'auto-regolamentazione deve infatti tendere ad una sempre maggiore tutela del consumatore. La fiducia da parte del consumatore diventa l'obiettivo che accomuna gli opposti interessi: gli interessi del diritto e dell'economia, gli interessi delle imprese che vogliono preservare il loro brand ed anche dei prestatori di servizi online per i quali è auspicabile che la concorrenza per attrarre maggiori utenti in futuro si giochi proprio sull'offerta di maggiori garanzie e standard di qualità e sicurezza.
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