Negli ultimi anni in tutta l'Europa ha preso maggiore consistenza il fenomeno dei Neet acronimo che sta per ¿Not in Education, Employment or Training¿ e si intende la condizione che riguarda i giovani tra i 15 e i 35 anni che sono usciti dai sistemi formativi e non trovano un'allocazione nel mercato del lavoro. Questo passaggio di transizione dei giovani al mondo adulto può per molti trasformarsi in una gabbia che non permette loro di staccarsi dalla famiglia e di crearsi una vita indipendente. Con questa tesi si vuole analizzare come e perché è nato questo fenomeno, quali contesti lo hanno incentivato e che conseguenze si hanno nella società e nelle famiglie. Nel primo capitolo si dà una definizione di chi sono i Neet e si osservano alcune statistiche che li descrivono. Si passa poi a descrivere il contesto italiano che ha determinato un'alta incidenza del fenomeno anche rispetto ai livelli europei: la cultura della famiglia; il forte legame dei figli alla famiglia come trappola e quasi l'unica fonte di aiuto; una struttura demografica preoccupante; la società gerontocratica; il mercato economico; la crisi economica ha peggiorato il mercato del lavoro italiano già poco dinamico di per sé. La povertà dei giovani ha determinato un'esclusione sociale dei giovani a cui non è permesso trovare un'indipendenza personale. Nel secondo capitolo si analizzano alcuni passaggi dell'economia mondiale che hanno determinato lavoro flessibile e precariato e come questi abbiano inciso fortemente sulle vite dei lavoratori. Analizzando le teorie di Standing si affiancano poi le figure del lavoratore precario e dei Neet trovandone similitudini e differenze e ci si chiede se queste figure possano essere considerate nuove classi sociali. Si passa poi ad azzardare delle possibili soluzioni e si considerano i propositi del governi tecnico italiano. Il terzo capito è dedicato all'analisi statistica di un modello discriminante che specifica le caratteristiche di un individuo che aumentano la probabilità di essere Neet. Sfruttando i dati di Banca d'Italia si è creato un campione di giovani tra i 15 e i 35 anni, tra questi si sono creati due gruppi: Neet (660 individui), Eet (3.802 individui). Tra le variabili a disposizione sono state prese in considerazione quelle che descrivono meglio l'individuo e la sua famiglia. La bassa numerosità del campione non ha permesso di sviluppare l'analisi secondo le aspettative; nonostante tutto il modello ottenuto è soddisfacente e presenta delle capacità discriminanti. Molti risultati del modello discriminante coincidono con la ricerca ¿Giovani e Neet in Europa:primi risultati¿ presentata da Eurofound svolta a livello europeo. Nonostante il modello sviluppato e la ricerca di Eurofound presentano molte differenze a livello statistico, mostrano una conformità dei risultati: le variabile socio demografiche di un individuo condizionano l'appartenenza al gruppo Neet. Nell'ultimo capitolo si sottolinea la problematica della marginalizzazione dei Neet italiani; si osserva anche come si è sviluppato il problema a livello europeo e come si colloca l'Italia in questo contesto. Infine si traggono le conclusione dell'intera analisi svolta sottolineando come il contesto economico mondiale e le caratteristiche del mercato italiano hanno determinato la nascita e la crescita del fenomeno Neet: i giovani essendo una fascia più debole ha risentito maggiormente di questi fattori negativi.

PERSISTENZA E CAMBIAMENTI DEL RAPPORTO LAVORO E FAMIGLIA

SGROI, NICOLETTA
2010/2011

Abstract

Negli ultimi anni in tutta l'Europa ha preso maggiore consistenza il fenomeno dei Neet acronimo che sta per ¿Not in Education, Employment or Training¿ e si intende la condizione che riguarda i giovani tra i 15 e i 35 anni che sono usciti dai sistemi formativi e non trovano un'allocazione nel mercato del lavoro. Questo passaggio di transizione dei giovani al mondo adulto può per molti trasformarsi in una gabbia che non permette loro di staccarsi dalla famiglia e di crearsi una vita indipendente. Con questa tesi si vuole analizzare come e perché è nato questo fenomeno, quali contesti lo hanno incentivato e che conseguenze si hanno nella società e nelle famiglie. Nel primo capitolo si dà una definizione di chi sono i Neet e si osservano alcune statistiche che li descrivono. Si passa poi a descrivere il contesto italiano che ha determinato un'alta incidenza del fenomeno anche rispetto ai livelli europei: la cultura della famiglia; il forte legame dei figli alla famiglia come trappola e quasi l'unica fonte di aiuto; una struttura demografica preoccupante; la società gerontocratica; il mercato economico; la crisi economica ha peggiorato il mercato del lavoro italiano già poco dinamico di per sé. La povertà dei giovani ha determinato un'esclusione sociale dei giovani a cui non è permesso trovare un'indipendenza personale. Nel secondo capitolo si analizzano alcuni passaggi dell'economia mondiale che hanno determinato lavoro flessibile e precariato e come questi abbiano inciso fortemente sulle vite dei lavoratori. Analizzando le teorie di Standing si affiancano poi le figure del lavoratore precario e dei Neet trovandone similitudini e differenze e ci si chiede se queste figure possano essere considerate nuove classi sociali. Si passa poi ad azzardare delle possibili soluzioni e si considerano i propositi del governi tecnico italiano. Il terzo capito è dedicato all'analisi statistica di un modello discriminante che specifica le caratteristiche di un individuo che aumentano la probabilità di essere Neet. Sfruttando i dati di Banca d'Italia si è creato un campione di giovani tra i 15 e i 35 anni, tra questi si sono creati due gruppi: Neet (660 individui), Eet (3.802 individui). Tra le variabili a disposizione sono state prese in considerazione quelle che descrivono meglio l'individuo e la sua famiglia. La bassa numerosità del campione non ha permesso di sviluppare l'analisi secondo le aspettative; nonostante tutto il modello ottenuto è soddisfacente e presenta delle capacità discriminanti. Molti risultati del modello discriminante coincidono con la ricerca ¿Giovani e Neet in Europa:primi risultati¿ presentata da Eurofound svolta a livello europeo. Nonostante il modello sviluppato e la ricerca di Eurofound presentano molte differenze a livello statistico, mostrano una conformità dei risultati: le variabile socio demografiche di un individuo condizionano l'appartenenza al gruppo Neet. Nell'ultimo capitolo si sottolinea la problematica della marginalizzazione dei Neet italiani; si osserva anche come si è sviluppato il problema a livello europeo e come si colloca l'Italia in questo contesto. Infine si traggono le conclusione dell'intera analisi svolta sottolineando come il contesto economico mondiale e le caratteristiche del mercato italiano hanno determinato la nascita e la crescita del fenomeno Neet: i giovani essendo una fascia più debole ha risentito maggiormente di questi fattori negativi.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/19156