This thesis illustrates at first the main literature contribution to the Learning Disease. Secondly it develops the theme of the motivation to study in students with a SLD diagnosis, as research carried out by some authors, among whom predominantly Dweck e Cornoldi, has proved that it is possible to encourage motivation in this type of students by making them facing their homework as a challenging opportunity. Therefore the traditional and shared idea according to which students are motivated only if they perceive they are likely to accomplish their duty has been proved wrong. Afterwards the attributive styles playing a fundamental role in determining the individual motivational arrangement have been analysed. The paper then shows the project linked to ''L'Aquilone'', the association organizing after school activities aimed at adolescents suffering from SLD, with the purpose of finding functional study strategies and increasing learning motivation in students. What follows is a research aimed at identifying any possible differences among the learning motivational level of students belonging to three different groups: SLD students that took part in the project, SLD students who were not involved in any kind of extracurricular study aid and students with no learning disturb. The aim of this research is to prove that it is possible to stimulate learning motivation in individuals who have the opportunity to work daily and steadily on their learning method. Each group, made up of five members, has been administered an Amos 8-15 set of questions (Cornoldi & coll.). The collected data underwent statistical analyses through the comparison of the results average and the statistical effectiveness of the differences brought out through the exact shapes of the Kruskal-Wallis non parametric test (Montecarlo method) has been checked. Thanks to the scores obtained and according to what has been previously assumed, the thesis has proved that it is possible to improve students learning motivation and study skills by planning a series of targeted interventions that may allow any SLD individual to have a more confident and easier approach to learning.
L'elaborato illustra in un primo momento i principali contributi che la letteratura offre circa i Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA). Viene approfondito successivamente il tema della motivazione scolastica negli studenti con diagnosi di DSA, in quanto gli studi condotti da alcuni autori, tra cui Dweck e Cornoldi, hanno dimostrato come sia possibile nutrire la motivazione anche in questo tipo di studenti, facendo loro vivere il compito in una prospettiva sfidante. È stata così smentita l'opinione spesso condivisa dal senso comune, secondo la quale si è motivati solo qualora si percepisca una buona probabilità di riuscita nel compito. Sono successivamente stati analizzati gli stili attributivi che giocano un ruolo fondamentale nel determinare l'assetto motivazionale del soggetto. Viene poi presentato il progetto legato al doposcuola ¿L'Aquilone¿, nato per aiutare i ragazzi con DSA nella ricerca di strategie funzionali allo studio, volte ad incrementare la motivazione scolastica. Segue la presentazione di una ricerca costruita per individuare eventuali differenze tra il livello di motivazione allo studio in ragazzi appartenenti a tre differenti gruppi: ragazzi con DSA che hanno partecipato al progetto, ragazzi con DSA non coinvolti in attività di supporto didattico extrascolastico e ragazzi privi di difficoltà di questo genere. L'ipotesi che la ricerca si è proposta di vagliare consiste nel ritenere che sia possibile incentivare la motivazione scolastica nei soggetti che hanno la possibilità di lavorare quotidianamente sul loro metodo di studio. Ai tre gruppi, formati da cinque soggetti ciascuno, è stata somministrata la batteria Amos 8-15 di Cornoldi e coll. I dati raccolti sono stati sottoposti ad analisi statistica mediante il confronto delle medie dei risultati ottenuti e a verifica della significatività statistica delle differenze emerse per mezzo delle forme esatte del test non-parametrico di Kruskal-Wallis, metodo di Montecarlo. Sulla base dei punteggi ottenuti è lecito affermare che, come ipotizzato, sia possibile migliorare le abilità di studio e la motivazione scolastica, progettando una serie di interventi mirati che permettano anche al ragazzo con DSA un più agevole accostamento allo studio.
ANALISI DEL RAPPORTO TRA DISTURBO SPECIFICO DELL'APPRENDIMENTO E MOTIVAZIONE ALLO STUDIO Il ruolo del supporto didattico extrascolastico
BIRELLO, LUCIA
2010/2011
Abstract
L'elaborato illustra in un primo momento i principali contributi che la letteratura offre circa i Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA). Viene approfondito successivamente il tema della motivazione scolastica negli studenti con diagnosi di DSA, in quanto gli studi condotti da alcuni autori, tra cui Dweck e Cornoldi, hanno dimostrato come sia possibile nutrire la motivazione anche in questo tipo di studenti, facendo loro vivere il compito in una prospettiva sfidante. È stata così smentita l'opinione spesso condivisa dal senso comune, secondo la quale si è motivati solo qualora si percepisca una buona probabilità di riuscita nel compito. Sono successivamente stati analizzati gli stili attributivi che giocano un ruolo fondamentale nel determinare l'assetto motivazionale del soggetto. Viene poi presentato il progetto legato al doposcuola ¿L'Aquilone¿, nato per aiutare i ragazzi con DSA nella ricerca di strategie funzionali allo studio, volte ad incrementare la motivazione scolastica. Segue la presentazione di una ricerca costruita per individuare eventuali differenze tra il livello di motivazione allo studio in ragazzi appartenenti a tre differenti gruppi: ragazzi con DSA che hanno partecipato al progetto, ragazzi con DSA non coinvolti in attività di supporto didattico extrascolastico e ragazzi privi di difficoltà di questo genere. L'ipotesi che la ricerca si è proposta di vagliare consiste nel ritenere che sia possibile incentivare la motivazione scolastica nei soggetti che hanno la possibilità di lavorare quotidianamente sul loro metodo di studio. Ai tre gruppi, formati da cinque soggetti ciascuno, è stata somministrata la batteria Amos 8-15 di Cornoldi e coll. I dati raccolti sono stati sottoposti ad analisi statistica mediante il confronto delle medie dei risultati ottenuti e a verifica della significatività statistica delle differenze emerse per mezzo delle forme esatte del test non-parametrico di Kruskal-Wallis, metodo di Montecarlo. Sulla base dei punteggi ottenuti è lecito affermare che, come ipotizzato, sia possibile migliorare le abilità di studio e la motivazione scolastica, progettando una serie di interventi mirati che permettano anche al ragazzo con DSA un più agevole accostamento allo studio.File | Dimensione | Formato | |
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