This work deals with the analysis of the relationship between doctors and patients, more precisely it is about the will expressed by the patient, previously fully informed by the doctor, to accept to undergo medical invasive treatments: the so called informed assent. The above mentioned right isn't the result of specific regulations but it can be read in articles 13 and 32 of our Constitution. In the first article is said that ¿personal freedom is inviolable¿; in the second that ¿people can be compelled to receive a specific health treatment only by law. However such law can never violate the limits imposed by the respect of human beings¿. The principles mentioned in these two articles underline the right of the patient to an informed assent after having received full information about their health conditions: thanks to such information the patients can make their own choices about their health in the full respect of their personal freedom. The importance of the informed assent can also be highlighted in the articles 50 and 54 of the penal code, that analysis the reasons that justify the lawfulness of any medical or surgical treatment. They are about the personal consent of the patients and about the ¿condition of necessity¿ that arises when the patient has to undergo an urgent surgery but he/she isn't in a position to give his/her assent. In the volume, after a general analysis, the above mentioned reasons of justification are examined and delved into considering the various requirements and exceptions; furthermore also the active awareness of illnesses and therapies from underage patients is dealt with.
Il presente lavoro è dedicato all'analisi del rapporto medico-paziente, più in particolare alla manifestazione di volontà che quest'ultimo deve esprimere, previamente informato in maniera esaustiva dal medico, prima di essere sottoposto a trattamenti medici invasivi sul suo corpo: il consenso informato. Il diritto in questione non è il risultato di una normativa specifica quanto piuttosto di una lettura costituzionalmente orientata di alcune fonti primarie. Ci si riferisce, principalmente, agli articoli 13 e 32 della Costituzione. Nel primo si afferma che ¿la libertà personale è inviolabile¿; nel secondo che ¿nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana¿. I principi desumibili dalla lettura combinata dei due articoli fondano il diritto al consenso informato quale interesse del soggetto a fruire di una informazione, quanto più esauriente e completa possibile, sulle proprie condizioni di salute. L'informazione, quindi, si inserisce nella corretta maturazione della volontà del soggetto sulle scelte relative alla salute quale aspetto della sua più generale libertà personale. La rilevanza del consenso informato emerge, a livello penale, dall'analisi delle cause di giustificazione che costituiscono il fondamento della liceità del trattamento medico-chirurgico: i caratteri dell'art.50 c.p. (consenso dell'avente diritto) e quelli dell'art.54 c.p. (stato di necessità, a cui si è fatto ricorso per giustificare i casi di intervento urgente ed in cui il paziente non sia in grado di prestare il proprio consenso). Nel volume, dopo un'analisi generale, le suddette cause di giustificazione sono esaminate nel contesto medico, approfondendo i requisiti e le eccezioni; per poi considerare la partecipazione consapevole e attiva del paziente minorenne all'esperienza della malattia e della terapia.
Il consenso del minore
PERSENDA, FRANCESCA
2010/2011
Abstract
Il presente lavoro è dedicato all'analisi del rapporto medico-paziente, più in particolare alla manifestazione di volontà che quest'ultimo deve esprimere, previamente informato in maniera esaustiva dal medico, prima di essere sottoposto a trattamenti medici invasivi sul suo corpo: il consenso informato. Il diritto in questione non è il risultato di una normativa specifica quanto piuttosto di una lettura costituzionalmente orientata di alcune fonti primarie. Ci si riferisce, principalmente, agli articoli 13 e 32 della Costituzione. Nel primo si afferma che ¿la libertà personale è inviolabile¿; nel secondo che ¿nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana¿. I principi desumibili dalla lettura combinata dei due articoli fondano il diritto al consenso informato quale interesse del soggetto a fruire di una informazione, quanto più esauriente e completa possibile, sulle proprie condizioni di salute. L'informazione, quindi, si inserisce nella corretta maturazione della volontà del soggetto sulle scelte relative alla salute quale aspetto della sua più generale libertà personale. La rilevanza del consenso informato emerge, a livello penale, dall'analisi delle cause di giustificazione che costituiscono il fondamento della liceità del trattamento medico-chirurgico: i caratteri dell'art.50 c.p. (consenso dell'avente diritto) e quelli dell'art.54 c.p. (stato di necessità, a cui si è fatto ricorso per giustificare i casi di intervento urgente ed in cui il paziente non sia in grado di prestare il proprio consenso). Nel volume, dopo un'analisi generale, le suddette cause di giustificazione sono esaminate nel contesto medico, approfondendo i requisiti e le eccezioni; per poi considerare la partecipazione consapevole e attiva del paziente minorenne all'esperienza della malattia e della terapia.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/18779