La nascita dell'Euro, la moneta unica Europea, ha rappresentato il fenomeno monetario più rilevante del ventesimo secolo, nonché il risultato di un lungo processo di cooperazione tra gli stati del vecchio continente, che affonda le proprie radici nel periodo seguente la seconda guerra mondiale. Questo duraturo ed articolato percorso, conclusosi, almeno per quel che riguarda la creazione e l'adozione di una valuta comune, solamente all'alba del nuovo millennio con l'entrata in vigore dell'Euro, ha portato notevoli cambiamenti di tipo sociale, economico e politico sia all'interno dell'Europa che a livello mondiale. L'argomento di questa relazione, suddivisa in due parti, fa riferimento proprio a questo processo: la prima parte, di carattere introduttivo, risulta necessaria per meglio comprendere la seconda, che espone l'argomento cardine della relazione stessa. Nella prima parte riassumeremo il cammino che gli Stati Europei hanno percorso fino a giungere all'adozione della moneta unica, dagli accordi di Bretton Woods fino all'introduzione dell'Euro come moneta ufficiale Europea, accennando ai benefici, ma al tempo stesso anche ai costi, che essa ha generato negli stessi Paesi che l'hanno plasmata e poi adottata. In seguito tracceremo un quadro di come si presenta attualmente l'Europa in relazione al rapporto dei diversi stati con la valuta unica e chiariremo le politiche che sono state attuate, e ancora si stanno attuando, per permettere che la stessa non solo rimanga in vita ma garantisca alle nazioni che la utilizzano, e che la utilizzeranno, stabilità e crescita economica. Nella seconda parte della relazione invece scenderemo più nel dettaglio di un caso concreto, il più recente possibile, affrontando il percorso grazie al quale un piccolo e povero Paese, la cui economia è stata gravata dai pesanti retaggi derivanti dalla lunga dominazione sovietica e sconvolta dalle profonde turbolenze derivanti dalla crisi internazionale scoppiata negli anni scorsi, è riuscito a superare le innumerevoli difficoltà che gli si sono presentate e ad avvicinarsi sempre di più al mondo Occidentale, fino a rispettare tutti i vincoli necessari per adottare l'Euro, il primo gennaio 2011, in un momento in cui la stessa moneta unica stava attraversando il periodo peggiore della sua storia: si tratta dell'Estonia, l'ultimo membro entrato a far parte di Eurolandia, la quale ha compiuto un ¿piccolo¿, anche se significativo, ¿passo¿ inglobando la minuta Repubblica baltica, che vede proprio nel suo ingresso nell'Unione Monetaria una formidabile possibilità di crescita e di sviluppo, in questo senso ¿un salto gigante¿. Da qui deriva il titolo della relazione: ¿TERE EURO!¿, ossia ¿Benvenuto Euro!¿ in lingua Estone. Dopo aver capito in che modo l'Estonia ha raggiunto questo ambizioso risultato, ci soffermeremo su come la popolazione Estone ha recepito il cambiamento e sulle problematiche e sulle sfide che il Paese deve oggi affrontare, in previsione di condurre la propria economia, restando sempre all'interno dei paletti fissati dall'Unione Europea, ad una crescita sostenuta che le permetta di recuperare progressivamente terreno nei confronti delle potenze Europee, e su come proprio l'adozione dell'Euro, con i vantaggi che porta con sé, possa aiutarla a perseguire questo obbiettivo. La relazione si conclude con una breve indicazione su come gli altri Paesi Europei candidati all'adozione della moneta unica si stanno approcciando in questo momento all'Euro.
Tere Euro! L'ingresso dell'Estonia in Eurolandia: "un piccolo passo per la zona euro...un salto gigante per l'Estonia"
ANSELMO, MIRCO
2010/2011
Abstract
La nascita dell'Euro, la moneta unica Europea, ha rappresentato il fenomeno monetario più rilevante del ventesimo secolo, nonché il risultato di un lungo processo di cooperazione tra gli stati del vecchio continente, che affonda le proprie radici nel periodo seguente la seconda guerra mondiale. Questo duraturo ed articolato percorso, conclusosi, almeno per quel che riguarda la creazione e l'adozione di una valuta comune, solamente all'alba del nuovo millennio con l'entrata in vigore dell'Euro, ha portato notevoli cambiamenti di tipo sociale, economico e politico sia all'interno dell'Europa che a livello mondiale. L'argomento di questa relazione, suddivisa in due parti, fa riferimento proprio a questo processo: la prima parte, di carattere introduttivo, risulta necessaria per meglio comprendere la seconda, che espone l'argomento cardine della relazione stessa. Nella prima parte riassumeremo il cammino che gli Stati Europei hanno percorso fino a giungere all'adozione della moneta unica, dagli accordi di Bretton Woods fino all'introduzione dell'Euro come moneta ufficiale Europea, accennando ai benefici, ma al tempo stesso anche ai costi, che essa ha generato negli stessi Paesi che l'hanno plasmata e poi adottata. In seguito tracceremo un quadro di come si presenta attualmente l'Europa in relazione al rapporto dei diversi stati con la valuta unica e chiariremo le politiche che sono state attuate, e ancora si stanno attuando, per permettere che la stessa non solo rimanga in vita ma garantisca alle nazioni che la utilizzano, e che la utilizzeranno, stabilità e crescita economica. Nella seconda parte della relazione invece scenderemo più nel dettaglio di un caso concreto, il più recente possibile, affrontando il percorso grazie al quale un piccolo e povero Paese, la cui economia è stata gravata dai pesanti retaggi derivanti dalla lunga dominazione sovietica e sconvolta dalle profonde turbolenze derivanti dalla crisi internazionale scoppiata negli anni scorsi, è riuscito a superare le innumerevoli difficoltà che gli si sono presentate e ad avvicinarsi sempre di più al mondo Occidentale, fino a rispettare tutti i vincoli necessari per adottare l'Euro, il primo gennaio 2011, in un momento in cui la stessa moneta unica stava attraversando il periodo peggiore della sua storia: si tratta dell'Estonia, l'ultimo membro entrato a far parte di Eurolandia, la quale ha compiuto un ¿piccolo¿, anche se significativo, ¿passo¿ inglobando la minuta Repubblica baltica, che vede proprio nel suo ingresso nell'Unione Monetaria una formidabile possibilità di crescita e di sviluppo, in questo senso ¿un salto gigante¿. Da qui deriva il titolo della relazione: ¿TERE EURO!¿, ossia ¿Benvenuto Euro!¿ in lingua Estone. Dopo aver capito in che modo l'Estonia ha raggiunto questo ambizioso risultato, ci soffermeremo su come la popolazione Estone ha recepito il cambiamento e sulle problematiche e sulle sfide che il Paese deve oggi affrontare, in previsione di condurre la propria economia, restando sempre all'interno dei paletti fissati dall'Unione Europea, ad una crescita sostenuta che le permetta di recuperare progressivamente terreno nei confronti delle potenze Europee, e su come proprio l'adozione dell'Euro, con i vantaggi che porta con sé, possa aiutarla a perseguire questo obbiettivo. La relazione si conclude con una breve indicazione su come gli altri Paesi Europei candidati all'adozione della moneta unica si stanno approcciando in questo momento all'Euro.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
705521A_errata_corrige.zip
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
227.82 kB
Formato
Unknown
|
227.82 kB | Unknown |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/18757