Gli ultrasuoni sono definibili come onde sonore superiori a 20 kHz, che rappresenta il limite massimo udibile dall'uomo. Essi sono utilizzati generalmente nella medicina diagnostica, ma negli ultimi anni molti studi hanno rivolto l'attenzione al loro impiego in ambito terapeutico. Le onde ultrasoniche si propagano attraverso un mezzo (es. aria) grazie ad un trasduttore, che converte l'energia elettrica in energia acustica utilizzando un materiale piezoelettrico come ad esempio il quarzo. Gli ultrasuoni possono potenziare l'attività terapeutica di varie classi di farmaci, tra cui i chemioterapici, gli antitrombotici e gli acidi nucleici. Ci sono varie tecniche di utilizzo degli ultrasuoni, e la mia tesi si è focalizzata sulla sonoforesi. E' stato dimostrato che questo processo può aumentare la permeabilità della pelle, favorendo in questo modo la somministrazione di farmaci per via transdermica. La sonoforesi può essere applicata ad alte (HFS) o basse (LFS) frequenze, variando quindi il suo meccanismo d'azione. Nella sonoforesi, il fenomeno della cavitazione acustica può giocare un ruolo fondamentale sulla permeabilità della pelle. Questo fenomeno consiste nella formazione di bolle di gas in seguito all'applicazione degli ultrasuoni che interagendo con la pelle in modi diversi ne possono aumentare la penetrabilità. Nella ionoforesi ci sono differenti modalità per la somministrazione transcutanea dei farmaci: questi ultimi possono essere applicati contemporaneamente agli ultrasuoni oppure successivamente al trattamento con l'ultrasuono stesso. Inoltre, l'impiego di promotori di assorbimento in combinazione con gli ultrasuoni, può aumentare molto la permeabilità della pelle per effetto sinergico.
La sonoforesi quale approccio tecnologico per la somministrazione transdermica dei principi attivi
GALIMBERTI, FRANCESCO
2010/2011
Abstract
Gli ultrasuoni sono definibili come onde sonore superiori a 20 kHz, che rappresenta il limite massimo udibile dall'uomo. Essi sono utilizzati generalmente nella medicina diagnostica, ma negli ultimi anni molti studi hanno rivolto l'attenzione al loro impiego in ambito terapeutico. Le onde ultrasoniche si propagano attraverso un mezzo (es. aria) grazie ad un trasduttore, che converte l'energia elettrica in energia acustica utilizzando un materiale piezoelettrico come ad esempio il quarzo. Gli ultrasuoni possono potenziare l'attività terapeutica di varie classi di farmaci, tra cui i chemioterapici, gli antitrombotici e gli acidi nucleici. Ci sono varie tecniche di utilizzo degli ultrasuoni, e la mia tesi si è focalizzata sulla sonoforesi. E' stato dimostrato che questo processo può aumentare la permeabilità della pelle, favorendo in questo modo la somministrazione di farmaci per via transdermica. La sonoforesi può essere applicata ad alte (HFS) o basse (LFS) frequenze, variando quindi il suo meccanismo d'azione. Nella sonoforesi, il fenomeno della cavitazione acustica può giocare un ruolo fondamentale sulla permeabilità della pelle. Questo fenomeno consiste nella formazione di bolle di gas in seguito all'applicazione degli ultrasuoni che interagendo con la pelle in modi diversi ne possono aumentare la penetrabilità. Nella ionoforesi ci sono differenti modalità per la somministrazione transcutanea dei farmaci: questi ultimi possono essere applicati contemporaneamente agli ultrasuoni oppure successivamente al trattamento con l'ultrasuono stesso. Inoltre, l'impiego di promotori di assorbimento in combinazione con gli ultrasuoni, può aumentare molto la permeabilità della pelle per effetto sinergico.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/18596