Introduction: In clinical practice, the "occasional" finding of neutrophil values below the conventional normal limits (N<1000/mmc) is frequent in the first 6 months of life. Such an occurrence is often a cause for alarm for the paediatrician and usually prompts the initiation of a follow-up with serious checks of the haemochromocytometric examination in completely well children.The primary objective of this research work was therefore to define the prevalence of finding absolute values of circulating neutrophils < 1000/mmc in a population of infants and young children under the age of 6 months. Material and methods: In the first prospective phase, all newborns and infants admitted to the neonatal outpatient clinic of the Paediatrics and Neonatology SC of the Mauriziano Hospital in Turin in the period between 1 September 2021 (date of start-up of the neonatal haematology outpatient clinic) and 31 December 2023, who had performed at least one haemochromocytometric examination at an age of less than 6 months of age, were consecutively enrolled. In the subsequent retrospective phase, haemochromocytometric examinations performed in newborns and infants aged less than 6 months at the Central Laboratory of the AO Ordine Mauriziano in Turin in the period between 01 August 2020 and 01 February 2024 were analysed. Results: 209 patients (95 females and 114 males) were prospectively enrolled. More than 80% of the subjects were from the European continent (n=170), 17 subjects (8%) were of African origin and 7 (3%) of Asian origin. One hundred and forty-eight/209 infants (approximately 70%) were referred to the outpatient clinic in connection with a haematological clinical question, while the remaining population performed a blood count for other reasons. With regard to the primary endpoint, 17% of the population (35/209) were found to be neutropenic in at least one haemochromocytometric examination performed within 6 months of birth, however, no statistically significant differences emerged either with regard to ethnicity (4/17-24% of African origin vs. 25/170-15% of European origin, p>0.05), or with regard to the reason for admission to the outpatient clinic (haematological vs. other clinical suspicion). A possible association between neutropenia and anaemia (haemoglobin values below the age cut-off) was also investigated: 30% of anaemic subjects at the previous blood count (11/37) vs 14% (24/172) of non-anaemic subjects (p<0.05) were found to be neutropenic. In the retrospective phase of the study, 43/1453 subjects (3%) were found to be neutropenic. As observed in the prospective cohort, the prevalence of neutropenia was significantly higher in patients between 22 and 60 days of age (23/121-19%) and over 3 months of age (11/74-15%) than in infants within 21 days of age (9/1258-1%) (p<0.05). Conclusions: the occasional finding of neutrophil values <1000/mmc in asymptomatic children aged between 1 and 6 months of age, given the high prevalence, may constitute a paraphysiological condition. The observed association between anaemia and neutropenia, moreover, reinforces the hypothesis that after the first month of life, a bone marrow production preferentially oriented towards red blood cell production as a compensation mechanism may occur at the expense of neutrophil production. Confirmation of our data on larger populations is highly desirable in order to avoid unnecessary and burdensome follow-up (costs for the National Health System and concerns for families).

Introduzione: Nella pratica clinica, è frequente nei primi 6 mesi di vita il riscontro “occasionale” di valori di neutrofili inferiori ai limiti convenzionali di norma (N<1000/mmc). Tale evenienza rappresenta spesso motivo di allarme per il pediatra e solitamente induce l’avvio di un follow up con controlli seriati dell’esame emocromocitometrico in bambini in completo benessere. L’obiettivo primario del presente lavoro di ricerca è pertanto stato quello di definire la prevalenza del riscontro di valori assoluti di neutrofili circolanti < 1000/mmc in una popolazione di neonati e lattanti di età inferiore ai 6 mesi. Materiale e metodi: Nella prima fase prospettica sono stati arruolati consecutivamente tutti i neonati e lattanti afferiti presso l’ambulatorio neonatale della SC di Pediatria e Neonatologia del Mauriziano di Torino nel periodo compreso tra il 1° settembre 2021 (data di avvio dell’ambulatorio di ematologia neonatale) e il 31 dicembre 2023, che avessero eseguito almeno un esame emocromocitometrico ad un età inferiore ai 6 mesi di vita. Nella successiva fase retrospettiva sono stati analizzati gli esami emocromocitometrici eseguiti in neonati e lattanti di età inferiore ai 6 mesi presso il Laboratorio Centrale dell’AO Ordine Mauriziano di Torino nel periodo compreso tra il 01 agosto 2020 e il 01 febbraio 2024. Risultati: in fase prospettica sono stati arruolati 209 pazienti (95 femmine e 114 maschi). Più dell’80% dei soggetti proveniva dal continente Europa (n=170), 17 soggetti (8%) erano di origine africana e 7 (3%) di origine asiatica. Centquarantotto/209 neonati (circa il 70%) sono afferiti all’ambulatorio in relazione ad un quesito clinico di tipo ematologico, mentre la restante popolazione ha eseguito un emocromo per altre motivazioni. Riguardo l’endpoint primario, il 17% della popolazione (35/209) è risultato neutropenico in almeno un esame emocromocitometrico eseguito entro i 6 mesi dalla nascita, tuttavia, non sono emerse differenze statisticamente significative né in relazione all’etnia (4/17-24% di origine africana vs 25/170-15% di origine europea, p>0.05), né in relazione alla motivazione di accesso all’ambulatorio (sospetto clinico ematologico vs altro). È stata indagata anche un’eventuale associazione tra neutropenia ed anemia (valori di emoglobina inferiori al cut off per età): è risultato neutropenico il 30% dei soggetti anemici all’emocromo precedente (11/37) vs 14% (24/172) dei soggetti non anemici (p<0.05). Nella fase retrospettiva dello studio, 43/1453 soggetti (3%) sono risultati neutropenici. Come osservato nella coorte prospettica, la prevalenza di neutropenia è risultata significativamente più elevata nei pazienti tra 22 e 60 giorni di vita (23/121-19%) e di età superiore ai 3 mesi (11/74-15%) rispetto a quella evidenziata nei neonati entro i 21 giorni di vita (9/1258-1%) (p<0.05). Conclusioni: il riscontro occasionale di valori di neutrofili <1000/mmc in bambini asintomatici di età compresa tra il primo e il 6 mese di vita, data l’elevata prevalenza, può configurare una condizione parafisiologica. L’associazione osservata tra anemia e neutropenia, inoltre, rafforza l’ipotesi che dopo il primo mese di vita, una produzione midollare preferenzialmente orientata verso la produzione di globuli rossi come meccanismo di compenso, possa avvenire a scapito della produzione di neutrofili. La conferma dei nostri dati su popolazioni più ampie è altamente auspicabile, al fine di evitare un follow up inutile e gravoso (costi per il Sistema Sanitario Nazionale e preoccupazioni per le famiglie).

Riscontro occasionale di neutropenia nel neonato e nel lattante: analisi di casistica da singolo centro

GALLI, NOEMI
2022/2023

Abstract

Introduzione: Nella pratica clinica, è frequente nei primi 6 mesi di vita il riscontro “occasionale” di valori di neutrofili inferiori ai limiti convenzionali di norma (N<1000/mmc). Tale evenienza rappresenta spesso motivo di allarme per il pediatra e solitamente induce l’avvio di un follow up con controlli seriati dell’esame emocromocitometrico in bambini in completo benessere. L’obiettivo primario del presente lavoro di ricerca è pertanto stato quello di definire la prevalenza del riscontro di valori assoluti di neutrofili circolanti < 1000/mmc in una popolazione di neonati e lattanti di età inferiore ai 6 mesi. Materiale e metodi: Nella prima fase prospettica sono stati arruolati consecutivamente tutti i neonati e lattanti afferiti presso l’ambulatorio neonatale della SC di Pediatria e Neonatologia del Mauriziano di Torino nel periodo compreso tra il 1° settembre 2021 (data di avvio dell’ambulatorio di ematologia neonatale) e il 31 dicembre 2023, che avessero eseguito almeno un esame emocromocitometrico ad un età inferiore ai 6 mesi di vita. Nella successiva fase retrospettiva sono stati analizzati gli esami emocromocitometrici eseguiti in neonati e lattanti di età inferiore ai 6 mesi presso il Laboratorio Centrale dell’AO Ordine Mauriziano di Torino nel periodo compreso tra il 01 agosto 2020 e il 01 febbraio 2024. Risultati: in fase prospettica sono stati arruolati 209 pazienti (95 femmine e 114 maschi). Più dell’80% dei soggetti proveniva dal continente Europa (n=170), 17 soggetti (8%) erano di origine africana e 7 (3%) di origine asiatica. Centquarantotto/209 neonati (circa il 70%) sono afferiti all’ambulatorio in relazione ad un quesito clinico di tipo ematologico, mentre la restante popolazione ha eseguito un emocromo per altre motivazioni. Riguardo l’endpoint primario, il 17% della popolazione (35/209) è risultato neutropenico in almeno un esame emocromocitometrico eseguito entro i 6 mesi dalla nascita, tuttavia, non sono emerse differenze statisticamente significative né in relazione all’etnia (4/17-24% di origine africana vs 25/170-15% di origine europea, p>0.05), né in relazione alla motivazione di accesso all’ambulatorio (sospetto clinico ematologico vs altro). È stata indagata anche un’eventuale associazione tra neutropenia ed anemia (valori di emoglobina inferiori al cut off per età): è risultato neutropenico il 30% dei soggetti anemici all’emocromo precedente (11/37) vs 14% (24/172) dei soggetti non anemici (p<0.05). Nella fase retrospettiva dello studio, 43/1453 soggetti (3%) sono risultati neutropenici. Come osservato nella coorte prospettica, la prevalenza di neutropenia è risultata significativamente più elevata nei pazienti tra 22 e 60 giorni di vita (23/121-19%) e di età superiore ai 3 mesi (11/74-15%) rispetto a quella evidenziata nei neonati entro i 21 giorni di vita (9/1258-1%) (p<0.05). Conclusioni: il riscontro occasionale di valori di neutrofili <1000/mmc in bambini asintomatici di età compresa tra il primo e il 6 mese di vita, data l’elevata prevalenza, può configurare una condizione parafisiologica. L’associazione osservata tra anemia e neutropenia, inoltre, rafforza l’ipotesi che dopo il primo mese di vita, una produzione midollare preferenzialmente orientata verso la produzione di globuli rossi come meccanismo di compenso, possa avvenire a scapito della produzione di neutrofili. La conferma dei nostri dati su popolazioni più ampie è altamente auspicabile, al fine di evitare un follow up inutile e gravoso (costi per il Sistema Sanitario Nazionale e preoccupazioni per le famiglie).
Occasional finding of neutropenia in newborns and infants: analysis of cases from a single center
Introduction: In clinical practice, the "occasional" finding of neutrophil values below the conventional normal limits (N<1000/mmc) is frequent in the first 6 months of life. Such an occurrence is often a cause for alarm for the paediatrician and usually prompts the initiation of a follow-up with serious checks of the haemochromocytometric examination in completely well children.The primary objective of this research work was therefore to define the prevalence of finding absolute values of circulating neutrophils < 1000/mmc in a population of infants and young children under the age of 6 months. Material and methods: In the first prospective phase, all newborns and infants admitted to the neonatal outpatient clinic of the Paediatrics and Neonatology SC of the Mauriziano Hospital in Turin in the period between 1 September 2021 (date of start-up of the neonatal haematology outpatient clinic) and 31 December 2023, who had performed at least one haemochromocytometric examination at an age of less than 6 months of age, were consecutively enrolled. In the subsequent retrospective phase, haemochromocytometric examinations performed in newborns and infants aged less than 6 months at the Central Laboratory of the AO Ordine Mauriziano in Turin in the period between 01 August 2020 and 01 February 2024 were analysed. Results: 209 patients (95 females and 114 males) were prospectively enrolled. More than 80% of the subjects were from the European continent (n=170), 17 subjects (8%) were of African origin and 7 (3%) of Asian origin. One hundred and forty-eight/209 infants (approximately 70%) were referred to the outpatient clinic in connection with a haematological clinical question, while the remaining population performed a blood count for other reasons. With regard to the primary endpoint, 17% of the population (35/209) were found to be neutropenic in at least one haemochromocytometric examination performed within 6 months of birth, however, no statistically significant differences emerged either with regard to ethnicity (4/17-24% of African origin vs. 25/170-15% of European origin, p>0.05), or with regard to the reason for admission to the outpatient clinic (haematological vs. other clinical suspicion). A possible association between neutropenia and anaemia (haemoglobin values below the age cut-off) was also investigated: 30% of anaemic subjects at the previous blood count (11/37) vs 14% (24/172) of non-anaemic subjects (p<0.05) were found to be neutropenic. In the retrospective phase of the study, 43/1453 subjects (3%) were found to be neutropenic. As observed in the prospective cohort, the prevalence of neutropenia was significantly higher in patients between 22 and 60 days of age (23/121-19%) and over 3 months of age (11/74-15%) than in infants within 21 days of age (9/1258-1%) (p<0.05). Conclusions: the occasional finding of neutrophil values <1000/mmc in asymptomatic children aged between 1 and 6 months of age, given the high prevalence, may constitute a paraphysiological condition. The observed association between anaemia and neutropenia, moreover, reinforces the hypothesis that after the first month of life, a bone marrow production preferentially oriented towards red blood cell production as a compensation mechanism may occur at the expense of neutrophil production. Confirmation of our data on larger populations is highly desirable in order to avoid unnecessary and burdensome follow-up (costs for the National Health System and concerns for families).
FAGIOLI, FRANCA
IMPORT TESI SOLO SU ESSE3 DAL 2018
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