Con questa tesi si desidera presentare l'opera di Louis de Wohl (1903-1961) ¿romanziere di santi¿, mettendo in relazione le caratteristiche narrative del genere romanzesco con quelle dei tradizionali testi agiografici. Il lavoro vuole dimostrare come il romanzo vada molto al di là del tradizionale genere agiografico, in quanto presenta, rispetto alle tipiche scritture letterarie sui santi, delle possibilità espressive diverse e maggiori. Quello di de Wohl è un caso molto particolare. Autore già affermato, infatti, dopo la seconda guerra mondiale dà una svolta decisiva alla sua carriera di scrittore, decidendo di dedicarsi a scrivere romanzi sui santi. Sfruttando le potenzialità del genere romanzesco, egli desidera costruire storie avvincenti e scorrevoli che permettano di conoscere gli straordinari esempi di fede e di vita degli illustri testimoni di Dio, in un modo più facile e divertente di una tradizionale ¿Vita¿ di un santo. Si dedica a questa attività con energia e in quattordici anni pubblica ben quindici romanzi, di cui uno postumo, che hanno per protagonista un santo, un venerabile o un importante personaggio della Storia Sacra. Ottiene un discreto successo - soprattutto negli Stati Uniti, dove uno dei suoi romanzi sui santi diventa persino soggetto di riscrittura cinematografica - ma per molti resta ancora un autore in gran parte da scoprire, e sulle sue opere non esiste ancora uno studio sistematico. Questa produzione letteraria di de Wohl rappresenta un originale e valido caso di romanzo cristiano, per cui si è deciso innanzitutto di spiegare quali siano i reali rapporti tra la fede cristiana e il romanzo, per comprendere meglio come la sua attività si collochi nel vasto panorama del genere romanzesco. Si sono messi in evidenza alcuni elementi narrativi che più facilmente vengono usati per parlare di fede in un romanzo, per poi soffermarsi sulla figura del santo come personaggio narrativo. Evidenziate le caratteristiche principali della narrativa agiografica, sono state fatte alcune considerazioni sul rapporto fra questa e il romanzo, mostrando come la scelta di de Wohl sia davvero singolare. Infine, l'analisi di due suoi romanzi - The Quiet Light (1950), sulla vita di S. Tommaso D'Aquino, e Lay Siege to Heaven (1960), su S. Caterina da Siena ¿ ha permesso alla teoria di avere un riscontro pratico. Con lo studio delle due opere si è potuto provare nell'effettivo come i suoi romanzi restino legati all'agiografia, ma allo stesso tempo siano narrazioni di più ampio respiro. Esse avvicinano sì il lettore al santo, invintandolo ad interrogarsi e lasciarsi affascinare dal suo esempio, ma nel farlo legano alla storia del protagonista quelle di altri personaggi, allargando la narrazione e quindi il divertimento.

Tra romanzo e agiografia: il casom di Louis de Wohl

FERRERO MERLINO, PAOLO
2010/2011

Abstract

Con questa tesi si desidera presentare l'opera di Louis de Wohl (1903-1961) ¿romanziere di santi¿, mettendo in relazione le caratteristiche narrative del genere romanzesco con quelle dei tradizionali testi agiografici. Il lavoro vuole dimostrare come il romanzo vada molto al di là del tradizionale genere agiografico, in quanto presenta, rispetto alle tipiche scritture letterarie sui santi, delle possibilità espressive diverse e maggiori. Quello di de Wohl è un caso molto particolare. Autore già affermato, infatti, dopo la seconda guerra mondiale dà una svolta decisiva alla sua carriera di scrittore, decidendo di dedicarsi a scrivere romanzi sui santi. Sfruttando le potenzialità del genere romanzesco, egli desidera costruire storie avvincenti e scorrevoli che permettano di conoscere gli straordinari esempi di fede e di vita degli illustri testimoni di Dio, in un modo più facile e divertente di una tradizionale ¿Vita¿ di un santo. Si dedica a questa attività con energia e in quattordici anni pubblica ben quindici romanzi, di cui uno postumo, che hanno per protagonista un santo, un venerabile o un importante personaggio della Storia Sacra. Ottiene un discreto successo - soprattutto negli Stati Uniti, dove uno dei suoi romanzi sui santi diventa persino soggetto di riscrittura cinematografica - ma per molti resta ancora un autore in gran parte da scoprire, e sulle sue opere non esiste ancora uno studio sistematico. Questa produzione letteraria di de Wohl rappresenta un originale e valido caso di romanzo cristiano, per cui si è deciso innanzitutto di spiegare quali siano i reali rapporti tra la fede cristiana e il romanzo, per comprendere meglio come la sua attività si collochi nel vasto panorama del genere romanzesco. Si sono messi in evidenza alcuni elementi narrativi che più facilmente vengono usati per parlare di fede in un romanzo, per poi soffermarsi sulla figura del santo come personaggio narrativo. Evidenziate le caratteristiche principali della narrativa agiografica, sono state fatte alcune considerazioni sul rapporto fra questa e il romanzo, mostrando come la scelta di de Wohl sia davvero singolare. Infine, l'analisi di due suoi romanzi - The Quiet Light (1950), sulla vita di S. Tommaso D'Aquino, e Lay Siege to Heaven (1960), su S. Caterina da Siena ¿ ha permesso alla teoria di avere un riscontro pratico. Con lo studio delle due opere si è potuto provare nell'effettivo come i suoi romanzi restino legati all'agiografia, ma allo stesso tempo siano narrazioni di più ampio respiro. Esse avvicinano sì il lettore al santo, invintandolo ad interrogarsi e lasciarsi affascinare dal suo esempio, ma nel farlo legano alla storia del protagonista quelle di altri personaggi, allargando la narrazione e quindi il divertimento.
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