Background e scopo dello studio: La fibrillazione atriale (FA) determina un incrementato rischio di sviluppare complicanze tromboemboliche.Tuttavia l'associazione tra FA e le ischemie cerebrali silenti(ICS)risulta poco conosciuta. Gli obiettivi del nostro studio sono:valutare la prevalenza delle lesioni ischemiche cerebrali sintomatiche e silenti rilevata tramite risonanza magnetica nucleare(RMN)in pazienti con FA candidati ad ablazione transcatetere o a cardioversione elettrica e in controlli sovrapponibili per comorbilità cardiovascolari ma in ritmo sinusale(RS);stimare la performance cognitiva misurata con il test neuropsicologico RBANS in entrambi i campioni;ricercare la possibile relazione fra ICS e performance cognitiva. Materiali e metodi:Da novembre 2008 ad aprile 2010 sono stati arruolati 664 pazienti:533 pazienti con FA,valutati per ablazione transcatetere o cardioversione elettrica e 131 controlli,afferiti c/o l'ambulatorio per una valutazione del rischio cardiovascolare,in RS, con comorbilita' cardiovascolari sovrapponibili ai casi. Casi e controlli arruolati avevano anamnesi negativa per TIA e/o stroke e sono stati sottoposti a RMN encefalo.A partire da novembre 2009 i pazienti eleggibili sono stati sottoposti a RBANS per valutare i domini cognitivi relativi a memoria immediata, memoria differita, abilità visuo-spaziali, attenzione e linguaggio. Risultati: Le RMN svolte su 410 pazienti con FA e su 115 controlli in RS sono state considerate idonee. Si è visto che le ICS<3mm erano presenti nel 90% dei pazienti con FA e nel 64% dei controlli (p<0.001);lesioni di 3-5 mm erano presenti nel 40% dei pazienti con FA e nel 24% dei controlli (p<0.001).Le ICS>5mm avevano invece un'uguale prevalenza del 13%.Sia la prevalenza che il numero medio delle ICS per persona erano maggiori nei pazienti con FA rispetto ai controlli(38.5vs.11,5; p<0.001)con una distribuzione prevalentemente a carico del lobo frontale e una localizzazione corticale e cortico-sottocorticale. La prevalenza di lesioni bilaterali era del 86% nei pazienti con FA vs.41% nei controlli(p<0.001).La prevalenza di ICS e il numero medio di lesioni erano maggiori nei pazienti con FA anche dopo una stratificazione per fasce di età e controllando le comorbidità cardiovascolari.Tra i pazienti con FA,il tipo persistente era legato a un maggior numero medio di ICS se comparato alla forma parossistica(44vs.34 p<0.01).Dal novembre 2009 199 pazienti con FA e a 80 controlli sono stati sottoposti a RBANS.Il punteggio indice totale è risultato significativamente inferiore nei pazienti con FA rispetto ai controlli (84.4vs.94.1;p<0.001) così come i punteggi nei seguenti domini: memoria immediata:88vs.98(p <0.001);abilità visuo-spaziali:87vs.95(p<0.001);linguaggio:88vs.94(p<0.001);memoria ritardata:88vs.95(p < 0.05) e attenzione:95vs.103(p <0.01).I risultati erano analoghi tra i pazienti privi di fattori di rischio cardiovascolare.La performance cognitiva risultava peggiore nei pazienti con un maggior numero di ICS in ambi i gruppi. Conclusioni:La FA è un fattore di rischio per lesioni cardioemboliche indipendente da fattori confondenti e un maggior carico lesionale di ICS sembra esser correlato in maniera indipendente a una peggior performance cognitiva nei pz con FA.Le ICS infatti paiono correlate a un aumentato rischio di sviluppare complicanze tromboemboliche sintomatiche e sembrano favorire un precoce declino cognitivo e demenza, associandosi a maggiore mortalità e disabilità.
Il rischio cardioembolico cerebrale clinico e silente in pazienti affetti da fibrillazione atriale.
COSSU, GIULIA
2010/2011
Abstract
Background e scopo dello studio: La fibrillazione atriale (FA) determina un incrementato rischio di sviluppare complicanze tromboemboliche.Tuttavia l'associazione tra FA e le ischemie cerebrali silenti(ICS)risulta poco conosciuta. Gli obiettivi del nostro studio sono:valutare la prevalenza delle lesioni ischemiche cerebrali sintomatiche e silenti rilevata tramite risonanza magnetica nucleare(RMN)in pazienti con FA candidati ad ablazione transcatetere o a cardioversione elettrica e in controlli sovrapponibili per comorbilità cardiovascolari ma in ritmo sinusale(RS);stimare la performance cognitiva misurata con il test neuropsicologico RBANS in entrambi i campioni;ricercare la possibile relazione fra ICS e performance cognitiva. Materiali e metodi:Da novembre 2008 ad aprile 2010 sono stati arruolati 664 pazienti:533 pazienti con FA,valutati per ablazione transcatetere o cardioversione elettrica e 131 controlli,afferiti c/o l'ambulatorio per una valutazione del rischio cardiovascolare,in RS, con comorbilita' cardiovascolari sovrapponibili ai casi. Casi e controlli arruolati avevano anamnesi negativa per TIA e/o stroke e sono stati sottoposti a RMN encefalo.A partire da novembre 2009 i pazienti eleggibili sono stati sottoposti a RBANS per valutare i domini cognitivi relativi a memoria immediata, memoria differita, abilità visuo-spaziali, attenzione e linguaggio. Risultati: Le RMN svolte su 410 pazienti con FA e su 115 controlli in RS sono state considerate idonee. Si è visto che le ICS<3mm erano presenti nel 90% dei pazienti con FA e nel 64% dei controlli (p<0.001);lesioni di 3-5 mm erano presenti nel 40% dei pazienti con FA e nel 24% dei controlli (p<0.001).Le ICS>5mm avevano invece un'uguale prevalenza del 13%.Sia la prevalenza che il numero medio delle ICS per persona erano maggiori nei pazienti con FA rispetto ai controlli(38.5vs.11,5; p<0.001)con una distribuzione prevalentemente a carico del lobo frontale e una localizzazione corticale e cortico-sottocorticale. La prevalenza di lesioni bilaterali era del 86% nei pazienti con FA vs.41% nei controlli(p<0.001).La prevalenza di ICS e il numero medio di lesioni erano maggiori nei pazienti con FA anche dopo una stratificazione per fasce di età e controllando le comorbidità cardiovascolari.Tra i pazienti con FA,il tipo persistente era legato a un maggior numero medio di ICS se comparato alla forma parossistica(44vs.34 p<0.01).Dal novembre 2009 199 pazienti con FA e a 80 controlli sono stati sottoposti a RBANS.Il punteggio indice totale è risultato significativamente inferiore nei pazienti con FA rispetto ai controlli (84.4vs.94.1;p<0.001) così come i punteggi nei seguenti domini: memoria immediata:88vs.98(p <0.001);abilità visuo-spaziali:87vs.95(p<0.001);linguaggio:88vs.94(p<0.001);memoria ritardata:88vs.95(p < 0.05) e attenzione:95vs.103(p <0.01).I risultati erano analoghi tra i pazienti privi di fattori di rischio cardiovascolare.La performance cognitiva risultava peggiore nei pazienti con un maggior numero di ICS in ambi i gruppi. Conclusioni:La FA è un fattore di rischio per lesioni cardioemboliche indipendente da fattori confondenti e un maggior carico lesionale di ICS sembra esser correlato in maniera indipendente a una peggior performance cognitiva nei pz con FA.Le ICS infatti paiono correlate a un aumentato rischio di sviluppare complicanze tromboemboliche sintomatiche e sembrano favorire un precoce declino cognitivo e demenza, associandosi a maggiore mortalità e disabilità.File | Dimensione | Formato | |
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