Le travagliate vicende occorse ai reperti provenienti dalle grandi necropoli vetuloniesi della prima età Ferro, portati alla luce in gran parte grazie all'attività di Isodoro Falchi alla fine del XIX secolo e depositati al Museo Archeologico di Firenze, colpito nel 1966 dalla grande alluvione , rendono conto dell'eseguità del materiale ad oggi pubblicato in rapporto alla quantità di tombe scavate. Alla luce di questa situazione appare evidente l'importanza di aggiungere al materiale noto la documentazione conservata al Museo Archeologico della Maremma di Grosseto facente parte della Collezione Guidi, proveniente dalla estesa necropoli occidentale di Colle Baroncio . Sebbene formata da reperti decontestualizzati, essa offre l'opportunità di ampliare il quadro culturale della prima Vetulonia, nonché di sviluppare osservazioni sulla rete di contatti in cui si inseriva il centro nelle prime fasi di occupazione. Lo studio sarà occasione anche di raccogliere i documenti d'archivio riguardanti l'acquisizione della Collezione da parte del Museo di Grosseto, tramite una serie di vicende susseguitesi in un arco di tempo piuttosto prolungato e costellate da numerose battute d'arresto. La trascrizione dei documenti verrà integralmente allegata in appendice al lavoro.I reperti della Collezione vengono organizzati in un catalogo, diviso per classi di materiale (ceramiche, bronzi, pezzi frammentari). Di ogni reperto verrà presentata una riproduzione grafica e un probabile inquadramento culturale e cronologico. Al termine del catalogo seguono le tavole dei materiali, con riproduzioni grafiche in scala maggiore e fotografie di dettaglio di alcuni pezzi degni di particolare interesse. La presenza tra i reperti della Collezione di numerosi vasi biconici integri, alcuni dei quali riccamente decorati, incoraggia il tentativo di delineare una preliminare tipologia delle urne vetuloniesi villanoviane note, di cui verrano esplicitati i criteri di costruzione. Tale operazione consente di intravedere morfologie strettamente locali all'interno di un più ampio panorama di forme comuni a più centri villanoviani e di avanzare considerazioni sul contesto di produzione di queste ceramiche e sulle modalità di diffusione dei modelli in un'area che va dall'Etruria meridionale al bolognese. La tipologizzazione delle urne permette anche di discutere una possibile sequenza cronologica dei tipi, facendo riferimento ai pochi contesti tombali di Vetulonia ben databili e agganciandosi alle cronologie elaborate per i centri dell'Etruria meridionale. E' parso opportuno includere nella ricerca anche considerazioni sul comparto territoriale vetuloniese, sede di imponenti trasformazioni nel corso dei secoli che ne hanno fortemente alterato la geomorfologia rispetto agli inizi del I millennio a.C., e discutere la topografia di Vetulonia e l'utilizzo degli spazi nella prima età del Ferro, nonché i processi legati all'origine del centro. In aggiunta, uno sguardo d'insieme al materiale già edito è occasione di soffermarsi su alcuni aspetti dei rapporti di Vetulonia con gli altri centri villanoviani e la Sardegna.
La Collezione Guidi al Museo Archeologico di Grosseto. Considerazioni sulla prima età del Ferro di Vetulonia.
MORANDI, LIONELLO FRANCESCO FERDINANDO
2010/2011
Abstract
Le travagliate vicende occorse ai reperti provenienti dalle grandi necropoli vetuloniesi della prima età Ferro, portati alla luce in gran parte grazie all'attività di Isodoro Falchi alla fine del XIX secolo e depositati al Museo Archeologico di Firenze, colpito nel 1966 dalla grande alluvione , rendono conto dell'eseguità del materiale ad oggi pubblicato in rapporto alla quantità di tombe scavate. Alla luce di questa situazione appare evidente l'importanza di aggiungere al materiale noto la documentazione conservata al Museo Archeologico della Maremma di Grosseto facente parte della Collezione Guidi, proveniente dalla estesa necropoli occidentale di Colle Baroncio . Sebbene formata da reperti decontestualizzati, essa offre l'opportunità di ampliare il quadro culturale della prima Vetulonia, nonché di sviluppare osservazioni sulla rete di contatti in cui si inseriva il centro nelle prime fasi di occupazione. Lo studio sarà occasione anche di raccogliere i documenti d'archivio riguardanti l'acquisizione della Collezione da parte del Museo di Grosseto, tramite una serie di vicende susseguitesi in un arco di tempo piuttosto prolungato e costellate da numerose battute d'arresto. La trascrizione dei documenti verrà integralmente allegata in appendice al lavoro.I reperti della Collezione vengono organizzati in un catalogo, diviso per classi di materiale (ceramiche, bronzi, pezzi frammentari). Di ogni reperto verrà presentata una riproduzione grafica e un probabile inquadramento culturale e cronologico. Al termine del catalogo seguono le tavole dei materiali, con riproduzioni grafiche in scala maggiore e fotografie di dettaglio di alcuni pezzi degni di particolare interesse. La presenza tra i reperti della Collezione di numerosi vasi biconici integri, alcuni dei quali riccamente decorati, incoraggia il tentativo di delineare una preliminare tipologia delle urne vetuloniesi villanoviane note, di cui verrano esplicitati i criteri di costruzione. Tale operazione consente di intravedere morfologie strettamente locali all'interno di un più ampio panorama di forme comuni a più centri villanoviani e di avanzare considerazioni sul contesto di produzione di queste ceramiche e sulle modalità di diffusione dei modelli in un'area che va dall'Etruria meridionale al bolognese. La tipologizzazione delle urne permette anche di discutere una possibile sequenza cronologica dei tipi, facendo riferimento ai pochi contesti tombali di Vetulonia ben databili e agganciandosi alle cronologie elaborate per i centri dell'Etruria meridionale. E' parso opportuno includere nella ricerca anche considerazioni sul comparto territoriale vetuloniese, sede di imponenti trasformazioni nel corso dei secoli che ne hanno fortemente alterato la geomorfologia rispetto agli inizi del I millennio a.C., e discutere la topografia di Vetulonia e l'utilizzo degli spazi nella prima età del Ferro, nonché i processi legati all'origine del centro. In aggiunta, uno sguardo d'insieme al materiale già edito è occasione di soffermarsi su alcuni aspetti dei rapporti di Vetulonia con gli altri centri villanoviani e la Sardegna.File | Dimensione | Formato | |
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