Il record paleontologico del sito pleistocenico Pirro 10, Apricena (Foggia): le associazioni a vertebrati di "Pirro 10-bis" e integrazione con le ricerche 2007-09

L'elaborato si prefigge lo scopo di analizzare a livello anatomico e sistematico le associazioni a Vertebrati di ¿Pirro 10-bis¿ (Cava Dell'Erba, Apricena, Foggia). Il sito rappresenta la parte retrostante della grotta di ¿Pirro 10¿, affiorato in seguito a operazioni di estrazione di calcare all'interno della cava. Essendo i due siti in continuità sedimentaria, si cerca una correlazione stratigrafica tra le differenti unità. L'associazione campionata in loco risulta di 292 fossili di macrovertebrati: 262 appartenenti a Mammalia, i restanti a Reptilia e Aves. Nonostante il numero ridotto di campioni si ipotizza un quadro tassonomico simile a quello rinvenuto a ¿Pirro 10¿. Le analisi si inseriscono dunque in un contesto più ampio e come complemento a tutti i lavori precedentemente svolti a Pirro Nord, e in particolare sulle campagne di scavo precedenti, relative alle ricerche 2007-09. L'associazione faunistica, studiata dapprima attraverso analisi anatomiche e in seguito dal punto di vista tassonomico-sistematico, consta 12 specie di macromammiferi: Hystrix refossa, Ursus etruscus, Pannonictis nestii, Canis cf. mosbachensis, Vulpes alopecoides, Pachycrocuta brevirostris, Panthera sp., Homotherium latidens, Stephanorhinus sp., Equus altidens, Axis eurygonos e Praemegaceros obscurus. La presenza di Elephantidae è confermata soltanto a livello di famiglia -unico frammento dentario-. Interessanti i ritrovamenti di Panthera sp., per far luce sulla complessità evolutiva del gruppo dei felidi, e di Pannonictis nestii fondamentale sia dal punto di vista biogeografico che biocronologico. Gli studi condotti confermano un'associazione omogenea rispetto a ¿Pirro 10¿ e ben differenziata nonostante il numero di campioni. Vi sono però alcune differenze tra le ricerche condotte nel 2007-2009 in quanto non si rinvengono il genere Puma, Lynx e Megantereon per i felidi. Questo è però in accordo con la rarità dei resti descritti da SARDELLA et al. (2006). Permangono inoltre lacune tra gli erbivori: non viene segnalato né il bovide Bison degiulii né il cervide Capreolus. Le analisi stratigrafiche confermano la correlazione tra i due siti. La parte terminale di ¿Pirro 10¿ (SU 8-23) appartiene alla fase 6, descritta da PAVIA et al. (2011), ed è direttamente correlabile con (SU δ) di ¿Pirro 10-bis¿. I livelli sono caratterizzati da una litologia variabile: argille e sabbie grigio verdastre da fini a grossolane deposte in strutture canalizzate. In particolare la unità di sedimentazione SU δ è correlabile con l'intervallo SU 8-18 di ¿Pirro 10¿; SU β, SU γ e SU β/γ equivalgono invece all'intervallo SU 19-23. La correlazione tra Pirro 10 e Pirro 10-bis è anche confermata dall'analisi delle caratteristiche paleoecologiche che evidenziano analoghi ambienti aperti e clima caldo-umido.