La tesi verte sul rovesciamento fenomenologico attuato da Jean-Luc Marion rispetto all'impostazione di Husserl e sull'importanza che egli attribuisce alla donazione. Soltanto quest'ultima infatti è il fenomeno originario per eccellenza, assolutamente indubitabile, al quale nulla si sottrae. Attraverso di essa è inoltre possibile indagare il fenomeno del dono; l'intento di Marion è quello di mostrare come esista, oltre il mero scambio legato all'economia, un dono puro che avviene ed emerge senza alcuna condizione di reciprocità. Questo argomento viene delineato a partire dal fenomeno peculiare della paternità e argomentato per contrastare la visione del dono-scambio teorizzata da Mauss e Derrida.Esistono inoltre diversi gradi tra i fenomeni in base al quantum di donazione presente in essi: poveri, comuni e saturi. Solo quest'ultimi costituiscono il vero e proprio paradigma della fenomenalità perché in essi la donazione si offre al sommo grado: il fenomeno saturo per eccellenza è l'eros. Il nucleo centrale dello studio è costituito proprio dall'indagine del tema dell'amore il quale per troppo tempo è stato ignorato dalla filosofia, ridottasi in questo modo a sola metafisica. Scardinate le certezze metafisiche (in particolar modo con la critica all'ego cartesiano) il tentativo dell'opera di Marion è ridare dignità all'amore e al soggetto che lo riceve come un puro dono. Il soggetto (cosiddetto adonato) cessa di essere un autarchico io trascendentale, produttore e artefice della realtà circostante, per divenire ciò che realmente è: Amante. Egli si caratterizza come amante in quanto solo l'amore e il riconoscimento da parte degli altri gli donano la sua vera essenza di uomo nell'accezione più ampia del termine.Viene inoltre sottolineato come la riduzione erotica si opponga radicalmente alla seduzione,la quale finisce per ricadere nell'ambito dell'atteggiamento naturale e inglobata nell'economia dello scambio economico. Dopo aver illustrato le tappe e le figura attraverso il quale l'amante si individualizza (il desiderio, l'eternità , la passività, il giuramento) Marion presenta un altro fenomeno per eccellenza che, emergendo, si fa testimone della promessa che lega gli amanti : il figlio. La ricerca si conclude con uno sguardo rivolto alla trascendenza, a Dio, il quale si profila come amante a pieno titolo. Egli è il migliore amante tra tutti che elargisce amore senza chiedere nulla in cambio, disinteressatamente, addirittura a perdere: senza essere.

L'AMORE SENZA ESSERE IN JEAN-LUC MARION

PIRAS, VALENTINA
2010/2011

Abstract

La tesi verte sul rovesciamento fenomenologico attuato da Jean-Luc Marion rispetto all'impostazione di Husserl e sull'importanza che egli attribuisce alla donazione. Soltanto quest'ultima infatti è il fenomeno originario per eccellenza, assolutamente indubitabile, al quale nulla si sottrae. Attraverso di essa è inoltre possibile indagare il fenomeno del dono; l'intento di Marion è quello di mostrare come esista, oltre il mero scambio legato all'economia, un dono puro che avviene ed emerge senza alcuna condizione di reciprocità. Questo argomento viene delineato a partire dal fenomeno peculiare della paternità e argomentato per contrastare la visione del dono-scambio teorizzata da Mauss e Derrida.Esistono inoltre diversi gradi tra i fenomeni in base al quantum di donazione presente in essi: poveri, comuni e saturi. Solo quest'ultimi costituiscono il vero e proprio paradigma della fenomenalità perché in essi la donazione si offre al sommo grado: il fenomeno saturo per eccellenza è l'eros. Il nucleo centrale dello studio è costituito proprio dall'indagine del tema dell'amore il quale per troppo tempo è stato ignorato dalla filosofia, ridottasi in questo modo a sola metafisica. Scardinate le certezze metafisiche (in particolar modo con la critica all'ego cartesiano) il tentativo dell'opera di Marion è ridare dignità all'amore e al soggetto che lo riceve come un puro dono. Il soggetto (cosiddetto adonato) cessa di essere un autarchico io trascendentale, produttore e artefice della realtà circostante, per divenire ciò che realmente è: Amante. Egli si caratterizza come amante in quanto solo l'amore e il riconoscimento da parte degli altri gli donano la sua vera essenza di uomo nell'accezione più ampia del termine.Viene inoltre sottolineato come la riduzione erotica si opponga radicalmente alla seduzione,la quale finisce per ricadere nell'ambito dell'atteggiamento naturale e inglobata nell'economia dello scambio economico. Dopo aver illustrato le tappe e le figura attraverso il quale l'amante si individualizza (il desiderio, l'eternità , la passività, il giuramento) Marion presenta un altro fenomeno per eccellenza che, emergendo, si fa testimone della promessa che lega gli amanti : il figlio. La ricerca si conclude con uno sguardo rivolto alla trascendenza, a Dio, il quale si profila come amante a pieno titolo. Egli è il migliore amante tra tutti che elargisce amore senza chiedere nulla in cambio, disinteressatamente, addirittura a perdere: senza essere.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/18220