Since 2003 I have been a working partner in a type A social cooperative and I work as educator as part of school inclusion projects for students in discomfort or disability. Often within the classes where I worked, I came in touch with foreign minors and their families. I was able to observe how the school and the teachers played a fundamental role in the life and destiny of foreign children and their parents, contributing (positively or negatively) to radically changes in their lives. Over the years I have experienced how the presence of educators inside the school could be useful to the process of school inclusion, but experience teaches me that this is not always simple and obvious but is instead the result of a cultural evolution where everything must me supported and organized. In this dissertation I will analyse and deepen the educational and social dynamics that involve foreign minors and their families, deepening in particular some aspects widely treated from an anthropological point of view, such as transnationalism, border events, the phenomenon of the mediator boy, the medicalization of the foreign students, the theme of school success linked to social status and the main critical issues in relations between school and foreign families. In addition, a specific space will be dedicated to the role of the educator, its history and its particular positioning within the school context. The dissertation will be fundamentally divided into two parts. The first part will deal with a predominantly theoretical approach: in the first chapter, the concepts of transnationalism, second generations and the issue of citizenship will be addressed. Then there will be a second chapter that will mainly deal with the professional figure of the educator, its historical and normative path, its functions and the scope of intervention in the school context. The second part, on the other hand, will be organized with an ethnographic approach, where my personal experience as educator at school will be described, with the enrichment of the testimonies of teachers, parents and my fellow educators.
Dal 2003 sono socia lavoratrice di una cooperativa sociale di tipo A e lavoro come educatrice nell’ambito di progetti d’inclusione scolastica di alunni in situazione di disagio o handicap. Spesso all’interno delle classi dove ho lavorato sono entrata in contatto con minori stranieri e con le loro famiglie. Ho avuto modo di osservare come la scuola e le insegnanti agissero un ruolo fondamentale nella vita e nel destino dei bambini stranieri e dei loro genitori, contribuendo (in positivo o in negativo) a modificare radicalmente le loro esistenze. Negli anni ho sperimentato come la presenza di educatori all’interno della scuola potesse essere utile al processo di inclusione scolastica, ma l’esperienza mi insegna che questo non sempre risulta semplice e scontato ma è invece l’esito di una evoluzione culturale dove tutto deve essere sostenuto e organizzato. In questa dissertazione verranno analizzate ed approfondite le dinamiche scolastiche e sociali che si creano con i minori stranieri e le loro famiglie, approfondendo in particolare alcuni aspetti ampiamente trattati sotto il profilo antropologico, quali il transnazionalismo, gli eventi di confine, il fenomeno del ragazzo mediatore, la medicalizzazione dell’alunno straniero, la questione del successo scolastico legato allo status sociale e le principali criticità nei rapporti tra scuola e famiglie straniere. Inoltre, sarà dedicato uno specifico spazio al ruolo dell’educatore, alla sua storia e al suo particolare posizionamento all’interno del contesto scolastico. L’elaborato sarà fondamentalmente diviso in due parti, una trattata con approccio prevalentemente teorico, dove verranno affrontati nel primo capitolo i concetti di transnazionalismo, seconde generazioni e la questione della cittadinanza. Poi seguirà un secondo capitolo che tratterà principalmente la figura professionale dell’educatore, ricostruendo il suo percorso storico e normativo, le sue funzioni e l’ambito di intervento nel contesto scolastico. La seconda parte invece sarà organizzata con un approccio di tipo etnografico, dove verrà descritta la mia personale esperienza come educatrice a scuola, con l’arricchimento delle testimonianze di insegnanti, genitori e mie colleghe educatrici.
SCUOLA E (S)CONFINI CULTURALI: il ruolo dell’educatore in contesto scolastico nei processi di inclusione degli alunni stranieri
IANNONE, KATIUSCIA
2019/2020
Abstract
Dal 2003 sono socia lavoratrice di una cooperativa sociale di tipo A e lavoro come educatrice nell’ambito di progetti d’inclusione scolastica di alunni in situazione di disagio o handicap. Spesso all’interno delle classi dove ho lavorato sono entrata in contatto con minori stranieri e con le loro famiglie. Ho avuto modo di osservare come la scuola e le insegnanti agissero un ruolo fondamentale nella vita e nel destino dei bambini stranieri e dei loro genitori, contribuendo (in positivo o in negativo) a modificare radicalmente le loro esistenze. Negli anni ho sperimentato come la presenza di educatori all’interno della scuola potesse essere utile al processo di inclusione scolastica, ma l’esperienza mi insegna che questo non sempre risulta semplice e scontato ma è invece l’esito di una evoluzione culturale dove tutto deve essere sostenuto e organizzato. In questa dissertazione verranno analizzate ed approfondite le dinamiche scolastiche e sociali che si creano con i minori stranieri e le loro famiglie, approfondendo in particolare alcuni aspetti ampiamente trattati sotto il profilo antropologico, quali il transnazionalismo, gli eventi di confine, il fenomeno del ragazzo mediatore, la medicalizzazione dell’alunno straniero, la questione del successo scolastico legato allo status sociale e le principali criticità nei rapporti tra scuola e famiglie straniere. Inoltre, sarà dedicato uno specifico spazio al ruolo dell’educatore, alla sua storia e al suo particolare posizionamento all’interno del contesto scolastico. L’elaborato sarà fondamentalmente diviso in due parti, una trattata con approccio prevalentemente teorico, dove verranno affrontati nel primo capitolo i concetti di transnazionalismo, seconde generazioni e la questione della cittadinanza. Poi seguirà un secondo capitolo che tratterà principalmente la figura professionale dell’educatore, ricostruendo il suo percorso storico e normativo, le sue funzioni e l’ambito di intervento nel contesto scolastico. La seconda parte invece sarà organizzata con un approccio di tipo etnografico, dove verrà descritta la mia personale esperienza come educatrice a scuola, con l’arricchimento delle testimonianze di insegnanti, genitori e mie colleghe educatrici.File | Dimensione | Formato | |
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TESI IANNONE K_Matr.150014.pdf
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Descrizione: La tesi intende analizzare ed approfondire, con approccio antropologico, le dinamiche scolastiche e sociali che si creano con i minori stranieri e le loro famiglie, con particolare attenzione al ruolo dell’educatore in contesto scolastico.
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/1820