La mia tesi si pone come obiettivo quello di fare chiarezza su un fenomeno che negli ultimi anni interessa sempre più le città del Nord Italia, ovvero la formazione di gruppi di musica popolare del Sud Italia da parte di migranti di prima e di seconda generazione. Essa si compone di una breve parte compilativa, l' Introduzione, in cui ho cercato di spiegare i retroscena del fenomeno partendo dagli studi sul tarantismo, inaugurati da Ernesto De Martino e proseguiti da molti altri autori, e sul cosiddetto neo-tarantismo, facendo particolare riferimento alle ricerche della sociologa Anna Nacci; parallelamente ho provato a dare anche un'idea di come si sia affermato il fenomeno del folk revival salentino, che nella mia ipotesi poteva avere avuto un'influenza sulla formazione di questi gruppi nelle città più interessate dalla migrazione. I restanti capitoli, invece, riguardano una ricerca sul campo che ho effettuato tra luglio e agosto del 2011 in tre diversi punti interessati dalla musica popolare: Pisa, città in cui la diffusione di questa musica è affidata a immigrati di prima generazione, Torino, in cui invece si sono formati gruppi costituiti per la maggior parte da immigrati di seconda generazione, ed infine il Salento, regione interessata da un noto evento musicale che è diventato nell'immaginario collettivo l'emblema della musica popolare: la Notte della Taranta. Il metodo utilizzato maggiormente è stato quello dell'intervista discorsiva, soprattutto a Pisa e a Torino, dove ho registrato numerose conversazioni che ho avuto con gli artisti che compongono gruppi di musica popolare e con alcuni spettatori che assistevano ai loro concerti; in Salento, invece, mi sono limitata ad osservare e a prendere appunti su ciò che notavo partecipando agli eventi della Notte della Taranta.

La musica popolare meridionale fra tradizione e neotradizione- Un'indagine multisituata (Pisa, Torino, Salento)

RINDONE, FRANCESCA
2010/2011

Abstract

La mia tesi si pone come obiettivo quello di fare chiarezza su un fenomeno che negli ultimi anni interessa sempre più le città del Nord Italia, ovvero la formazione di gruppi di musica popolare del Sud Italia da parte di migranti di prima e di seconda generazione. Essa si compone di una breve parte compilativa, l' Introduzione, in cui ho cercato di spiegare i retroscena del fenomeno partendo dagli studi sul tarantismo, inaugurati da Ernesto De Martino e proseguiti da molti altri autori, e sul cosiddetto neo-tarantismo, facendo particolare riferimento alle ricerche della sociologa Anna Nacci; parallelamente ho provato a dare anche un'idea di come si sia affermato il fenomeno del folk revival salentino, che nella mia ipotesi poteva avere avuto un'influenza sulla formazione di questi gruppi nelle città più interessate dalla migrazione. I restanti capitoli, invece, riguardano una ricerca sul campo che ho effettuato tra luglio e agosto del 2011 in tre diversi punti interessati dalla musica popolare: Pisa, città in cui la diffusione di questa musica è affidata a immigrati di prima generazione, Torino, in cui invece si sono formati gruppi costituiti per la maggior parte da immigrati di seconda generazione, ed infine il Salento, regione interessata da un noto evento musicale che è diventato nell'immaginario collettivo l'emblema della musica popolare: la Notte della Taranta. Il metodo utilizzato maggiormente è stato quello dell'intervista discorsiva, soprattutto a Pisa e a Torino, dove ho registrato numerose conversazioni che ho avuto con gli artisti che compongono gruppi di musica popolare e con alcuni spettatori che assistevano ai loro concerti; in Salento, invece, mi sono limitata ad osservare e a prendere appunti su ciò che notavo partecipando agli eventi della Notte della Taranta.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/18178