This thesis is a study of the measures adopted by United Nations during the war in Bosnia and Herzegovina (1992-1995), questioning whether they have received a concrete application in reality. In the first part (chapters 2 and 3) the reader can find an analysis of the causes of the war in Yugoslavia and their possibility to be understood by international diplomacies; this first part deepens the topics of the rising nationalisms and the Yugoslav economic crisis of the Eighties. The central part (chapter 4) is a study of the resolutions of the Security Council of the United Nations; by focusing on each Resolution, it analyses whether the decisions taken have had a real application or not. The study of resolutions is divided into four fields: the UN diplomacy, the military mission UNPROFOR, the embargo in the former Yugoslavia and the sanctions towards Serbia, the genocide (focusing on the massacre in Srebrenica of July 1995). The resolutions studied are totally eighty. The bibliography is based on a wide range of texts both in English and Italian, including various documents of international law.
Il lavoro di tesi vuole studiare la corrispondenza tra le decisioni e le azioni delle Nazioni Unite durante la guerra in Bosnia-Erzgovina (1992-1995). Nella prima parte (capitoli 2 e 3) vi è un'analisi delle cause della guerra nell'ex-Jugoslavia e quanto queste potessero essere già capite dalla comunità mondiale; nello specifico viene trattato il proliferare dei nazionalismi e la crisi economica jugoslava degli anni Ottanta del Ventesimo secolo. Il lavoro centrale (capitolo 4) invece è lo studio delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Contestualizzando ogni risoluzione si cerca di capire quanto le decisioni prese abbiano avuto effettivamente una corrispondente azione sul campo. Si è diviso lo studio delle risoluzioni su quattro temi: l'azione diplomatica dell'ONU, la missione militare UNPROFOR, l'embargo militare nell'ex-Jugoslavia e le sanzioni contro la Serbia, la questione del genocidio (concentrandosi sul massacro di Srebrenica del luglio 1995). Le risoluzioni approfondite sono in totale ottanta. La bibliografia si basa su un ampia lettura di testi in italiano e in inglese, anche di documenti di diritto internazionale.
Tra il dire e il fare. Il ruolo delle Nazioni Unite nella guerra in Bosnia-Erzegovina
BIZZARRI, ALBERTO MARIA
2010/2011
Abstract
Il lavoro di tesi vuole studiare la corrispondenza tra le decisioni e le azioni delle Nazioni Unite durante la guerra in Bosnia-Erzgovina (1992-1995). Nella prima parte (capitoli 2 e 3) vi è un'analisi delle cause della guerra nell'ex-Jugoslavia e quanto queste potessero essere già capite dalla comunità mondiale; nello specifico viene trattato il proliferare dei nazionalismi e la crisi economica jugoslava degli anni Ottanta del Ventesimo secolo. Il lavoro centrale (capitolo 4) invece è lo studio delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Contestualizzando ogni risoluzione si cerca di capire quanto le decisioni prese abbiano avuto effettivamente una corrispondente azione sul campo. Si è diviso lo studio delle risoluzioni su quattro temi: l'azione diplomatica dell'ONU, la missione militare UNPROFOR, l'embargo militare nell'ex-Jugoslavia e le sanzioni contro la Serbia, la questione del genocidio (concentrandosi sul massacro di Srebrenica del luglio 1995). Le risoluzioni approfondite sono in totale ottanta. La bibliografia si basa su un ampia lettura di testi in italiano e in inglese, anche di documenti di diritto internazionale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/18159