La prima parte del presente Studio descrive, in via generale, la direttiva Solvency II, il nuovo regime di vigilanza prudenziale per le assicurazioni divenuto legge comunitaria a fine 2009. Tale regime è destinato a trasformare radicalmente i criteri e le modalità di valutazione dell'intero settore assicurativo condizionando le modalità per la creazione del valore della compagnia. La regolamentazione Solvency segna un cambiamento profondo in tutti gli ambiti della gestione aziendale, inclusi molti aspetti contabili e quantitativi. A partire dalla prima metà del 2005 il CEIOPS ha avviato una serie di studi (QIS - Quantitative impact study) al fine di testare e valutare gli impatti quantitativi sulle specifiche grandezze considerate nell'ambito del progetto Solvency II. La Tesi è rivolta all'ultimo di questi Studi, il QIS5, pubblicato nel luglio del 2010 e fa esclusivo riferimento alla tecnica Non-Life. Nella seconda parte del Lavoro sono fornite spiegazioni qualitative e quantitative per la stima delle principali voci del passivo di una compagnia di assicurazione danni. Nello specifico: sono descritti i metodi di valutazione della Best Estimate e del Risk Margin ed è introdotta, unitamente ad un analisi dei metodi di stima, la nuova struttura del SCR. L'attenzione è poi rivolta al calcolo del SCR Non-Life descrivendo le fonti di rischio che lo compongono ed analizzando con precisione i metodi che possono essere applicati per stimarlo. Nella terza parte del lavoro si presentano i risultati di una ricerca effettuata al fine di stimare quali benefici avranno le imprese di assicurazione quando applicheranno Solvency II. Sono state considerate 4 imprese che potrebbero rappresentare la situazione delle imprese italiane ed europee. La prima presenta valori tipici di una grande impresa, la seconda rappresenta un'impresa di medie dimensioni, la terza rappresenta un'impresa di medie dimensioni ma con caratteristiche differenti rispetto alla seconda con l'obiettivo di studiare quale sia l'impatto dei valori di input sul calcolo del SCR e come i differenti metodi di calcolo rispondano ad una variazione di questi. La quarta impresa si è supposto rappresenti una start-up. Con questa impresa si è voluto studiare quali effetti potrebbe avere l'applicazione del QIS5 sulle imprese che hanno una vita relativamente breve. Nell'ultima parte del lavoro si procede ad un'introduzione delle interrelazioni tra il progetto IAS e Solvency mettendo le basi per una conoscenza generale del progetto IAS e come questo possa coesistere con Solvency II.
Solvency II: il quinto studio d'impatto quantitativo per il ramo danni e la stima del SCR Non-Life
MASTROPASQUA, EDOARDO RAIMONDO
2010/2011
Abstract
La prima parte del presente Studio descrive, in via generale, la direttiva Solvency II, il nuovo regime di vigilanza prudenziale per le assicurazioni divenuto legge comunitaria a fine 2009. Tale regime è destinato a trasformare radicalmente i criteri e le modalità di valutazione dell'intero settore assicurativo condizionando le modalità per la creazione del valore della compagnia. La regolamentazione Solvency segna un cambiamento profondo in tutti gli ambiti della gestione aziendale, inclusi molti aspetti contabili e quantitativi. A partire dalla prima metà del 2005 il CEIOPS ha avviato una serie di studi (QIS - Quantitative impact study) al fine di testare e valutare gli impatti quantitativi sulle specifiche grandezze considerate nell'ambito del progetto Solvency II. La Tesi è rivolta all'ultimo di questi Studi, il QIS5, pubblicato nel luglio del 2010 e fa esclusivo riferimento alla tecnica Non-Life. Nella seconda parte del Lavoro sono fornite spiegazioni qualitative e quantitative per la stima delle principali voci del passivo di una compagnia di assicurazione danni. Nello specifico: sono descritti i metodi di valutazione della Best Estimate e del Risk Margin ed è introdotta, unitamente ad un analisi dei metodi di stima, la nuova struttura del SCR. L'attenzione è poi rivolta al calcolo del SCR Non-Life descrivendo le fonti di rischio che lo compongono ed analizzando con precisione i metodi che possono essere applicati per stimarlo. Nella terza parte del lavoro si presentano i risultati di una ricerca effettuata al fine di stimare quali benefici avranno le imprese di assicurazione quando applicheranno Solvency II. Sono state considerate 4 imprese che potrebbero rappresentare la situazione delle imprese italiane ed europee. La prima presenta valori tipici di una grande impresa, la seconda rappresenta un'impresa di medie dimensioni, la terza rappresenta un'impresa di medie dimensioni ma con caratteristiche differenti rispetto alla seconda con l'obiettivo di studiare quale sia l'impatto dei valori di input sul calcolo del SCR e come i differenti metodi di calcolo rispondano ad una variazione di questi. La quarta impresa si è supposto rappresenti una start-up. Con questa impresa si è voluto studiare quali effetti potrebbe avere l'applicazione del QIS5 sulle imprese che hanno una vita relativamente breve. Nell'ultima parte del lavoro si procede ad un'introduzione delle interrelazioni tra il progetto IAS e Solvency mettendo le basi per una conoscenza generale del progetto IAS e come questo possa coesistere con Solvency II.I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/18118