Valutazione e gestione della bronchiolite acuta nei lattanti: uno studio retrospettivo di 5 anni

OBJECTIVE: The years following the pandemic spread of SARS-CoV2 have shown widespread dramatic changes in both the epidemiology of bronchiolitis and its aetiology. This study analysed a population of infants suffering from acute bronchiolitis in the pre- and post-pandemic period (2017-2022), to highlight clinical and epidemiological differences and understand their causes, consequences and possible future implications. METHODS: A single-centre retrospective observational study was conducted over a 5-year period, from 1 January 2017 to 31 December 2021, in which data were collected on all admissions for acute bronchiolitis at the 'Regina Margherita' Department of Pathology and Child Care in Turin. Descriptive analyses were conducted for the whole population (2017- 2021), for the pre-pandemic years (2017-2019), and for the pandemic years (2020-2021), of which eleven qualitative and five quantitative variables were described. Using univariate analysis, the pre-pandemic years (2017-2019) were compared with the pandemic years (2020- 2021), in order to highlight any differences, using the chi-square test and the Mann-U-Whitney test, taking a 5% significance level as a threshold. The distribution of cases for each month over the five years and the relative incidence of RSV was assessed. RESULTS: Statistically significant differences were found in three qualitative variables: positivity for RSV, treatment with Synagis and chest X-ray, and two quantitative variables: median days of hospitalisation and admission to intensive care unit. Of particular relevance is the data on RSV; in the three-year period 2017-19, 61.9% of patients were positive, compared to 92.2% in 2020-21 (p-value < 0.01); from 2017 to 2019, 4.3 % of patients were treated with Synagis, compared to 1.5 % in 2020-21, with a p-value of 0.037 (difference due to different numbers); finally, in 2017-19, 29.7 % of patients underwent a chest X-ray, while in 2020-21 only 17.6 %, (p-value < 0.001). In 2017-19 the median number of days in hospital was 9 [6-12], while in 2020-21 the median fell to 8 [5-10] (p-value < 0.001); the median number of days in intensive care unit in 2017-19 was 6 [4-11], in 2020-21 it was 3 [3- 4.75] (p-value < 0.001). Analysing the distribution of cases for each month over the five years and the relative incidence of RSV, the anomalous trend of the pandemic years emerges: from April 2020 to August 2021 the number of bronchiolitis was close to zero; in 2021 the peak was earlier between October and November, and numerically higher than in the three-year period 2017-19. During the pandemic, the incidence of RSV followed the same anomalous trend as bronchiolitis. CONCLUSIONS: The restrictions imposed by the SARS-CoV2 pandemic caused a reduced circulation of RSV as well, justifying the absence of the seasonal peak in 2021; an immunity debt was thus created, with a large susceptible population, leading to a numerically larger peak in 2021. The anomalous off-season peak in 2021 can be explained by assuming a competition between SARS-CoV2 and RSV, as the latter started circulating again during the period of lowest Covid incidence. It is therefore difficult to predict the future seasonality of RSV and thus of bronchiolitis; it will therefore be advisable to implement epidemiological surveillance, in order to properly plan both prophylactic therapy and hospital organisation.

OBIETTIVO: Gli anni successivi alla diffusione pandemica di SARS-CoV2 hanno mostrato una diffusa drastica modifica sia dell’epidemiologia della bronchiolite, sia della sua eziologia. Questo studio ha analizzato una popolazione di lattanti affetti da bronchiolite acuta nel periodo pre e post-pandemico (2017-2022), per evidenziarne le differenze cliniche ed epidemiologiche e comprenderne le cause, le conseguenze e le possibili future implicazioni. METODI: È stato condotto uno studio monocentrico retrospettivo osservazionale su un periodo di 5 anni, dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021, in cui sono stati raccolti i dati di tutti i ricoveri per bronchiolite acuta presso il Dipartimento Patologia e Cura del Bambino “Regina Margherita” di Torino. Sono state condotte le analisi descrittive per tutta la popolazione (2017-2021), per gli anni precedenti alla pandemia (2017-2019), e per gli anni della pandemia (2020-2021), di cui sono state descritte undici variabili qualitative e cinque variabili quantitative. Tramite l’analisi univariata, sono stati confrontati gli anni precedenti la pandemia (2017-2019) con gli anni pandemici (2020- 2021), per evidenziare eventuali differenze, tramite il test chi quadro e il test di Mann-U-Whitney, prendendo come soglia un livello di significatività del 5%. È stata valutata la distribuzione dei casi per ogni mese, nel corso dei cinque anni e la relativa incidenza di RSV. RISULTATI: Si sono riscontrate differenze statisticamente significative in tre variabili qualitative: positività per RSV, trattamento con Synagis e radiografia del torace, e due variabili quantitative: mediana dei giorni di degenza e di ricovero in rianimazione. Di particolare rilevanza è il dato sull’RSV, nel triennio 2017-19 il 61,9% dei pazienti è risultato positivo, rispetto al 92,2% del 2020-21 (p-value < 0,01); dal 2017 al 2019 il 4,3% dei pazienti è stato trattato con Synagis, rispetto all’1,5% del 2020-21, con un p-value di 0,037 (differenza dovuta alla diversa numerosità); infine, nel 2017-19 il 29,7% dei pazienti è stato sottoposto a Rx torace, mentre nel 2020-21 solamente il 17,6 %, (p-value < 0,001). Negli anni 2017-19 la mediana dei giorni di degenza è stata di 9, [6-12], mentre nel 2020-21 la mediana è scesa a 8 [5-10] (p-vale < 0.001); la mediana dei giorni in rianimazione nel 2017- 19 è stata di 6 [4-11], nel 2020-21 è stata di 3 [3-4,75] (p-value< 0,001). Analizzando la distribuzione dei casi per ogni mese, nel corso dei cinque anni e la relativa incidenza di RSV, emerge la tendenza anomala degli anni pandemici: da aprile 2020 ad agosto 2021 il numero delle bronchioliti è stato prossimo allo zero; nel 2021 il picco è stato anticipato tra ottobre e novembre, e numericamente maggiore rispetto al triennio 2017-19. Durante la pandemia l’incidenza di RSV ha seguito il medesimo andamento anomalo delle bronchioliti. CONCLUSIONI: Le restrizioni imposte dalla pandemia da SARS-CoV2 hanno causato una ridotta circolazione anche dell’RSV, giustificando l’assenza del picco stagionale nel 2021; si è quindi creato un debito di immunità, con una ampia popolazione suscettibile, che ha portato ad un picco numericamente più consistente nel 2021. L’anomalo picco fuori stagione del 2021 può essere spiegato ipotizzando una competizione tra il SARS-CoV2 e l’RSV, poiché quest’ultimo ha ricominciato a circolare nel periodo di minor incidenza di Covid. Risulta quindi difficile prevedere la futura stagionalità dell’RSV e quindi delle bronchioliti; sarà pertanto opportuno implementare la sorveglianza epidemiologica, per pianificare correttamene sia la terapia profilattica, che l’organizzazione ospedaliera.