LA VIOLENZA INUTILE POLITICHE DEL TERRORE NELL'ARGENTINA DITTATORIALE Tutto l'elaborato si concentra sul periodo dell'ultima dittatura argentina (1976-1983); obiettivo principale del lavoro non è tanto quello di ricostruire solo da un punto di vista storico il periodo del golpe, quanto quello di dar voce alle diverse testimonianze di chi visse tale periodo in maniera più o meno diretta, e tramite di esse ricostruire gli anni dittatoriali. Le mie ricerche si sono indirizzate su diversi settori e hanno riguardato gran parte del territorio italiano, da Torino a Roma, da Napoli a Verona, passando per Bologna, Firenze, Milano e Novara. Divido l'elaborato in quattro parti: a) una prima parte in cui molto genericamente si affronta la storia del golpe e quelli che sono stati gli eventi storici che hanno portato ad esso, la nascita delle associazioni di resistenza, Madres e Abuelas de Plaza de Mayo (Madri e Nonne di Plaza de Mayo), e la complicità delle gerarchie ecclesiastiche, l'indifferenza della Chiesa, ma anche la Chiesa umile, quella del sacrificio che ha pagato con la morte di alcuni suoi membri l'appoggio dato al popolo argentino; b) una seconda parte in cui mi soffermo su tre categorie: i carnefici, le vittime e gli spettatori. c) la terza parte si concentra maggiormente sugli ¿spazi della violenza¿ quali carceri, centri clandestini, voli della morte, e infine concludo con un ultimo capitolo in cui la tortura diviene protagonista. Qui il mio obiettivo non è solo quello di descrivere le diverse tecniche di tortura utilizzate ma anche quello di evidenziare i meccanismi psichici che si sviluppano nel rapporto fra la vittima e il carnefice, il modo in cui una vittima di violenza tende ad elaborare un simile ricordo e come si diventa torturatori; d) l'ultima parte è quella dedicata all'interviste. Qui integralmente riporto alcune delle interviste, che credo essere le più significative, fatte nel corso di oltre un anno di ricerche e in cui emergono alcuni concetti fondamentali che nell'evolversi della tesi tento di far risaltare, quali: la tortura, la militanza politica, la situazione carceraria e dei centri clandestini, il ruolo della Chiesa, il diniego e l'importanza della memoria. Ognuna delle interviste riportate integralmente rappresenta una testimonianza originale e unica nel suo genere, poiché ogni singola persona ha vissuto il periodo del golpe in modo diverso e in maniera più o meno tragica. La ricerca di campo da me svolta oltre a basarsi sulle testimonianze raccolte, si è basata anche sulla partecipazione, come spettatore, ad uno dei processi italiani più importanti, tenutosi presso la Corte d'Assise di Roma, che ha visto come imputato principale l'ammiraglio Emilio Eduardo Massera, e che si è concluso nel Novembre del 2010 a causa della morte dello stesso. In conclusione vorrei anche ricordare che per quanto riguarda la mia ricerca di campo, nel corso dei mesi, grazie all'aiuto dell'ambasciata argentina, ho potuto partecipare a decine di seminari e incontri in cui si è potuto parlare della situazione dell'Argentina di oggi, ascoltare testimonianze ed assistere alla proiezione di documentari incentrati sulla vita di alcuni desaparecidos italiani. È grazie all'aiuto di decine di persone che fra Roma, Verona, Torino, Buenos Aires, e altre città, che alla fine ho potuto raccogliere informazioni e testimonianze dirette che spero serviranno a mantenere vivo il ricordo e a fare in modo che il riflettore non si spenga su un dramma che ancora oggi incombe su di una Nazione che tenta di guardare al futuro senza chiudere la porta al passato.

La violenza inutile. politiche del terrore nell'Argentina dittatoriale.

DI DONATO, ERNEST
2010/2011

Abstract

LA VIOLENZA INUTILE POLITICHE DEL TERRORE NELL'ARGENTINA DITTATORIALE Tutto l'elaborato si concentra sul periodo dell'ultima dittatura argentina (1976-1983); obiettivo principale del lavoro non è tanto quello di ricostruire solo da un punto di vista storico il periodo del golpe, quanto quello di dar voce alle diverse testimonianze di chi visse tale periodo in maniera più o meno diretta, e tramite di esse ricostruire gli anni dittatoriali. Le mie ricerche si sono indirizzate su diversi settori e hanno riguardato gran parte del territorio italiano, da Torino a Roma, da Napoli a Verona, passando per Bologna, Firenze, Milano e Novara. Divido l'elaborato in quattro parti: a) una prima parte in cui molto genericamente si affronta la storia del golpe e quelli che sono stati gli eventi storici che hanno portato ad esso, la nascita delle associazioni di resistenza, Madres e Abuelas de Plaza de Mayo (Madri e Nonne di Plaza de Mayo), e la complicità delle gerarchie ecclesiastiche, l'indifferenza della Chiesa, ma anche la Chiesa umile, quella del sacrificio che ha pagato con la morte di alcuni suoi membri l'appoggio dato al popolo argentino; b) una seconda parte in cui mi soffermo su tre categorie: i carnefici, le vittime e gli spettatori. c) la terza parte si concentra maggiormente sugli ¿spazi della violenza¿ quali carceri, centri clandestini, voli della morte, e infine concludo con un ultimo capitolo in cui la tortura diviene protagonista. Qui il mio obiettivo non è solo quello di descrivere le diverse tecniche di tortura utilizzate ma anche quello di evidenziare i meccanismi psichici che si sviluppano nel rapporto fra la vittima e il carnefice, il modo in cui una vittima di violenza tende ad elaborare un simile ricordo e come si diventa torturatori; d) l'ultima parte è quella dedicata all'interviste. Qui integralmente riporto alcune delle interviste, che credo essere le più significative, fatte nel corso di oltre un anno di ricerche e in cui emergono alcuni concetti fondamentali che nell'evolversi della tesi tento di far risaltare, quali: la tortura, la militanza politica, la situazione carceraria e dei centri clandestini, il ruolo della Chiesa, il diniego e l'importanza della memoria. Ognuna delle interviste riportate integralmente rappresenta una testimonianza originale e unica nel suo genere, poiché ogni singola persona ha vissuto il periodo del golpe in modo diverso e in maniera più o meno tragica. La ricerca di campo da me svolta oltre a basarsi sulle testimonianze raccolte, si è basata anche sulla partecipazione, come spettatore, ad uno dei processi italiani più importanti, tenutosi presso la Corte d'Assise di Roma, che ha visto come imputato principale l'ammiraglio Emilio Eduardo Massera, e che si è concluso nel Novembre del 2010 a causa della morte dello stesso. In conclusione vorrei anche ricordare che per quanto riguarda la mia ricerca di campo, nel corso dei mesi, grazie all'aiuto dell'ambasciata argentina, ho potuto partecipare a decine di seminari e incontri in cui si è potuto parlare della situazione dell'Argentina di oggi, ascoltare testimonianze ed assistere alla proiezione di documentari incentrati sulla vita di alcuni desaparecidos italiani. È grazie all'aiuto di decine di persone che fra Roma, Verona, Torino, Buenos Aires, e altre città, che alla fine ho potuto raccogliere informazioni e testimonianze dirette che spero serviranno a mantenere vivo il ricordo e a fare in modo che il riflettore non si spenga su un dramma che ancora oggi incombe su di una Nazione che tenta di guardare al futuro senza chiudere la porta al passato.
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