Berry fruit and minor fruit represent a small portion of the total italian fruit production, however they play a role of considerable interest in relation to the content of nutraceuticals. Among these substances can be listed vitamins, minerals, polyphenols, flavonoids and anthocyanins. The nutraceutical properties of these compounds are mainly concerned with the antioxidant activity that neutralizes the effects of free radicals, which contribute to cause oxidative damage to various cellular components. Numerous studies have shown that antioxidants reduce the occurrence of many diseases, including certain types of cancer. Consumers are increasingly concerner to the choice of their food, supporting both the search of organoleptic properties that quality, in the nutrition healthy sense too. These consumers are known as"conscious consumers" because their choices are focused on all aspects of quality, considering every sense of the term (organoleptic, nutritional, healthy and environmental). Berry fruit and minor fruit, once frequently used by people and of which the healthy properties were empirically recognized, are more and more in domand because the conscious consumers are increasingly aware of nutraceutical properties of these products. Some fruits contain high concentrations of vitamin C (acerola, guava, rosehip, sea buckthorn, dogwood), other of them are interesting for their content in polyphenols and anthocyanins (blueberry, blackcurrant, elderberry, raspberry), some other of them are valued for the high amounts of tannins and they can also be used to produce food additives with antioxidant proprieties (pomegranate and tamarind). Some of these species, play an ornamental and landscape role in marginal environments, are usefull use to conserve biodiversity, reduced by the development of highly specialized orcharcs. To increase the nutraceutical principles content in these species are ongoing breeding programs aimed at obtaining genotypes richest in the nutraceutical substances and the identification and selection of cultivars suitable for the reintroduction in marginal areas. The culture of berry fruit and minor fruit can help to increase employment in inland and marginal areas subject to depopulation and abandonment. This can happen and through the development of virtuous chains along the processing and marketing of the produce. It should not be ignored the possibility to promote local typical products, diversifying the offer of the market, so as to arouse the interest of the consumer, more and more concerned with aspects of healthy-nutriceuticals.

I piccoli frutti e i fruttiferi minori rappresentano una modesta porzione della produzione frutticola totale italiana, tuttavia ricoprono un ruolo di notevole interesse in funzione del contenuto in sostanze nutraceutiche. Tra queste sostanze è possibile elencare vitamine, sali minerali, polifenoli, flavonoidi e antociani. L'aspetto nutraceutico di questi composti riguarda principalmente l'attività antiossidante mediante la quale sono neutralizzati gli effetti dei radicali liberi, i quali concorrono a causare danni ossidativi a vari componenti cellulari. Numerose ricerche hanno messo in luce che gli antiossidanti riducono l'insorgere di numerose malattie. I consumatori sono sempre più attenti alle loro scelte alimentari, affiancando all'esigenza di un prodotto organoletticamente valido la ricerca della qualità, intesa anche in senso salutistico-nutrizionale. Pertanto gli acquirenti sono indicati col termine di ¿consumatori consapevoli¿ proprio perché le loro scelte si focalizzano su tutti gli aspetti della qualità, considerandone ogni accezione del termine (organolettica, nutrizionale-salutistica, igienico-sanitaria e ambientale). I piccoli frutti e i fruttiferi minori, un tempo frequentemente utilizzati a livello popolare e dei quali si riconoscevano empiricamente le proprietà salutistiche, esercitano un interesse crescente da parte dei consumatori, sempre più consapevoli delle proprietà nutraceutiche di questi prodotti. Alcuni frutti contengono elevate concentrazioni di vitamina C (acerola, guava, rosa canina, olivello spinoso, corniolo), altri sono interessanti per il loro contenuto in polifenoli ed antociani (mirtillo, ribes nero, sambuco, lampone), di altri sono apprezzate le elevate quantità di tannini, utilizzabili anche per produrre additivi alimentari con funzione antiossidante (melograno e tamarindo). Alcune di queste piante rivestono un ruolo ornamentale e paesaggistico in contesti marginali, dove concorrono a conservare la biodiversità, fortemente ridotta dallo sviluppo della frutticoltura specializzata. Per aumentare il contenuto in principi nutraceutici in queste specie sono in corso programmi di miglioramento genetico volti all'ottenimento di genotipi più ricchi in sostanze nutraceutiche e all'individuazione e selezione di cultivar adatte alla reintroduzione in areali marginali. La coltura di piccoli frutti e di fruttiferi minori può contribuire ad aumentare l'occupazione in aree interne e marginali soggette a spopolamento e abbandono. Questo può avvenire attraverso l'occupazione nel settore primario anche attraverso la creazione di catene virtuose lungo tutta la filiera produttiva (trasformazione, commercializzazione del prodotto). Non va poi trascurata la possibilità di valorizzare produzioni tipiche, diversificando l'offerta di mercato,in modo da suscitare l'interesse del consumatore, sempre più attento agli aspetti salutistico-nutraceutici.

PICCOLI FRUTTI E FRUTTIFERI MINORI:CONTENUTO IN PRINCIPI NUTRACEUTICI

MASNARI, FEDERICA
2010/2011

Abstract

I piccoli frutti e i fruttiferi minori rappresentano una modesta porzione della produzione frutticola totale italiana, tuttavia ricoprono un ruolo di notevole interesse in funzione del contenuto in sostanze nutraceutiche. Tra queste sostanze è possibile elencare vitamine, sali minerali, polifenoli, flavonoidi e antociani. L'aspetto nutraceutico di questi composti riguarda principalmente l'attività antiossidante mediante la quale sono neutralizzati gli effetti dei radicali liberi, i quali concorrono a causare danni ossidativi a vari componenti cellulari. Numerose ricerche hanno messo in luce che gli antiossidanti riducono l'insorgere di numerose malattie. I consumatori sono sempre più attenti alle loro scelte alimentari, affiancando all'esigenza di un prodotto organoletticamente valido la ricerca della qualità, intesa anche in senso salutistico-nutrizionale. Pertanto gli acquirenti sono indicati col termine di ¿consumatori consapevoli¿ proprio perché le loro scelte si focalizzano su tutti gli aspetti della qualità, considerandone ogni accezione del termine (organolettica, nutrizionale-salutistica, igienico-sanitaria e ambientale). I piccoli frutti e i fruttiferi minori, un tempo frequentemente utilizzati a livello popolare e dei quali si riconoscevano empiricamente le proprietà salutistiche, esercitano un interesse crescente da parte dei consumatori, sempre più consapevoli delle proprietà nutraceutiche di questi prodotti. Alcuni frutti contengono elevate concentrazioni di vitamina C (acerola, guava, rosa canina, olivello spinoso, corniolo), altri sono interessanti per il loro contenuto in polifenoli ed antociani (mirtillo, ribes nero, sambuco, lampone), di altri sono apprezzate le elevate quantità di tannini, utilizzabili anche per produrre additivi alimentari con funzione antiossidante (melograno e tamarindo). Alcune di queste piante rivestono un ruolo ornamentale e paesaggistico in contesti marginali, dove concorrono a conservare la biodiversità, fortemente ridotta dallo sviluppo della frutticoltura specializzata. Per aumentare il contenuto in principi nutraceutici in queste specie sono in corso programmi di miglioramento genetico volti all'ottenimento di genotipi più ricchi in sostanze nutraceutiche e all'individuazione e selezione di cultivar adatte alla reintroduzione in areali marginali. La coltura di piccoli frutti e di fruttiferi minori può contribuire ad aumentare l'occupazione in aree interne e marginali soggette a spopolamento e abbandono. Questo può avvenire attraverso l'occupazione nel settore primario anche attraverso la creazione di catene virtuose lungo tutta la filiera produttiva (trasformazione, commercializzazione del prodotto). Non va poi trascurata la possibilità di valorizzare produzioni tipiche, diversificando l'offerta di mercato,in modo da suscitare l'interesse del consumatore, sempre più attento agli aspetti salutistico-nutraceutici.
ITA
Berry fruit and minor fruit represent a small portion of the total italian fruit production, however they play a role of considerable interest in relation to the content of nutraceuticals. Among these substances can be listed vitamins, minerals, polyphenols, flavonoids and anthocyanins. The nutraceutical properties of these compounds are mainly concerned with the antioxidant activity that neutralizes the effects of free radicals, which contribute to cause oxidative damage to various cellular components. Numerous studies have shown that antioxidants reduce the occurrence of many diseases, including certain types of cancer. Consumers are increasingly concerner to the choice of their food, supporting both the search of organoleptic properties that quality, in the nutrition healthy sense too. These consumers are known as"conscious consumers" because their choices are focused on all aspects of quality, considering every sense of the term (organoleptic, nutritional, healthy and environmental). Berry fruit and minor fruit, once frequently used by people and of which the healthy properties were empirically recognized, are more and more in domand because the conscious consumers are increasingly aware of nutraceutical properties of these products. Some fruits contain high concentrations of vitamin C (acerola, guava, rosehip, sea buckthorn, dogwood), other of them are interesting for their content in polyphenols and anthocyanins (blueberry, blackcurrant, elderberry, raspberry), some other of them are valued for the high amounts of tannins and they can also be used to produce food additives with antioxidant proprieties (pomegranate and tamarind). Some of these species, play an ornamental and landscape role in marginal environments, are usefull use to conserve biodiversity, reduced by the development of highly specialized orcharcs. To increase the nutraceutical principles content in these species are ongoing breeding programs aimed at obtaining genotypes richest in the nutraceutical substances and the identification and selection of cultivars suitable for the reintroduction in marginal areas. The culture of berry fruit and minor fruit can help to increase employment in inland and marginal areas subject to depopulation and abandonment. This can happen and through the development of virtuous chains along the processing and marketing of the produce. It should not be ignored the possibility to promote local typical products, diversifying the offer of the market, so as to arouse the interest of the consumer, more and more concerned with aspects of healthy-nutriceuticals.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/18010