Atrial fibrillation (AF) is the most frequent encountered sustained arrhythmia in clinical practice and it's a major cause of death, morbidity and hospitalization. Although sinus rhythm is an independent predictor of survival, as yet no study has demonstrated the superiority of therapy with antiarrhythmic drugs over the simple control of average ventricular rate. This apparent incongruence is explained by limitations of current antiarrhythmic drugs (low efficacy and high incidence of adverse effects). Dronedarone is a molecule designed to overcome the toxicity of its progenitor amiodarone, although maintaining therapeutic efficacy. Dronedarone is a benzofuran derivate, deprived of iodine ions, which shows a more favourable pharmacokinetics compared to its predecessor, while maintaining heterogeneous mechanism of action. Since 2003, several clinical trials have evaluated Dronedarone in terms of efficacy and safety on more than 7240 patients. Nevertheless its real efficacy and tolerability is nowadays disputed with reference to a "real-world" population, due to the presence of specific exclusion criteria in recruitment of patients and for the short follow-up of these trials. For these reasons, the objectives of our study were: 1. To evaluate the efficacy of Dronedarone in terms of prevention of recurrence of not permanent AF in patients with or without structural heart disease and stable NYHA class I/II; 2. To evaluate safety and tolerability profile of Dronedarone, in terms of adverse effects, cardiac, renal and liver toxicity and premature discontinuation of consumption due adverse effects; 3. To evaluate clinical complications at follow-up in terms of thromboembolic events, hemorrhagic complications and MACE. We found a clinical efficacy of Dronedarone of 58% on a population of 80 patients and average follow-up of 75 days. Paroxysmal FA at recruitment was a significant predictor of maintenance of sinus rhythm (p=0.010). We found adverse effects in 29% of patients and premature discontinuation due to adverse effects in 18% (mainly diarrhea (13%) and skin rash (7%)). As regard complications (6%), we found a stroke (1%) and four heart failures (5%). In three of these five cases (3%), patients had to stop consumption of Dronedarone. Lengthening of QT and QTc (23 and 32 msec, respectively) was statistically significant (p=0.003 and p=0.000). In conclusion, even with the limitations due to our short-term experience, we can say that Dronedarone is more efficacious in maintaining sinus rhythm in paroxysmal FA in initial phase of disease, and that its safety is comparable to other antiarrhythmic drugs. Studies involving larger populations and longer follow-up are needed to determine its true efficacy and long-term tolerability.
La Fibrillazione Atriale (FA) è l'aritmia sostenuta di più frequente riscontro nella pratica clinica ed è un'importante causa di mortalità, morbilità e ospedalizzazione. Nonostante il ritmo sinusale sia un predittore indipendente di sopravvivenza, nessuno studio ha finora dimostrato una superiorità della terapia con farmaci antiaritmici rispetto al semplice controllo della frequenza ventricolare media. Questa apparente incongruenza si spiega con gli attuali limiti dei farmaci antiaritmici (ridotta efficacia e alta incidenza di effetti collaterali). Proprio da questo contesto nasce il Dronedarone, ovvero una molecola studiata per superare la tossicità del suo capostipite amiodarone, mantenendone però l'efficacia terapeutica. Il Dronedarone è sprovvisto di ioni iodio e presenta rispetto al predecessore una farmacocinetica più vantaggiosa conservando nello stesso tempo un meccanismo d'azione eterogeneo. Diversi trials clinici hanno valutato il Dronedarone, sotto il profilo sia della sicurezza che dell'efficacia su oltre 7240 pazienti, ma nonostante ciò, per via della presenza di precisi criteri di esclusione nell'arruolamento dei pazienti nei vari studi e dei follow-up non a lungo termine, ad oggi rimane un punto controverso quale sia la reale efficacia clinica nella prevenzione delle recidive di Fibrillazione Atriale e quale sia il profilo di sicurezza e tollerabilità del farmaco in una popolazione "real-world". Il nostro studio ha avuto come obiettivi quindi quelli di: 1. Valutare l'efficacia del Dronedarone in termini di prevenzione di recidive di Fibrillazione Atriale non permanente in paziente con o senza cardiopatia strutturale e classe NYHA I/II stabile; 2. Valutare il profilo di sicurezza e tollerabilità del Dronedarone in termini di effetti collaterali, tossicità cardiaca, renale, epatica e interruzione prematura dell'assunzione per effetti avversi; 3. Valutare, le complicanze cliniche al follow-up in termini di eventi tromboembolici, complicanze emorragiche e MACE. Su una popolazione di 80 pazienti e follow-up medio di 75 giorni, abbiamo riscontrato un'efficacia clinica di Dronedarone del 58%. Predittore significativo (p=0.010) di mantenimento del ritmo sinusale è stato la presenza di FA parossistica all'arruolamento. La comparsa di effetti collaterali è avvenuta nel 29%, nel 18% tale da dover interrompere la terapia: principalmente diarrea (13%) e rush cutaneo (7%). Per quanto riguarda l'insorgenza di complicanze (6%), abbiamo riscontrato uno stroke (1%) e quattro scompensi cardiaci (5%): tre (3%) di questi cinque pazienti hanno dovuto interrompere l'assunzione di Dronedarone. Statisticamente significativo è stato anche l'allungamento del QT e del QTc rispettivamente di 23 e 32 msec rispettivamente (p=0.003 e p=0.000). Concludendo, possiamo affermare, seppur a breve termine nella nostra esperienza, che il Dronedarone è risultato più efficace nel mantenimento del ritmo sinusale nelle forme di FA parossistica, in fase iniziale di malattia e che la sua sicurezza e tollerabilità è paragonabile a quelle degli altri farmaci antiaritmici. Sono necessari studi condotti su popolazioni più ampie e con follow-up di durata maggiore per stabilirne la reale efficacia e tollerabilità a lungo termine.
EFFICACIA CLINICA DEL NUOVO FARMACO ANTIARITMICO: DRONEDARONE
PICCIOTTO, SABRINA
2010/2011
Abstract
La Fibrillazione Atriale (FA) è l'aritmia sostenuta di più frequente riscontro nella pratica clinica ed è un'importante causa di mortalità, morbilità e ospedalizzazione. Nonostante il ritmo sinusale sia un predittore indipendente di sopravvivenza, nessuno studio ha finora dimostrato una superiorità della terapia con farmaci antiaritmici rispetto al semplice controllo della frequenza ventricolare media. Questa apparente incongruenza si spiega con gli attuali limiti dei farmaci antiaritmici (ridotta efficacia e alta incidenza di effetti collaterali). Proprio da questo contesto nasce il Dronedarone, ovvero una molecola studiata per superare la tossicità del suo capostipite amiodarone, mantenendone però l'efficacia terapeutica. Il Dronedarone è sprovvisto di ioni iodio e presenta rispetto al predecessore una farmacocinetica più vantaggiosa conservando nello stesso tempo un meccanismo d'azione eterogeneo. Diversi trials clinici hanno valutato il Dronedarone, sotto il profilo sia della sicurezza che dell'efficacia su oltre 7240 pazienti, ma nonostante ciò, per via della presenza di precisi criteri di esclusione nell'arruolamento dei pazienti nei vari studi e dei follow-up non a lungo termine, ad oggi rimane un punto controverso quale sia la reale efficacia clinica nella prevenzione delle recidive di Fibrillazione Atriale e quale sia il profilo di sicurezza e tollerabilità del farmaco in una popolazione "real-world". Il nostro studio ha avuto come obiettivi quindi quelli di: 1. Valutare l'efficacia del Dronedarone in termini di prevenzione di recidive di Fibrillazione Atriale non permanente in paziente con o senza cardiopatia strutturale e classe NYHA I/II stabile; 2. Valutare il profilo di sicurezza e tollerabilità del Dronedarone in termini di effetti collaterali, tossicità cardiaca, renale, epatica e interruzione prematura dell'assunzione per effetti avversi; 3. Valutare, le complicanze cliniche al follow-up in termini di eventi tromboembolici, complicanze emorragiche e MACE. Su una popolazione di 80 pazienti e follow-up medio di 75 giorni, abbiamo riscontrato un'efficacia clinica di Dronedarone del 58%. Predittore significativo (p=0.010) di mantenimento del ritmo sinusale è stato la presenza di FA parossistica all'arruolamento. La comparsa di effetti collaterali è avvenuta nel 29%, nel 18% tale da dover interrompere la terapia: principalmente diarrea (13%) e rush cutaneo (7%). Per quanto riguarda l'insorgenza di complicanze (6%), abbiamo riscontrato uno stroke (1%) e quattro scompensi cardiaci (5%): tre (3%) di questi cinque pazienti hanno dovuto interrompere l'assunzione di Dronedarone. Statisticamente significativo è stato anche l'allungamento del QT e del QTc rispettivamente di 23 e 32 msec rispettivamente (p=0.003 e p=0.000). Concludendo, possiamo affermare, seppur a breve termine nella nostra esperienza, che il Dronedarone è risultato più efficace nel mantenimento del ritmo sinusale nelle forme di FA parossistica, in fase iniziale di malattia e che la sua sicurezza e tollerabilità è paragonabile a quelle degli altri farmaci antiaritmici. Sono necessari studi condotti su popolazioni più ampie e con follow-up di durata maggiore per stabilirne la reale efficacia e tollerabilità a lungo termine.File | Dimensione | Formato | |
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