In questa relazione di laurea si è analizzato lo sviluppo economico, si è cercato di definirlo, ma si è scoperto che non è così semplice dare una definizione univoca di questo termine. Il suo significato varia infatti a seconda del periodo e delle variabili che si considerano e si ha una diversa ripartizione tra paesi sviluppati e non a seconda dei processi e delle condizioni esaminati. Si è inoltre dimostrato che esistono varie teorie e principi al riguardo: quella della modernizzazione, della dipendenza e del sistema-mondo. Si sono poi studiati gli indicatori dello sviluppo che permettono il confronto fra diversi paesi e si è messo in evidenza come il PIL, anche se è l'indice più conosciuto ed utilizzato, presenta degli svantaggi. Per sopperire ai suoi limiti vengono impiegati ulteriori indici, che prendono in considerazione altre variabili oltre a quelle economiche, come ad esempio la qualità della vita, il benessere sociale e culturale. Successivamente si è osservato l'andamento della ricchezza delle nazioni tra il 2000 e il 2010 e si è dimostrato come siano i paesi con un basso reddito a presentare una maggior variazione del PIL nel periodo considerato. Nonostante le loro caratteristiche, questi Stati stanno registrando una crescita economica in questi ultimi anni e hanno iniziato il cammino verso lo sviluppo. Per comprendere meglio questo fenomeno, sono stati scelti tre paesi (Angola, Azerbaijan e Guinea Equatoriale) e sono stati analizzati sotto vari profili (economico, politico, territoriale e culturale) mettendo in evidenza quali sono le loro caratteristiche e quali fattori hanno favorito la crescita economica. Si è inoltre evidenziato che questi paesi hanno avuto una crescita continua durante gli anni, rallentata solo nel 2009 dalla crisi finanziaria che ha colpito tutto il Mondo. In conclusione sono state fatte delle previsioni sull'andamento del PIL dei tre paesi nel periodo 2010-2015, evidenziando come le prospettive sono positive in quanto nei prossimi anni si ripresenterà una crescita e quindi un superamento della crisi. Tuttavia bisogna considerare quanto riportato precedentemente, siccome ad un aumento del PIL non corrisponde di conseguenza un miglioramento delle condizioni di vita della popolazione e che tali dati sono solo delle previsioni e quindi non è detto che si verifichino.
Geografia delle economie emergenti
GENINATTI TOGLI, MONICA
2010/2011
Abstract
In questa relazione di laurea si è analizzato lo sviluppo economico, si è cercato di definirlo, ma si è scoperto che non è così semplice dare una definizione univoca di questo termine. Il suo significato varia infatti a seconda del periodo e delle variabili che si considerano e si ha una diversa ripartizione tra paesi sviluppati e non a seconda dei processi e delle condizioni esaminati. Si è inoltre dimostrato che esistono varie teorie e principi al riguardo: quella della modernizzazione, della dipendenza e del sistema-mondo. Si sono poi studiati gli indicatori dello sviluppo che permettono il confronto fra diversi paesi e si è messo in evidenza come il PIL, anche se è l'indice più conosciuto ed utilizzato, presenta degli svantaggi. Per sopperire ai suoi limiti vengono impiegati ulteriori indici, che prendono in considerazione altre variabili oltre a quelle economiche, come ad esempio la qualità della vita, il benessere sociale e culturale. Successivamente si è osservato l'andamento della ricchezza delle nazioni tra il 2000 e il 2010 e si è dimostrato come siano i paesi con un basso reddito a presentare una maggior variazione del PIL nel periodo considerato. Nonostante le loro caratteristiche, questi Stati stanno registrando una crescita economica in questi ultimi anni e hanno iniziato il cammino verso lo sviluppo. Per comprendere meglio questo fenomeno, sono stati scelti tre paesi (Angola, Azerbaijan e Guinea Equatoriale) e sono stati analizzati sotto vari profili (economico, politico, territoriale e culturale) mettendo in evidenza quali sono le loro caratteristiche e quali fattori hanno favorito la crescita economica. Si è inoltre evidenziato che questi paesi hanno avuto una crescita continua durante gli anni, rallentata solo nel 2009 dalla crisi finanziaria che ha colpito tutto il Mondo. In conclusione sono state fatte delle previsioni sull'andamento del PIL dei tre paesi nel periodo 2010-2015, evidenziando come le prospettive sono positive in quanto nei prossimi anni si ripresenterà una crescita e quindi un superamento della crisi. Tuttavia bisogna considerare quanto riportato precedentemente, siccome ad un aumento del PIL non corrisponde di conseguenza un miglioramento delle condizioni di vita della popolazione e che tali dati sono solo delle previsioni e quindi non è detto che si verifichino.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/17736