INTRODUZIONE: il delirium o stato confusionale acuto è un'evenienza clinica di frequente osservazione nei reparti di degenza ospedaliera. Esso si caratterizza per l'esordio acuto o subacuto, per la presenza della compromissione dello stato di vigilanza, dell'attenzione, dell'orientamento, del pensiero astratto, della memoria, del comportamento e del ritmo sonno veglia. Il delirium presenta inoltre conseguenze negative per quanto riguarda la durata del ricovero, le performances funzionali, il rischio di re-ospedalizzazione, di istituzionalizzazione e di morte. Nonostante ciò risulta spesso poco diagnosticato e si rivelano carenti le strategie messe in atto per prevenirlo. OBIETTIVO: la finalità del lavoro è quello di accrescere le conoscenze sul delirium attraverso l'approfondimento degli aspetti clinici e diagnostici, delle strategie di gestione e di prevenzione. Altro obiettivo è quello di valutare la prevalenza del delirium in un reparto di Geriatria per acuti e di analizzare la frequenza delle caratteristiche cliniche e ambientali che, come è noto dalla letteratura scientifica, correlano maggiormente con lo sviluppo di delirium. MATERIALE E METODI: l'approfondimento dell'argomento ha richiesto una revisione della letteratura; per il lavoro di ricerca è stato svolto uno studio retrospettivo inerente i pazienti ricoverati consecutivamente dal 9 Dicembre 2010 al 26 Marzo 2011 presso la S.C. Geriatria dell'ASO S Croce e Carle di Cuneo. I soggetti sono stati 224 e per ciascun paziente è stata analizzata la cartella clinica integrata. Sono stati considerati i dati anagrafici, lo stato funzionale e cognitivo pregresso, la comorbilità, l'anamnesi di demenza, di precedenti episodi di delirium, di dipendenza alcolica, la presenza di catetere vescicale a permanenza, alcune caratteristiche cliniche all'ingresso, la terapia domiciliare e quella durante il ricovero, la durata e l'esito del ricovero e la presenza o meno di delirium durante la degenza e le sue caratteristiche. RISULTATI: la prevalenza delle persone che hanno manifestato delirium è stata di del 15.2%. Il 3.2% dei pazienti presentavano delirium già all'ingresso in ospedale (delirium prevalente), mentre il 12% lo sviluppavano durante il ricovero (delirium incidente). Il 91.2% manifestava la forma iperattiva, il 2.9% quella ipoattiva ed il 5.9% quella mista. Tra i fattori noti di rischio per delirium risultava che il 37.5% del campione presentava demenza, il 22.8% precedenti episodi di stato confusionale acuto, il 4.9% storia di potus. Il campione presentava inoltre nel complesso due altri fattori predisponenti importanti quali l'età avanzata (in media 83.1 anni) e l'alta comorbilità (in media 4.8 patologie per paziente). CONCLUSIONI: il delirium è un quadro clinico di frequente osservazione in anziani ricoverati. Esso rappresenta una difficile sfida clinica per la sua variabilità di presentazione e per le sue conseguenze. Poiché la diagnosi e soprattutto le strategie di prevenzione necessitano della stretta collaborazione delle diverse figure professionali che si prendono cura dell'anziano fragile è auspicabile una sempre maggior conoscenza da parte di tutti gli operatori, per metter in atto idonee misure preventive e per il riconoscimento, già nelle fasi iniziali, delle varie forme di delirium in particolare quella ipoattiva talvolta misconosciuta.
IL DELIRIUM NELL'ANZIANO: PREVALENZA IN UN REPARTO DI GERIATRIA PER ACUTI
BATTISTI, MARTINA
2010/2011
Abstract
INTRODUZIONE: il delirium o stato confusionale acuto è un'evenienza clinica di frequente osservazione nei reparti di degenza ospedaliera. Esso si caratterizza per l'esordio acuto o subacuto, per la presenza della compromissione dello stato di vigilanza, dell'attenzione, dell'orientamento, del pensiero astratto, della memoria, del comportamento e del ritmo sonno veglia. Il delirium presenta inoltre conseguenze negative per quanto riguarda la durata del ricovero, le performances funzionali, il rischio di re-ospedalizzazione, di istituzionalizzazione e di morte. Nonostante ciò risulta spesso poco diagnosticato e si rivelano carenti le strategie messe in atto per prevenirlo. OBIETTIVO: la finalità del lavoro è quello di accrescere le conoscenze sul delirium attraverso l'approfondimento degli aspetti clinici e diagnostici, delle strategie di gestione e di prevenzione. Altro obiettivo è quello di valutare la prevalenza del delirium in un reparto di Geriatria per acuti e di analizzare la frequenza delle caratteristiche cliniche e ambientali che, come è noto dalla letteratura scientifica, correlano maggiormente con lo sviluppo di delirium. MATERIALE E METODI: l'approfondimento dell'argomento ha richiesto una revisione della letteratura; per il lavoro di ricerca è stato svolto uno studio retrospettivo inerente i pazienti ricoverati consecutivamente dal 9 Dicembre 2010 al 26 Marzo 2011 presso la S.C. Geriatria dell'ASO S Croce e Carle di Cuneo. I soggetti sono stati 224 e per ciascun paziente è stata analizzata la cartella clinica integrata. Sono stati considerati i dati anagrafici, lo stato funzionale e cognitivo pregresso, la comorbilità, l'anamnesi di demenza, di precedenti episodi di delirium, di dipendenza alcolica, la presenza di catetere vescicale a permanenza, alcune caratteristiche cliniche all'ingresso, la terapia domiciliare e quella durante il ricovero, la durata e l'esito del ricovero e la presenza o meno di delirium durante la degenza e le sue caratteristiche. RISULTATI: la prevalenza delle persone che hanno manifestato delirium è stata di del 15.2%. Il 3.2% dei pazienti presentavano delirium già all'ingresso in ospedale (delirium prevalente), mentre il 12% lo sviluppavano durante il ricovero (delirium incidente). Il 91.2% manifestava la forma iperattiva, il 2.9% quella ipoattiva ed il 5.9% quella mista. Tra i fattori noti di rischio per delirium risultava che il 37.5% del campione presentava demenza, il 22.8% precedenti episodi di stato confusionale acuto, il 4.9% storia di potus. Il campione presentava inoltre nel complesso due altri fattori predisponenti importanti quali l'età avanzata (in media 83.1 anni) e l'alta comorbilità (in media 4.8 patologie per paziente). CONCLUSIONI: il delirium è un quadro clinico di frequente osservazione in anziani ricoverati. Esso rappresenta una difficile sfida clinica per la sua variabilità di presentazione e per le sue conseguenze. Poiché la diagnosi e soprattutto le strategie di prevenzione necessitano della stretta collaborazione delle diverse figure professionali che si prendono cura dell'anziano fragile è auspicabile una sempre maggior conoscenza da parte di tutti gli operatori, per metter in atto idonee misure preventive e per il riconoscimento, già nelle fasi iniziali, delle varie forme di delirium in particolare quella ipoattiva talvolta misconosciuta.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/17670