Background: the aim of the project is to identify the working memory weaknesses in subject with Developmental Dyscalculia and to elaborate a mini-assessment protocol. Learning Disabilities (LD) are characterized by deficits in executive functions. Among them, working memory plays a central role in performance of school abilities, espacially in mathematic and calculation skills. Materials and methods: to achieve this goal, a literature review was carried out and a working memory evaluation protocol was developed. In Italian panorama there a are few tools that analyze the working memory in every component, so a new assessment protocol has been proposed in this project. The evaluation protocol is created on the basis of two theoretical models: the Baddeley and Hitch model (1974) which identifies the three working memory’s component (Phonological Loop, Visuo-spatial sketchpad and Central Executive) and the Cornoldi and Vecchi model (2003) which divides the visuospatial component into: visual, spatial-simultaneous and spatial-sequential. The tool separately analyzes the passive and active processes of verbal and visuospatial working memory. The tests that make up the protocol are: the Digit Span ( forward and backward), the Listening Span Test and 6 tests of BVS-CORSI ( Battery for the evaluation of visual-spatial working memory). Most of the tests that make up the protocol are self-terminating, they occur with increasing difficulty and administration is interrupted when the subject makes a number of failures such as not to exceed the item in order to move on to the next. The duration of the administration therefore varies in relation to the number of failures made by the examiner. The protocol was administered to students in the fifth grade of primary school; the sample consists of a subject with developmental dyscalculia (study group) and 3 subjects with typical development (control group). Results:scientific evidences show that the weakness of the subjects with dyscalculia are the verbal, spatial-sequential and spatial-simultaneous component. The administration of the protocol shows that the performances of the subjects with typical development were found to be normal. The verbal working memory capacity of the subject with developmental dyscalculia is deficient according to the comparison with the normative data and the performance lower than that of the other participants in the study. The visuospatial component of the subject with dyscalculia is adequate with the exception of the spatial-simultaneous area. In the deficient areas it is possible to note that the tests with a lower score are the analysis tests of active processes, that is, the tasks that require information manipulation and not simple data storage. Conclusions: the results obtained coincide with the expected results from the comparison with the scientific literature, with the exception of the adequacy of the performance of the subject with evolutionary dyscalculia in the evaluation tests of the spatial-sequential component. According to scientific evidence, in fact, the spatial-sequential and spatial-simultaneous areas are fragile in subjects with developmental dyscalculia. However, the study sample has a limited number of participants which does not allow generalizing the results obtained.
Background: l’obiettivo del progetto è individuare se esistono aree di fragilità della memoria di lavoro nei soggetti con Discalculia Evolutiva e creare un mini-protocollo per la valutazione. È noto come i Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) siano caratterizzati da deficit delle funzioni esecutive. Fra di esse la memoria di lavoro riveste un ruolo centrale nello svolgimento delle abilità scolastiche, in particolar modo nelle abilità di matematica e del calcolo. Materiali e metodi: per il raggiungimento di tale obiettivo è stata effettuata una revisione della letteratura e l’elaborazione di un protocollo di valutazione della working memory. Nel panorama italiano sono pochi gli strumenti che analizzano la memoria di lavoro in ogni sua componente, pertanto è stato proposto in questo progetto un nuovo strumento di assessment. Il protocollo di valutazione è stato realizzato sulla base di due modelli teorici: il modello di Baddeley e Hitch del 1974, il quale individua le tre componenti della memoria di lavoro (Ciclo Fonologico, Taccuino visuo-spaziale, Elaboratore centrale) e il modello di Cornoldi e Vecchi del 2003 che suddivide la componente visuo-spaziale in: visiva, spaziale-simultanea e spaziale sequenziale. Lo strumento analizza separatamente i processi passivi e attivi della memoria di lavoro. Le prove presenti all’interno del protocollo sono: il Digit Span diretto e inverso, il Listening Span Test e 6 prove tratte dalla BVS-CORSI (Batteria per la valutazione della memoria visiva e spaziale). La maggior parte delle prove che costituiscono il protocollo sono auto-terminanti, ovvero la somministrazione si interrompe laddove il soggetto compie un numero di fallimenti tali da non superare l’item per poter passare al successivo. La durata della somministrazione pertanto è variabile in relazione al numero di insuccessi compiuti dall’esaminato. Il protocollo è stato somministrato a studenti della quinta classe della scuola primaria; il campione è costituito da un soggetto con discalculia evolutiva (gruppo studio) e 3 soggetti a sviluppo tipico (gruppo di controllo). Risultati: dalla revisione della letteratura è possibile affermare che le aree di debolezza dei soggetti con discalculia sono la componente verbale, spaziale-sequenziale e spaziale simultanea. Dalla somministrazione del protocollo le prestazioni dei soggetti a sviluppo tipico sono risultate nella norma. La capacità di memoria di lavoro verbale del soggetto con discalculia evolutiva risulta deficitaria secondo il confronto con i dati normativi e le prestazioni inferiori a quelle degli altri partecipanti allo studio. La componente visuo-spaziale del soggetto con discalculia è adeguata a eccezione dell’area spaziale-simultanea. Nelle aree deficitarie è possibile notare come le prove con un punteggio più basso siano le prove di analisi dei processi attivi, ovvero i compiti che richiedono una manipolazione dell’informazione e non un semplice immagazzinamento. Conclusioni: i risultati ottenuti coincidono con i risultati attesi dal confronto con la letteratura, a eccezione dell’adeguatezza della prestazione del soggetto con discalculia evolutiva nelle prove di valutazione della componente spaziale-sequenziale. Secondo le evidenze scientifiche, infatti, le aree spaziali-sequenziali e spaziali-simultanee risultano fragili nei soggetti con discalculia. Tuttavia il campione dello studio ha un numero di partecipanti limitato che non permette di generalizzare i risultati ottenuti.
Le fragilità della working memory in soggetti con discalculia evolutiva: revisione della letteratura e proposta di un protocollo di valutazione
AUDDINO, ELEONORA
2019/2020
Abstract
Background: l’obiettivo del progetto è individuare se esistono aree di fragilità della memoria di lavoro nei soggetti con Discalculia Evolutiva e creare un mini-protocollo per la valutazione. È noto come i Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) siano caratterizzati da deficit delle funzioni esecutive. Fra di esse la memoria di lavoro riveste un ruolo centrale nello svolgimento delle abilità scolastiche, in particolar modo nelle abilità di matematica e del calcolo. Materiali e metodi: per il raggiungimento di tale obiettivo è stata effettuata una revisione della letteratura e l’elaborazione di un protocollo di valutazione della working memory. Nel panorama italiano sono pochi gli strumenti che analizzano la memoria di lavoro in ogni sua componente, pertanto è stato proposto in questo progetto un nuovo strumento di assessment. Il protocollo di valutazione è stato realizzato sulla base di due modelli teorici: il modello di Baddeley e Hitch del 1974, il quale individua le tre componenti della memoria di lavoro (Ciclo Fonologico, Taccuino visuo-spaziale, Elaboratore centrale) e il modello di Cornoldi e Vecchi del 2003 che suddivide la componente visuo-spaziale in: visiva, spaziale-simultanea e spaziale sequenziale. Lo strumento analizza separatamente i processi passivi e attivi della memoria di lavoro. Le prove presenti all’interno del protocollo sono: il Digit Span diretto e inverso, il Listening Span Test e 6 prove tratte dalla BVS-CORSI (Batteria per la valutazione della memoria visiva e spaziale). La maggior parte delle prove che costituiscono il protocollo sono auto-terminanti, ovvero la somministrazione si interrompe laddove il soggetto compie un numero di fallimenti tali da non superare l’item per poter passare al successivo. La durata della somministrazione pertanto è variabile in relazione al numero di insuccessi compiuti dall’esaminato. Il protocollo è stato somministrato a studenti della quinta classe della scuola primaria; il campione è costituito da un soggetto con discalculia evolutiva (gruppo studio) e 3 soggetti a sviluppo tipico (gruppo di controllo). Risultati: dalla revisione della letteratura è possibile affermare che le aree di debolezza dei soggetti con discalculia sono la componente verbale, spaziale-sequenziale e spaziale simultanea. Dalla somministrazione del protocollo le prestazioni dei soggetti a sviluppo tipico sono risultate nella norma. La capacità di memoria di lavoro verbale del soggetto con discalculia evolutiva risulta deficitaria secondo il confronto con i dati normativi e le prestazioni inferiori a quelle degli altri partecipanti allo studio. La componente visuo-spaziale del soggetto con discalculia è adeguata a eccezione dell’area spaziale-simultanea. Nelle aree deficitarie è possibile notare come le prove con un punteggio più basso siano le prove di analisi dei processi attivi, ovvero i compiti che richiedono una manipolazione dell’informazione e non un semplice immagazzinamento. Conclusioni: i risultati ottenuti coincidono con i risultati attesi dal confronto con la letteratura, a eccezione dell’adeguatezza della prestazione del soggetto con discalculia evolutiva nelle prove di valutazione della componente spaziale-sequenziale. Secondo le evidenze scientifiche, infatti, le aree spaziali-sequenziali e spaziali-simultanee risultano fragili nei soggetti con discalculia. Tuttavia il campione dello studio ha un numero di partecipanti limitato che non permette di generalizzare i risultati ottenuti.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/1763