Questa tesi di laurea riguarda la cancellazione del debito estero dei paesi in via di sviluppo: si tratta di una questione di cui l'opinione pubblica ha iniziato ad occuparsi a fine anni novanta, anche grazie all'impegno di molte associazioni ed ong tra cui ¿Jubilee 2000¿. I debiti che hanno accumulato i paesi in via di sviluppo, nel corso degli ultimi 30-40, anni sono di due tipologie: i debiti bilaterali che sono quelli nei confronti degli stati occidentali ed i debiti multilaterali che sono quelli accumulati verso le Istituzioni finanziarie internazionali, come il Fondo Monetario Internazionale o la Banca Mondiale. Il debito in sé è uno strumento necessario a ogni paese per finanziare lo sviluppo economico, ma quando diventa eccessivo esso diviene un ostacolo che finisce con lo strozzare il paese stesso e la sua economia. Molti paesi in via di sviluppo hanno a che fare con un debito eccessivo; per venire incontro a questi paesi sono state attuate alcune iniziative a livello internazionale. Inizialmente i paesi appartenenti al Club di Parigi cominciarono a concedere le prime cancellazioni parziali del debito ad alcuni paesi in via di sviluppo, fra la fine degli anni ottanta e l'inizio degli anni novanta, ma i risultati ottenuti non furono mai soddisfacenti. Nel 1996 intervennero Fondo Monetario Internazionale e Banca Mondiale lanciando l'iniziativa HIPC (Heavily indebted poor countries) che si rivolgeva a 40 paesi tra i possibili beneficiari: la proposta HIPC offriva la possibilità a questi stati, attraverso un impegnativo percorso, di cancellare la parte del debito giudicata insostenibile. Nel 1999, anche grazie alla pressione di ong come ¿Jubilee 2000¿, l'iniziativa fu rivista e divenne più generosa per quanto riguarda l'ammontare del debito da cancellare ed anche più rapida nel suo iter. La proposta HIPC aveva due traguardi temporali: il primo era il ¿Decision Point¿, mentre il secondo era il ¿Completion Point¿, momento in cui un paese poteva usufruire della cancellazione vera e propria dei debiti bilaterali, ma anche in parte di quelli multilaterali. In particolare, con questa iniziativa, sono state correlate la cancellazione del debito con la lotta alla povertà, in modo che le risorse liberate dal pagamento del servizio del debito andassero a finanziare la spesa sociale nell'ottica di sradicare la povertà. Nel 2005 fu inoltre lanciata, dal Fondo Monetario Internazionale e da Banca Mondiale, un'altra iniziativa denominata MDRI (Multilateral debt relief initiative), che garantiva la possibilità ai paesi che avevano raggiunto il ¿Completion Point¿ nell'iniziativa HIPC, di usufruire della cancellazione di ulteriori debiti multilaterali. In totale l'assistenza fornita dall'iniziativa HIPC e MDRI ha permesso di cancellare circa 122 miliardi di dollari di debiti a paesi in via di sviluppo. Nonostante sia un buon risultato, vi è sicuramente ancora molta strada da percorrere; in particolar modo sarebbe opportuno che questo tipo di iniziative fossero allargate anche ad altri paesi a basso reddito che non hanno potuto usufruire dell'HIPC e dell'MDRI. I risultati migliori di queste due iniziative sono stati ottenuti laddove si è realizzato in maniera positiva il legame tra cancellazione del debito e lotta alla povertà.

Cancellazione del debito nei paesi in via di sviluppo: proposte e prospettive

BONGIOANNI, PAOLO
2009/2010

Abstract

Questa tesi di laurea riguarda la cancellazione del debito estero dei paesi in via di sviluppo: si tratta di una questione di cui l'opinione pubblica ha iniziato ad occuparsi a fine anni novanta, anche grazie all'impegno di molte associazioni ed ong tra cui ¿Jubilee 2000¿. I debiti che hanno accumulato i paesi in via di sviluppo, nel corso degli ultimi 30-40, anni sono di due tipologie: i debiti bilaterali che sono quelli nei confronti degli stati occidentali ed i debiti multilaterali che sono quelli accumulati verso le Istituzioni finanziarie internazionali, come il Fondo Monetario Internazionale o la Banca Mondiale. Il debito in sé è uno strumento necessario a ogni paese per finanziare lo sviluppo economico, ma quando diventa eccessivo esso diviene un ostacolo che finisce con lo strozzare il paese stesso e la sua economia. Molti paesi in via di sviluppo hanno a che fare con un debito eccessivo; per venire incontro a questi paesi sono state attuate alcune iniziative a livello internazionale. Inizialmente i paesi appartenenti al Club di Parigi cominciarono a concedere le prime cancellazioni parziali del debito ad alcuni paesi in via di sviluppo, fra la fine degli anni ottanta e l'inizio degli anni novanta, ma i risultati ottenuti non furono mai soddisfacenti. Nel 1996 intervennero Fondo Monetario Internazionale e Banca Mondiale lanciando l'iniziativa HIPC (Heavily indebted poor countries) che si rivolgeva a 40 paesi tra i possibili beneficiari: la proposta HIPC offriva la possibilità a questi stati, attraverso un impegnativo percorso, di cancellare la parte del debito giudicata insostenibile. Nel 1999, anche grazie alla pressione di ong come ¿Jubilee 2000¿, l'iniziativa fu rivista e divenne più generosa per quanto riguarda l'ammontare del debito da cancellare ed anche più rapida nel suo iter. La proposta HIPC aveva due traguardi temporali: il primo era il ¿Decision Point¿, mentre il secondo era il ¿Completion Point¿, momento in cui un paese poteva usufruire della cancellazione vera e propria dei debiti bilaterali, ma anche in parte di quelli multilaterali. In particolare, con questa iniziativa, sono state correlate la cancellazione del debito con la lotta alla povertà, in modo che le risorse liberate dal pagamento del servizio del debito andassero a finanziare la spesa sociale nell'ottica di sradicare la povertà. Nel 2005 fu inoltre lanciata, dal Fondo Monetario Internazionale e da Banca Mondiale, un'altra iniziativa denominata MDRI (Multilateral debt relief initiative), che garantiva la possibilità ai paesi che avevano raggiunto il ¿Completion Point¿ nell'iniziativa HIPC, di usufruire della cancellazione di ulteriori debiti multilaterali. In totale l'assistenza fornita dall'iniziativa HIPC e MDRI ha permesso di cancellare circa 122 miliardi di dollari di debiti a paesi in via di sviluppo. Nonostante sia un buon risultato, vi è sicuramente ancora molta strada da percorrere; in particolar modo sarebbe opportuno che questo tipo di iniziative fossero allargate anche ad altri paesi a basso reddito che non hanno potuto usufruire dell'HIPC e dell'MDRI. I risultati migliori di queste due iniziative sono stati ottenuti laddove si è realizzato in maniera positiva il legame tra cancellazione del debito e lotta alla povertà.
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