In the following case-control study, we compared the effectiveness in post-extraction socket preservation of two bone substitutes, SpherHA (synthetic HA) and Xenys Apatite (equine HA), three months after extraction. Another purpose of the work was to evaluate alveolar ridge remodeling in sites grafted with synthetic hydroxyapatite by analyzing changes in bone probing that occurred between 3 and 6 months post-extraction. We also investigated the maximum level of postoperative pain perceived by the patient, using the NRS scale numbered from 1 to 10, in order to find any differences between the two materials, and then we compared the obtained results with a control group not treated with bone substitutes. Inclusion criteria for the study were patients with the need to extract one or more dental elements that were not wisdom theeth. Exclusion criteria were patients on antiresorptive therapy, patients unable to comply with the predetermined follow-up plan, and patients who withdrew their participation in the study. The choice of using one material over the other was made according to the time of arrival in the department: those who came to our attention before January 31, 2022 were treated with synthetic HA (group A), those who arrived later with equine HA (group B). After atraumatic extraction, the socket was filled with the designated material, the same collagen membrane (Collygen Membrane) was placed, subsequently sutured, and the same postoperative recommendations were given to all patients. Two weeks later, the sutures were removed and a thermally molded resin template was packaged in order to be able to obtain fixed references for subsequent bone probing at three (T1) and six months (T2) after extraction. The two groups were found to be comparable and consisted of 22 sites for group A and 13 for group B. The nonparametric Mann-Whitney test was used to compare bone probing values at individual sites between group A and group B at T1. The results show that there is no statistically significant difference between group A and group B bone probing, showing us that the two materials are equally effective in preserving alveolar ridge height at T1. The non-parametric Mann-Whitney test was used to study the subjectively perceived postoperative pain of patients in the two groups, while the non-parametric Kruskal-Wallis test was used to compare the groups with graft and the control sample with each other. The analyses showed no statistically significant differences, demonstrating that the post-extraction course was similar among the three groups. Finally, probing changes at individual sites in group A between T1 and T2 were evaluated by Wilcoxon's nonparametric test for paired data. The test showed that in group A there were no statistically significant differences between the values measured at T1 and those measured at T2, supporting the conclusion that synthetic HA succeeds in maintaining nearly equal bone height between three and six months.
Nel seguente studio caso controllo è stata confrontata l’efficacia nella preservazione dell’alveolo post-estrattivo di due sostituti ossei, lo SpherHA (HA sintetica) e lo Xenys Apatite (HA equina), a distanza di tre mesi dall’estrazione. L’obiettivo secondario del lavoro è stato valutare il rimodellamento della cresta alveolare nei siti innestati con l’idrossiapatite sintetica, analizzando le variazioni di sondaggio osseo verificatesi tra i 3 e i 6 mesi post-estrattivi. Si è inoltre indagato il massimo livello di dolore post-operatorio percepito dal paziente dopo l’intervento, utilizzando la scala NRS numerata da 1 a 10, al fine di evidenziare eventuali differenze prima di tutto fra i due materiali, e poi rispetto ad un gruppo controllo non trattato con sostituti ossei. I criteri di inclusione dello studio erano pazienti con la necessità di estrarre uno o più elementi dentari che non fossero ottavi, l’accettazione spontanea dell’intervento eseguito con tecnica di preservazione dell’alveolo per mezzo di sostituti ossei e l’accettazione del piano di follow up. I criteri di esclusione erano pazienti in terapia antiriassorbitiva, pazienti incapaci di rispettare il piano di follow up prestabilito e pazienti che hanno revocato la loro partecipazione allo studio. La scelta di un materiale piuttosto che l’altro è stata effettuata a seconda del periodo di arrivo in reparto: chi è giunto alla nostra attenzione prima del 31 gennaio 2022 è stato trattato con HA sintetica (gruppo A), chi è arrivato dopo con HA equina (gruppo B). Dopo l’estrazione atraumatica si procedeva con il riempimento dell’alveolo con il materiale designato, si posizionava la stessa membrana in collagene (Collygen Membrane), successivamente suturata e venivano date le stesse raccomandazioni post operatorie a tutti i pazienti. Due settimane dopo venivano rimossi i punti di sutura e si confezionava una mascherina in resina termostampata al fine di poter ottenere dei riferimenti fissi per i successivi sondaggi ossei a tre (T1) e a sei mesi (T2) dall’estrazione. I due gruppi sono risultati essere confrontabili e si componevano di 22 siti per il gruppo A e 13 per il gruppo B. Per comparare i valori di sondaggio osseo nei singoli siti tra gruppo A e gruppo B in T1 è stato utilizzato il test non parametrico di Mann-Whitney. Dai risultati si evince che non esiste una differenza statisticamente significativa tra i sondaggi ossei del gruppo A e quelli del gruppo B, mostrandoci come i due materiali siano ugualmente efficaci nella preservazione dell’altezza della cresta alveolare a T1. Per studiare il dolore post-intervento percepito soggettivamente dai pazienti nei due gruppi ci si è serviti del test non parametrico di Mann-Whitney, mentre per confrontare i gruppi con innesto e il campione controllo tra loro è stato utilizzato il test non parametrico di Kruskal-Wallis. Dalle analisi non sono emerse differenze statisticamente significative, dimostrando che il decorso post-estrattivo è stato simile fra i tre gruppi. Infine le variazioni di sondaggio nei singoli siti nel gruppo A tra T1 e T2 sono state valutate mediante il test non parametrico di Wilcoxon per dati appaiati. Dal test emerge che nel gruppo A non ci sono differenze statisticamente significative tra i valori rilevati a T1 e quelli rilevati a T2, supportando la conclusione che l’HA sintetica riesca a mantenere un’altezza ossea pressoché uguale fra i tre e i sei mesi.
Preservazione dell'alveolo post-estrattivo mediante l'utilizzo di sostituti ossei: confronto tra idrossiapatite sintetica e idrossiapatite equina deantigenata
BOR, MATTEO
2021/2022
Abstract
Nel seguente studio caso controllo è stata confrontata l’efficacia nella preservazione dell’alveolo post-estrattivo di due sostituti ossei, lo SpherHA (HA sintetica) e lo Xenys Apatite (HA equina), a distanza di tre mesi dall’estrazione. L’obiettivo secondario del lavoro è stato valutare il rimodellamento della cresta alveolare nei siti innestati con l’idrossiapatite sintetica, analizzando le variazioni di sondaggio osseo verificatesi tra i 3 e i 6 mesi post-estrattivi. Si è inoltre indagato il massimo livello di dolore post-operatorio percepito dal paziente dopo l’intervento, utilizzando la scala NRS numerata da 1 a 10, al fine di evidenziare eventuali differenze prima di tutto fra i due materiali, e poi rispetto ad un gruppo controllo non trattato con sostituti ossei. I criteri di inclusione dello studio erano pazienti con la necessità di estrarre uno o più elementi dentari che non fossero ottavi, l’accettazione spontanea dell’intervento eseguito con tecnica di preservazione dell’alveolo per mezzo di sostituti ossei e l’accettazione del piano di follow up. I criteri di esclusione erano pazienti in terapia antiriassorbitiva, pazienti incapaci di rispettare il piano di follow up prestabilito e pazienti che hanno revocato la loro partecipazione allo studio. La scelta di un materiale piuttosto che l’altro è stata effettuata a seconda del periodo di arrivo in reparto: chi è giunto alla nostra attenzione prima del 31 gennaio 2022 è stato trattato con HA sintetica (gruppo A), chi è arrivato dopo con HA equina (gruppo B). Dopo l’estrazione atraumatica si procedeva con il riempimento dell’alveolo con il materiale designato, si posizionava la stessa membrana in collagene (Collygen Membrane), successivamente suturata e venivano date le stesse raccomandazioni post operatorie a tutti i pazienti. Due settimane dopo venivano rimossi i punti di sutura e si confezionava una mascherina in resina termostampata al fine di poter ottenere dei riferimenti fissi per i successivi sondaggi ossei a tre (T1) e a sei mesi (T2) dall’estrazione. I due gruppi sono risultati essere confrontabili e si componevano di 22 siti per il gruppo A e 13 per il gruppo B. Per comparare i valori di sondaggio osseo nei singoli siti tra gruppo A e gruppo B in T1 è stato utilizzato il test non parametrico di Mann-Whitney. Dai risultati si evince che non esiste una differenza statisticamente significativa tra i sondaggi ossei del gruppo A e quelli del gruppo B, mostrandoci come i due materiali siano ugualmente efficaci nella preservazione dell’altezza della cresta alveolare a T1. Per studiare il dolore post-intervento percepito soggettivamente dai pazienti nei due gruppi ci si è serviti del test non parametrico di Mann-Whitney, mentre per confrontare i gruppi con innesto e il campione controllo tra loro è stato utilizzato il test non parametrico di Kruskal-Wallis. Dalle analisi non sono emerse differenze statisticamente significative, dimostrando che il decorso post-estrattivo è stato simile fra i tre gruppi. Infine le variazioni di sondaggio nei singoli siti nel gruppo A tra T1 e T2 sono state valutate mediante il test non parametrico di Wilcoxon per dati appaiati. Dal test emerge che nel gruppo A non ci sono differenze statisticamente significative tra i valori rilevati a T1 e quelli rilevati a T2, supportando la conclusione che l’HA sintetica riesca a mantenere un’altezza ossea pressoché uguale fra i tre e i sei mesi.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/1754