Introduction In orthodontics, relapse is the tendency of teeth to move after the position achieved at the end of the orthodontic treatment. However, relapse does not occur to the same extent among similar orthodontic cases. This implies that clinically, it is not easy to predict which patients will be likely to experience post-treatment relapse. It becomes critically important that all patients are treated as potentially prone to recurrence with contention devices. This prospective study was conducted in order to be able to answer the following clinical and research questions: 1. What is the effect of different orthodontic contention devices on the stability of orthodontic treatment in the short term? 2. What is the effect of different treatment approaches on the stability of orthodontic treatment in the short term? 3. Is there a correlation between morphological and behavioral variables toward the stability of orthodontic treatment in the short term? Materials and Methods This prospective study was conducted according to STROBE guidelines: 51 patients (24 males and 27 females) were selected, 25 patients were treated with fixed multibrackets therapy and 26 patients with Invisalign-type clear aligners. A lower contention was provided for all patients, specifically a fixed retainer for 26 patients, and a vacuum-formed retainer for the remaining 25 patients. All 51 patients were assigned a vacuum-formed retainer as a contention device for the upper arch. Intraoral scans were performed at the end of orthodontic treatment (T0), after 3 months (T1), 6 months (T2) and 9 months (T3). Several diagnostic variables were also recorded for all patients using cephalometric analysis – Wits Appraisal, SppGoGn, IMPA and U1-Spp. For each patient were also recorded gnathostatic models (Total and Anterior Bolton and Intercanine Width). The intraoral scans were superimposed with Geomagic Control X to detect the entity of relapse in relation to T0. Results No statistically significant differences, in terms of orthodontic treatment stability, were found among patients undergoing aligner therapy and those with fixed appliances. Regarding the type of orthodontic contention, no statistically significant correlation with short-term stability of orthodontic treatment was also demonstrated. The analysis of behavioral variables in relation to orthodontic treatment stability revealed that there was a greater tendency for short-term relapse in patients with bad habits, although not statistically significant results. Evaluation of cephalometric morphological variables did not reveal a statistically significant relationship in the short term with orthodontic treatment stability. Conclusions Although research has continued to investigate orthodontic treatment stability and ideal contention devices for years, there are currently insufficient high-quality studies to make detailed recommendations on optimal retention protocols after orthodontic treatment. Therefore, effective communication between orthodontist and patient about the importance of the retention device and the time and manner of use is important to establish a doctor-patient relationship of trust. In addition, meticulous preparation of the contention device and periodicity of follow-ups by the clinician are key requirements to promote long-term predictability of the outcome achieved. It would be advisable, in light of the findings of this study, to examine the aspect of bad habits, which would seem to promote an increased risk of relpase, evaluating this parameter in the long term and on a larger sample of patients.
Introduzione La recidiva ortodontica è la tendenza dei denti a muoversi dalla posizione finale, raggiunta con il trattamento ortodontico. Ma essa non si presenta allo stesso modo fra i pazienti. Questo implica come clinicamente non sia semplice prevedere chi possa andare incontro a recidiva. È quindi fondamentale che ogni paziente sia considerato come potenzialmente soggetto a una recidiva e trattato con contenzione ortodontica. Questo studio prospettico è stato condotto al fine di rispondere alle seguenti domande cliniche e di ricerca: 1. Qual è l’effetto di differenti dispositivi di contenzione ortodontica sulla stabilità del trattamento ortodontico nel breve periodo? 2. Qual è l’effetto di differenti approcci terapeutici sulla stabilità del trattamento ortodontico nel breve periodo? 3. C’è una correlazione fra le variabili morfologiche e comportamentali nei confronti della stabilità del trattamento ortodontico nel breve periodo? Materiali e Metodi Lo studio prospettico è stato condotto in accordo alle linee guida STROBE: 51 pazienti (24 maschi e 27 femmine) sono stati selezionati, di cui 25 trattati con terapia fissa e 26 con Invisalign. È stata predisposta inferiormente per 26 pazienti una contenzione fissa, mentre per 25 pazienti una contenzione rimovibile termostampata. Per tutti i 51 pazienti è stata predisposta una contenzione rimovibile termostampata per l’arcata mascellare. Sui pazienti è stata eseguita una scansione intraorale alla fine del trattamento ortodontico (T0), a 3 mesi (T1), a 6 mesi (T2) e a 9 mesi (T3). Sono state inoltre rilevate variabili diagnostiche cefalometriche per ogni paziente – Indice di Wits, SppGoGn, IMPA e U1-Spp. Per ogni paziente sono stati rilevati anche i modelli gnatostatici (Bolton Totale e Anteriore e Diametro Intercanino). Le scansioni sono state sovrapposte con Geomagic Control X per valutare l’entità della recidiva in relazione alla scansione eseguita a T0. Risultati Non sono emerse differenze statisticamente significative, in termini di stabilità del trattamento ortodontico, fra i pazienti trattati con terapia fissa e con Invisalign. Inoltre non ci sono differenze statisticamente significative in relazione alla tipologia di contenzione ortodontica utilizzata. L’analisi delle variabili comportamentali in relazione alla stabilità del trattamento ortodontico ha dimostrato come ci sia una maggior tendenza alla recidiva nel breve termine nei pazienti con abitudini viziate, pur non essendo statisticamente significativo. La valutazione delle variabili morfologiche non ha rilevato differenze statisticamente significative in relazione alla stabilità del trattamento ortodontico. Conclusioni Nonostante la ricerca continui ad indagare da anni sulla stabilità del trattamento ortodontico e sulle contenzioni ideali, ad oggi non esistono ancora studi di alta qualità sufficienti per formulare raccomandazioni dettagliate sui protocolli ottimali post-trattamento. Per questo è fondamentale una comunicazione efficace clinico-paziente sull’importanza del dispositivo di contenzione e sul tempo e le modalità di utilizzo. Anche una periodicità dei controlli e una meticolosa pianificazione del dispositivo di contenzione sono requisiti fondamentali per favorire la predicibilità a lungo termine del risultato. Sarebbe però opportuno indagare ulteriormente l’aspetto dell’incidenza delle abitudini viziate sulla stabilità del trattamento ortodontico su un campione più numeroso e per un periodo di osservazione più lungo.
Effects of morphological and behavioral variables on orthodontic contention protocols
GRECO, DANIELE
2021/2022
Abstract
Introduzione La recidiva ortodontica è la tendenza dei denti a muoversi dalla posizione finale, raggiunta con il trattamento ortodontico. Ma essa non si presenta allo stesso modo fra i pazienti. Questo implica come clinicamente non sia semplice prevedere chi possa andare incontro a recidiva. È quindi fondamentale che ogni paziente sia considerato come potenzialmente soggetto a una recidiva e trattato con contenzione ortodontica. Questo studio prospettico è stato condotto al fine di rispondere alle seguenti domande cliniche e di ricerca: 1. Qual è l’effetto di differenti dispositivi di contenzione ortodontica sulla stabilità del trattamento ortodontico nel breve periodo? 2. Qual è l’effetto di differenti approcci terapeutici sulla stabilità del trattamento ortodontico nel breve periodo? 3. C’è una correlazione fra le variabili morfologiche e comportamentali nei confronti della stabilità del trattamento ortodontico nel breve periodo? Materiali e Metodi Lo studio prospettico è stato condotto in accordo alle linee guida STROBE: 51 pazienti (24 maschi e 27 femmine) sono stati selezionati, di cui 25 trattati con terapia fissa e 26 con Invisalign. È stata predisposta inferiormente per 26 pazienti una contenzione fissa, mentre per 25 pazienti una contenzione rimovibile termostampata. Per tutti i 51 pazienti è stata predisposta una contenzione rimovibile termostampata per l’arcata mascellare. Sui pazienti è stata eseguita una scansione intraorale alla fine del trattamento ortodontico (T0), a 3 mesi (T1), a 6 mesi (T2) e a 9 mesi (T3). Sono state inoltre rilevate variabili diagnostiche cefalometriche per ogni paziente – Indice di Wits, SppGoGn, IMPA e U1-Spp. Per ogni paziente sono stati rilevati anche i modelli gnatostatici (Bolton Totale e Anteriore e Diametro Intercanino). Le scansioni sono state sovrapposte con Geomagic Control X per valutare l’entità della recidiva in relazione alla scansione eseguita a T0. Risultati Non sono emerse differenze statisticamente significative, in termini di stabilità del trattamento ortodontico, fra i pazienti trattati con terapia fissa e con Invisalign. Inoltre non ci sono differenze statisticamente significative in relazione alla tipologia di contenzione ortodontica utilizzata. L’analisi delle variabili comportamentali in relazione alla stabilità del trattamento ortodontico ha dimostrato come ci sia una maggior tendenza alla recidiva nel breve termine nei pazienti con abitudini viziate, pur non essendo statisticamente significativo. La valutazione delle variabili morfologiche non ha rilevato differenze statisticamente significative in relazione alla stabilità del trattamento ortodontico. Conclusioni Nonostante la ricerca continui ad indagare da anni sulla stabilità del trattamento ortodontico e sulle contenzioni ideali, ad oggi non esistono ancora studi di alta qualità sufficienti per formulare raccomandazioni dettagliate sui protocolli ottimali post-trattamento. Per questo è fondamentale una comunicazione efficace clinico-paziente sull’importanza del dispositivo di contenzione e sul tempo e le modalità di utilizzo. Anche una periodicità dei controlli e una meticolosa pianificazione del dispositivo di contenzione sono requisiti fondamentali per favorire la predicibilità a lungo termine del risultato. Sarebbe però opportuno indagare ulteriormente l’aspetto dell’incidenza delle abitudini viziate sulla stabilità del trattamento ortodontico su un campione più numeroso e per un periodo di osservazione più lungo.File | Dimensione | Formato | |
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