Background. Patients with Cleft Lip and Palate need, upon reaching bone maturity, the surgical intervention of Rhinoseptoplasty, in order to achieve an improvement in respiratory function and aesthetic profile of the nose. However, Rhinoseptoplasty can result in a narrowing of the internal nasal valve area, resulting in worsening of nasal airflow. Objectives. The main objective of our study was to quantify the resistance to nasal airflow in the pre and post-operative period in patients with Cleft Lip and Palate undergoing Rhinoseptoplasty. The purpose of the measurements carried out, in particular their comparison, was to define the objective impact of the Rhinoseptoplasty surgery on respiratory function. The analysis of the subjective aspects that Cleft Lip and Palate produced in these patients and their possible modification 6 months after surgery, was another objective of our study. Materials and Methods. Three patients were recruited, with an average age of 21.33 years, all of whom underwent corrective surgery in childhood to repair the defects related to Cleft Lip and Palate. All patients underwent functional and aesthetic Rhinoseptoplasty surgery and pre- and post-operative checks. The results were evaluated 6 months after surgery. During the checks, the rhino-manometric examination (active anterior rhinomanometry) with NR6 rhino-manometer was performed, which made it possible to evaluate the nasal airflow and its inspiratory, expiratory and total resistances. Each patient was asked, before surgery and 6 months later, to complete the questionnaires SNOT22 and SF36 in order to grasp the impact of the disease on health status and quality of life. To assess the statistical significance of the difference between pre-operator and post-operator data, the Wilcoxon Mann Whitney U-test was used. Results. The main surgical steps put into practice on the patients of our study were: the asymmetric resection of the cranial margin of the lateral crurae of the alar cartilages to obtain the rotation of the tip, the positioning of a cartilaginous graft on the lateral crura to give support to the nostril from the side of the cleft, the positioning of a columellar graft for the projection of the tip, the remodeling of the floor of the nasal nostrils. No statistically significant differences (p > 0,05) between the preoperative and postoperative values of nasal airflow resistance measured at the rhinomanometer have been demonstrated. The subjective data, related to symptomatology and its impact on everyday life, obtained through the SNOT-22 and SF-36 questionnaires have not improved statistically significantly (p >0.05) after surgery. However, there has been an improvement trend in almost all domains. Conclusions. The nasal airflow, measured 6 months after the Rhinoseptoplasty surgery, remained unchanged compared to the pre-operative control in all patients. This can be attributed to the fact that the repositioning of the septum contrasts with the narrowing of the internal nasal valve (in this case mainly related to the modeling of the alar cartilage). The most important benefits deriving from the operation of Rhinoseptoplasty were aesthetic, emotional and social and, despite the lack of statistically significant results between pre and post-operative, the surgery had a positive impact, as shown by improving trends in quality of life and physical well-being.
Presupposti dello studio. I pazienti con Labiopalatoschisi necessitano, al raggiungimento della maturità ossea, dell’intervento chirurgico di Rinosettoplastica, al fine di ottenere un miglioramento della funzionalità respiratoria e del profilo estetico del naso. Tuttavia, la Rinosettoplastica può comportare un restringimento dell’area della valvola nasale interna, con conseguente peggioramento del flusso aereo nasale. Obiettivi. Il nostro studio si è posto come obiettivo principale la quantificazione delle resistenze al flusso aereo nasale nel pre e nel post-operatorio in pazienti con Labiopalatoschisi sottoposti a Rinosettoplastica. Lo scopo delle misurazioni effettuate, in particolare del loro confronto, è stato quello di definire l’impatto oggettivo della Rinosettoplastica sulla funzionalità respiratoria. L’analisi degli aspetti soggettivi che la Labiopalatoschisi produceva in questi pazienti e la loro eventuale modifica a 6 mesi dall’intervento chirurgico è stato un altro obiettivo del nostro studio. Materiali e Metodi. Sono stati reclutati 3 pazienti, con età media di 21,33 anni, tutti sottoposti in età infantile ad interventi chirurgici per la riparazione dei difetti legati alla Labiopalatoschisi. Tutti i pazienti sono stati sottoposti a Rinosettoplastica e a controlli pre e post-operatori. I risultati sono stati valutati a 6 mesi dall’intervento chirurgico. Durante i controlli è stata eseguito l’esame rinomanometrico, che ha reso possibile la valutazione del flusso aereo nasale e delle sue resistenze inspiratorie, espiratorie e totali. Ad ogni paziente è stato chiesto, prima dell’intervento e 6 mesi dopo, di compilare i questionari SNOT22 e SF36 per poter cogliere l’impatto della malattia sullo stato di salute e sulla qualità della vita. Per valutare la significatività statistica dei dati raccolti, è stato utilizzato il test U di Wilcoxon Mann Whitney. Risultati. Le principali tappe chirurgiche messe in pratica sui pazienti del nostro studio sono state: la resezione asimmetrica del margine craniale delle crus laterali delle cartilagini alari per ottenere la rotazione della punta, il posizionamento di un innesto cartilagineo sulla crus laterale per dare sostegno alla narice dal lato della schisi, il posizionamento di un innesto columellare per la proiezione della punta, il rimodellamento del pavimento delle narici nasali. Non sono state dimostrate differenze statisticamente significative (p > 0,05) tra i valori preoperatori e postoperatori delle resistenze al flusso aereo nasale misurate al rinomanometro. I dati soggettivi, relativi alla sintomatologia e al suo impatto sulla quotidianità, ottenuti mediante i questionari SNOT-22 e SF-36 non sono migliorati in maniera statisticamente significativa (p >0,05) dopo l’intervento chirurgico. Tuttavia, si è evidenziato un trend in miglioramento in quasi tutti i domini. Conclusioni. Il flusso aereo nasale, misurato a 6 mesi dall’intervento chirurgico di Rinosettoplastica, è rimasto invariato rispetto al controllo pre-operatorio in tutti i pazienti. Ciò può essere attribuito al fatto che al riposizionamento del setto si contrappone il restringimento della valvola nasale interna (in questo caso principalmente legato al rimodellamento delle cartilagini alari). I benefici più importanti derivanti dall’intervento di Rinosettoplastica sono stati quelli estetici, emozionali e sociali e, nonostante la mancanza di risultati statisticamente significativi tra pre e post-operatorio, l’intervento chirurgico ha avuto un impatto positivo, come dimostrano i trend in miglioramento, sulla qualità della vita e sul benessere fisico.
Rinosettoplastica nei pazienti con labiopalatoschisi: nuove tecniche chirurgiche e risultati funzionali.
SEMERARO, PIETRO
2021/2022
Abstract
Presupposti dello studio. I pazienti con Labiopalatoschisi necessitano, al raggiungimento della maturità ossea, dell’intervento chirurgico di Rinosettoplastica, al fine di ottenere un miglioramento della funzionalità respiratoria e del profilo estetico del naso. Tuttavia, la Rinosettoplastica può comportare un restringimento dell’area della valvola nasale interna, con conseguente peggioramento del flusso aereo nasale. Obiettivi. Il nostro studio si è posto come obiettivo principale la quantificazione delle resistenze al flusso aereo nasale nel pre e nel post-operatorio in pazienti con Labiopalatoschisi sottoposti a Rinosettoplastica. Lo scopo delle misurazioni effettuate, in particolare del loro confronto, è stato quello di definire l’impatto oggettivo della Rinosettoplastica sulla funzionalità respiratoria. L’analisi degli aspetti soggettivi che la Labiopalatoschisi produceva in questi pazienti e la loro eventuale modifica a 6 mesi dall’intervento chirurgico è stato un altro obiettivo del nostro studio. Materiali e Metodi. Sono stati reclutati 3 pazienti, con età media di 21,33 anni, tutti sottoposti in età infantile ad interventi chirurgici per la riparazione dei difetti legati alla Labiopalatoschisi. Tutti i pazienti sono stati sottoposti a Rinosettoplastica e a controlli pre e post-operatori. I risultati sono stati valutati a 6 mesi dall’intervento chirurgico. Durante i controlli è stata eseguito l’esame rinomanometrico, che ha reso possibile la valutazione del flusso aereo nasale e delle sue resistenze inspiratorie, espiratorie e totali. Ad ogni paziente è stato chiesto, prima dell’intervento e 6 mesi dopo, di compilare i questionari SNOT22 e SF36 per poter cogliere l’impatto della malattia sullo stato di salute e sulla qualità della vita. Per valutare la significatività statistica dei dati raccolti, è stato utilizzato il test U di Wilcoxon Mann Whitney. Risultati. Le principali tappe chirurgiche messe in pratica sui pazienti del nostro studio sono state: la resezione asimmetrica del margine craniale delle crus laterali delle cartilagini alari per ottenere la rotazione della punta, il posizionamento di un innesto cartilagineo sulla crus laterale per dare sostegno alla narice dal lato della schisi, il posizionamento di un innesto columellare per la proiezione della punta, il rimodellamento del pavimento delle narici nasali. Non sono state dimostrate differenze statisticamente significative (p > 0,05) tra i valori preoperatori e postoperatori delle resistenze al flusso aereo nasale misurate al rinomanometro. I dati soggettivi, relativi alla sintomatologia e al suo impatto sulla quotidianità, ottenuti mediante i questionari SNOT-22 e SF-36 non sono migliorati in maniera statisticamente significativa (p >0,05) dopo l’intervento chirurgico. Tuttavia, si è evidenziato un trend in miglioramento in quasi tutti i domini. Conclusioni. Il flusso aereo nasale, misurato a 6 mesi dall’intervento chirurgico di Rinosettoplastica, è rimasto invariato rispetto al controllo pre-operatorio in tutti i pazienti. Ciò può essere attribuito al fatto che al riposizionamento del setto si contrappone il restringimento della valvola nasale interna (in questo caso principalmente legato al rimodellamento delle cartilagini alari). I benefici più importanti derivanti dall’intervento di Rinosettoplastica sono stati quelli estetici, emozionali e sociali e, nonostante la mancanza di risultati statisticamente significativi tra pre e post-operatorio, l’intervento chirurgico ha avuto un impatto positivo, come dimostrano i trend in miglioramento, sulla qualità della vita e sul benessere fisico.File | Dimensione | Formato | |
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