Introduzione: I pazienti con scompenso cardiaco cronico (SCC) sono spesso costretti a continue ospedalizzazioni in considerazione dell'aggravamento della patologia, scarsa adesione alla terapia e ad un follow-up incompleto dopo la dimissione. Obiettivi: Il presente studio si propone di valutare l'efficacia del nostro modello di counselling telefonico su un campione di pazienti di moderato/elevato rischio presso l'Ambulatorio dello Scompenso Cardiaco appartenente al Dipartimento Malattie Invalidanti dell'Ospedale SS. Trinità di Fossano (CN), attraverso telefonate periodiche e l'analisi dei parametri d'allarme. Materiali e Metodi: Il campione è composto da 39 soggetti: 22 maschi e 17 femmine; età media 75 ± 9,8 anni. I pazienti, classificati affetti da SCC a rischio moderato/elevato, sono stati reclutati per il counselling telefonico dopo: dimissione da Riabilitazione Cardiologica (RBC) (15,4%); dimissione da Unità Scompenso Cardiaco (USC) (56,4%); visita day-service o cardiologica nell'Ambulatorio per lo Scompenso Cardiaco (28,2%). I soggetti sono stati monitorati costantemente per un periodo di 13 mesi tramite contatti telefonici prefissati da parte del personale infermieristico, con cadenza quindicinale per le persone che avevano presentato instabilità clinica recente o comunque appena dimesse e mensilmente per coloro che non presentavano recenti manifestazioni cliniche. Tuttavia il paziente, qualora lo avesse ritenuto opportuno, poteva contattare tempestivamente la struttura. La gravità dei pazienti con SCC e quindi la convocazione ad una visita ambulatoriale entro le 24 ore, è stata valutata con i seguenti parametri: peggioramento classe NYHA di almeno una classe; polso aritmico o frequenze cardiache <40 bmp o >110bmp; sospetta angina pectoris o sincope; aumento ponderale di 2-3 kg; incremento degli edemi declivi e oliguria (<500ml/die). Risultati: Sono stati contattati 39 pazienti per un totale di 201 telefonate. I pazienti nei quali si riportavano parametri d'allarme e quindi convocati ad una visita ambulatoriale sono stati 9 (23,1%), 3 dei quali ricoverati in Unità Scompenso. Invece le telefonate spontanee da pazienti giunte all'ambulatorio per peggioramento delle condizioni cliniche sono state 16 e la successiva rivalutazione del paziente ha portato 12 ricoveri di cui 3 in regime di DH (25%). Il 25,6% dei soggetti ha chiamato in media 1,8 ± 1,2 volte con altrettanti ricoveri. A completamento del follow-up (13 mesi) è stato registrato 1 decesso (2.6%) e 2 (5,1%) pazienti allontanatosi dal counselling. Considerando i parametri di allarme l'incremento ponderale e l'oliguria posseggono la migliore sensibilita' e specificita' (85.7% e 100% per aumento ponderale; 100% e 75% per oliguria) mentre la classe NYHA e la frequenza cardiaca posseggono la peggiore sensibilità e specificità (50% e 60% per la classe NYHA; 66.6% e 57.1% per la frequenza cardiaca). Conclusioni: Il counselling telefonico tra i pazienti affetti da SCC ha creato un filo diretto con la struttura ospedaliera, dato sicurezza al paziente che ha individuato precocemente i problemi, riducendo le ospedalizzazioni per instabilizzazione clinica del 60,5% in 13 mesi di follow-up rispetto allo stesso periodo di tempo precedente lo studio. Parole chiave: Scompenso Cardiaco; Counselling telefonico; Ambulatorio dedicato; Attività infermieristica; Follow-up cardiologico.
ATTIVITA' INFERMIERISTICA NELL'AMBULATORIO DEDICATO AI PAZIENTI AFFETTI DA SCOMPENSO CARDIACO.
SBARDELLINI, ALESSANDRO
2009/2010
Abstract
Introduzione: I pazienti con scompenso cardiaco cronico (SCC) sono spesso costretti a continue ospedalizzazioni in considerazione dell'aggravamento della patologia, scarsa adesione alla terapia e ad un follow-up incompleto dopo la dimissione. Obiettivi: Il presente studio si propone di valutare l'efficacia del nostro modello di counselling telefonico su un campione di pazienti di moderato/elevato rischio presso l'Ambulatorio dello Scompenso Cardiaco appartenente al Dipartimento Malattie Invalidanti dell'Ospedale SS. Trinità di Fossano (CN), attraverso telefonate periodiche e l'analisi dei parametri d'allarme. Materiali e Metodi: Il campione è composto da 39 soggetti: 22 maschi e 17 femmine; età media 75 ± 9,8 anni. I pazienti, classificati affetti da SCC a rischio moderato/elevato, sono stati reclutati per il counselling telefonico dopo: dimissione da Riabilitazione Cardiologica (RBC) (15,4%); dimissione da Unità Scompenso Cardiaco (USC) (56,4%); visita day-service o cardiologica nell'Ambulatorio per lo Scompenso Cardiaco (28,2%). I soggetti sono stati monitorati costantemente per un periodo di 13 mesi tramite contatti telefonici prefissati da parte del personale infermieristico, con cadenza quindicinale per le persone che avevano presentato instabilità clinica recente o comunque appena dimesse e mensilmente per coloro che non presentavano recenti manifestazioni cliniche. Tuttavia il paziente, qualora lo avesse ritenuto opportuno, poteva contattare tempestivamente la struttura. La gravità dei pazienti con SCC e quindi la convocazione ad una visita ambulatoriale entro le 24 ore, è stata valutata con i seguenti parametri: peggioramento classe NYHA di almeno una classe; polso aritmico o frequenze cardiache <40 bmp o >110bmp; sospetta angina pectoris o sincope; aumento ponderale di 2-3 kg; incremento degli edemi declivi e oliguria (<500ml/die). Risultati: Sono stati contattati 39 pazienti per un totale di 201 telefonate. I pazienti nei quali si riportavano parametri d'allarme e quindi convocati ad una visita ambulatoriale sono stati 9 (23,1%), 3 dei quali ricoverati in Unità Scompenso. Invece le telefonate spontanee da pazienti giunte all'ambulatorio per peggioramento delle condizioni cliniche sono state 16 e la successiva rivalutazione del paziente ha portato 12 ricoveri di cui 3 in regime di DH (25%). Il 25,6% dei soggetti ha chiamato in media 1,8 ± 1,2 volte con altrettanti ricoveri. A completamento del follow-up (13 mesi) è stato registrato 1 decesso (2.6%) e 2 (5,1%) pazienti allontanatosi dal counselling. Considerando i parametri di allarme l'incremento ponderale e l'oliguria posseggono la migliore sensibilita' e specificita' (85.7% e 100% per aumento ponderale; 100% e 75% per oliguria) mentre la classe NYHA e la frequenza cardiaca posseggono la peggiore sensibilità e specificità (50% e 60% per la classe NYHA; 66.6% e 57.1% per la frequenza cardiaca). Conclusioni: Il counselling telefonico tra i pazienti affetti da SCC ha creato un filo diretto con la struttura ospedaliera, dato sicurezza al paziente che ha individuato precocemente i problemi, riducendo le ospedalizzazioni per instabilizzazione clinica del 60,5% in 13 mesi di follow-up rispetto allo stesso periodo di tempo precedente lo studio. Parole chiave: Scompenso Cardiaco; Counselling telefonico; Ambulatorio dedicato; Attività infermieristica; Follow-up cardiologico.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/17379