lateral kidney in elective indications. Objective: To assess the effects of warm ischemia time (WIT) on renal function after LPN for small renal masses (SRMs) in patients with normal contralateral kidney. Design Settings and Participants: From October 2006 to December 2008, 53 patients with SRMs were enrolled in this prospective study. Interventions: Retroperitoneal or transperitoneal LPN. Measurements: Demographic and perioperative variables were recorded. Renal plasma flow (RPF) and split renal function (SRF) were estimated with 99mTc-mercaptoacetyl-triglycine renal scintigraphy before the intervention and after 5 days and 3 and 12 months. Pearson test was used to correlate WIT and ERPF, different groups of patients were created on the basis of mean and quartiles of distribution of WIT to eventually find any differences; ANOVA and Tukey-Kramer tests were used to compare the groups; multiple linear regression analysis was used to assess the effect of different variables on renal function at 3 months and one year after surgery. Results and limitations: Two patients were discarded due to major complications, so 51 patients were eligible. Mean WIT was 22' (interquartile range 16'-30'). Pearson test showed a significant correlation between WIT and ERPF after 3 (p=0.001) and 12 months (p=0.05) from surgery. A significant increase of LRF was recorded in different groups (WIT<16', between 16 and 30', >30' respectively) besides regression model confirmed that patients with WIT>30' had a significant higher risk of LRF. The rim of healthy tissue excised was an independent prognostic factor next to the statistical significance in our regression analysis. Conclusions: Longer warm ischemia time is associated with LRF. Our classification on the basis of WIT leaded us to assume three levels of ¿clinical¿ risk for LRF and these results suggested that every effort should be made to minimize ischemic intervals during LPN, whilst the cut-off represented by 30 minutes should be not exceeded. A slight recovery of renal function after 12 months impel us to plan larger studies with a larger population and a longer follow up to evaluate the impact of ischemia on renal function further.
Introduzione: La perdita di funzione renale a seguito di nefrectomia parziale laparoscopica (NPL), nel caso di procedure d'elezione, è mascherata dalla presenza del rene controlaterale. Obiettivo: Valutazione degli effetti del tempo d'ischemia calda (WIT) sulla funzione renale dopo NPL per piccole masse renali in pazienti con rene controlaterale sano. Disegno dello studio e Partecipanti: Da ottobre 2006 a Dicembre 2008, cinquantatré pazienti con diagnosi di piccola massa renale sono stati arruolati in questo studio prospettico. Tipo di procedura: NPL Retroperitoneale o transperitoneale. Misurazioni: Sono state registrate le variabili demografiche e peri-operatorie. Il flusso plasmatico renale (RPF) e la funzione renale splittata (SRF) sono stati stimati mediante scintigrafia renale con 99mTc-mercaptoacetiltriglicine prima dell'intervento, a 5 giorni, a 3 mesi e a 12 mesi dopo la procedura. Il test di Pearson è stato utilizzato per correlare il WIT al RPF e sono stati creati gruppi differenti di pazienti sulla base della mediana e dei quartili di distribuzione del WIT; i test ANOVA e Tukey-Kramer sono stati utilizzati per confrontare i gruppi così ottenuti; la regressione lineare multipla è stata utilizzata per determinare gli effetti delle differenti variabili sulla funzione renale a 3 mesi e un anno dall'intervento. Risultati e limitazioni: Sono stati scartati 2 pazienti dall'analisi a causa di complicanze maggiori che li hanno resi incandidabili. Cinquantuno pazienti sono stati analizzabili. Il WIT mediano è risultato pari a 22 minuti (range interquartili 16'-30'). Il test di Pearson ha dimostrato una correlazione significativa tra WIT e RPF dopo 3 mesi (p=0.001) e 12 mesi (p=0.050) dall'intervento. Un aumento significativo della perdita di funzione renale è stato registrato nei differenti gruppi proporzionale al WIT crescente (WIT<16', tra 16' e 30', >30' rispettivamente); inoltre, la regressione ha confermato che i pazienti con WIT superiore a 30 minuti sono a rischio maggiore. Lo spessore della rima di parenchima peri-lesionale sano asportato come fattore prognostico indipendente di funzione renale post-operatoria ha sfiorato la significatività statistica. Conclusioni: Un WIT prolungato è associato a una perdita di funzione renale. La nostra classificazione sulla base del WIT ci permette di stabilire tre livelli di rischio di perdita di funzione renale, suggerendoci che va fatto il possibile per minimizzare il WIT in corso di NPL, tenendosi entro la soglia critica rappresentata dai 30 minuti. Il parziale recupero che si osserva ad un anno dalla chirurgia ci impone di pianificare ulteriori studi su un campione più ampio di pazienti e un follow-up maggiore per una miglior valutazione degli effetti dell'ischemia sul rene.
EFFETTI DELL'ISCHEMIA RENALE IN CORSO DI NEFRECTOMIA PARZIALE LAPAROSCOPICA: RISULTATI DI UNO STUDIO PROSPETTICO
BERTOLO, RICCARDO GIUSEPPE
2009/2010
Abstract
Introduzione: La perdita di funzione renale a seguito di nefrectomia parziale laparoscopica (NPL), nel caso di procedure d'elezione, è mascherata dalla presenza del rene controlaterale. Obiettivo: Valutazione degli effetti del tempo d'ischemia calda (WIT) sulla funzione renale dopo NPL per piccole masse renali in pazienti con rene controlaterale sano. Disegno dello studio e Partecipanti: Da ottobre 2006 a Dicembre 2008, cinquantatré pazienti con diagnosi di piccola massa renale sono stati arruolati in questo studio prospettico. Tipo di procedura: NPL Retroperitoneale o transperitoneale. Misurazioni: Sono state registrate le variabili demografiche e peri-operatorie. Il flusso plasmatico renale (RPF) e la funzione renale splittata (SRF) sono stati stimati mediante scintigrafia renale con 99mTc-mercaptoacetiltriglicine prima dell'intervento, a 5 giorni, a 3 mesi e a 12 mesi dopo la procedura. Il test di Pearson è stato utilizzato per correlare il WIT al RPF e sono stati creati gruppi differenti di pazienti sulla base della mediana e dei quartili di distribuzione del WIT; i test ANOVA e Tukey-Kramer sono stati utilizzati per confrontare i gruppi così ottenuti; la regressione lineare multipla è stata utilizzata per determinare gli effetti delle differenti variabili sulla funzione renale a 3 mesi e un anno dall'intervento. Risultati e limitazioni: Sono stati scartati 2 pazienti dall'analisi a causa di complicanze maggiori che li hanno resi incandidabili. Cinquantuno pazienti sono stati analizzabili. Il WIT mediano è risultato pari a 22 minuti (range interquartili 16'-30'). Il test di Pearson ha dimostrato una correlazione significativa tra WIT e RPF dopo 3 mesi (p=0.001) e 12 mesi (p=0.050) dall'intervento. Un aumento significativo della perdita di funzione renale è stato registrato nei differenti gruppi proporzionale al WIT crescente (WIT<16', tra 16' e 30', >30' rispettivamente); inoltre, la regressione ha confermato che i pazienti con WIT superiore a 30 minuti sono a rischio maggiore. Lo spessore della rima di parenchima peri-lesionale sano asportato come fattore prognostico indipendente di funzione renale post-operatoria ha sfiorato la significatività statistica. Conclusioni: Un WIT prolungato è associato a una perdita di funzione renale. La nostra classificazione sulla base del WIT ci permette di stabilire tre livelli di rischio di perdita di funzione renale, suggerendoci che va fatto il possibile per minimizzare il WIT in corso di NPL, tenendosi entro la soglia critica rappresentata dai 30 minuti. Il parziale recupero che si osserva ad un anno dalla chirurgia ci impone di pianificare ulteriori studi su un campione più ampio di pazienti e un follow-up maggiore per una miglior valutazione degli effetti dell'ischemia sul rene.File | Dimensione | Formato | |
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