Questo elaborato prova ad analizzare le possibili connessioni tra terrorismo e mondo delle telecomunicazioni a livello globale facendo riferimento sia ai mass media occidentali che a quelli arabi. Il lavoro è diviso in quattro capitoli. Nel primo capitolo si parlerà del concetto di terrorismo focalizzando maggiormente la nostra attenzione su quello così detto islamico e sul suo metodo d'azione. Qui ci si soffermerà su Al Qaeda e la nascita della Jihad globale che propone nuove strategie più moderne e più attuali per combattere il nemico occidentale. Nel secondo capitolo si parlerà dei mezzi di comunicazione di massa e di come essi scelgano di diffondere una notizia soffermandoci sul concetto di agenda setting. Il terzo capitolo si occuperà principalmente del rapporto tra media e terrorismo analizzando l'11 settembre come evento mediatico e sulle conseguenze che esso ha avuto nel mondo occidentale e islamico. Nel quarto capitolo si riporteranno tre articoli di giornale con una breve analisi di ognuno. Il primo è una panoramica su come i quotidiani mondiali abbiano accolto la notizia dell'11 settembre. Il secondo è un articolo di un noto scrittore britannico di ferma condanna del terrorismo e di esortazione all'intervento immediato per sconfiggere la minaccia terroristica. Il terzo e ultimo riporta la rivendicazione di Osama Bin-Laden dopo gli attentati di Madrid dell'11 marzo. Esso appare quasi una risposta all'articolo precedente, il numero uno di Al-Qaeda rimanda al mittente, ovvero l'opinione pubblica occidentale, le accuse di terrorismo e spiega le motivazioni che spingono la sua azione e quella della sua organizzazione.

La voce del terrore,breve analisi del rapporto tra terrorismo islamico e mezzi di comunicazione.

D'ALTILIA, ANDREA
2009/2010

Abstract

Questo elaborato prova ad analizzare le possibili connessioni tra terrorismo e mondo delle telecomunicazioni a livello globale facendo riferimento sia ai mass media occidentali che a quelli arabi. Il lavoro è diviso in quattro capitoli. Nel primo capitolo si parlerà del concetto di terrorismo focalizzando maggiormente la nostra attenzione su quello così detto islamico e sul suo metodo d'azione. Qui ci si soffermerà su Al Qaeda e la nascita della Jihad globale che propone nuove strategie più moderne e più attuali per combattere il nemico occidentale. Nel secondo capitolo si parlerà dei mezzi di comunicazione di massa e di come essi scelgano di diffondere una notizia soffermandoci sul concetto di agenda setting. Il terzo capitolo si occuperà principalmente del rapporto tra media e terrorismo analizzando l'11 settembre come evento mediatico e sulle conseguenze che esso ha avuto nel mondo occidentale e islamico. Nel quarto capitolo si riporteranno tre articoli di giornale con una breve analisi di ognuno. Il primo è una panoramica su come i quotidiani mondiali abbiano accolto la notizia dell'11 settembre. Il secondo è un articolo di un noto scrittore britannico di ferma condanna del terrorismo e di esortazione all'intervento immediato per sconfiggere la minaccia terroristica. Il terzo e ultimo riporta la rivendicazione di Osama Bin-Laden dopo gli attentati di Madrid dell'11 marzo. Esso appare quasi una risposta all'articolo precedente, il numero uno di Al-Qaeda rimanda al mittente, ovvero l'opinione pubblica occidentale, le accuse di terrorismo e spiega le motivazioni che spingono la sua azione e quella della sua organizzazione.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/17089