Con questo lavoro mi sono posta l'obiettivo di indagare e analizzare il legame tra la poetica di John Keats, poeta romantico inglese, e l'evoluzione del modello psicoanalitico della mente del filone post- kleiniano, con particolare riferimento a Donald Meltzer. Nella prima parte della tesi, dopo aver brevemente presentato i tratti più salienti della biografia di Keats, ho pertanto preso in considerazione le sue opere più significative, tra le quali sono presenti quelle che hanno rivestito un ruolo rilevante per i risvolti psicoanalitici successivi, ed in particolare le Odi, le lettere e i poemi epici Iperione e La Caduta di Iperione. Per poter poi delineare in modo più chiaro ed esauriente il filone che lega Keats a Meltzer, ho pensato fosse utile vedere il percorso di quest'ultimo attraverso le teorie psicoanalitiche che lo hanno preceduto, a partire dal fondatore della psicoanalisi, Sigmund Freud, per poi prendere in rassegna i modelli della mente elaborati da Melanie Klein e da Bion. Ho inoltre dedicato la parte centrale di questo lavoro al forte legame che intercorre tra la psicoanalisi e l'arte, per poter poi approdare alla forte valenza estetica che assume il modello psicoanalitico della mente di Donald Meltzer. Nel descrivere in modo dettagliato la dimensione estetica delle teorie meltzeriane del conflitto estetico e del claustrum, ho anche messo in luce la loro connessione profonda con i concetti risalenti alla poetica di Keats. I concetti delineati da Keats che hanno assunto maggiore importanza per l'elaborazione del modello psicoanalitico della mente di Donald Meltzer sono la Capacità Negativa (Negative Capability), la metafora della Grande Casa con molte Dimore in connessione con il pensiero- fanciullo e la Valle del fare-Anima (Vale of Soul-making). Tali concetti, descritti in modo chiaro nelle lettere, sono presenti anche nelle Odi e nei poemi epici, sebbene in maniera più velata. Al termine di questo lavoro ho voluto porre l'accento su ciò che di originale è presente nell'incontro tra il romanticismo inglese incarnato da Keats e gli psicoanalisti di cui ho parlato, primo fra tutti Meltzer. Quest'ultimo ha infatti costruito il suo modello psicoanalitico della mente partendo proprio dalle metafore delineate del poeta inglese, non subendone meramente l'influenza, ma ricorrendo ai concetti da lui elaborati come elementi chiave per muoversi nella maniera più efficace lungo i sentieri di quel complesso paesaggio che è la mente umana.

CAPACITA' NEGATIVA E CONFLITTO ESTETICO

BORGHESIO, LARA
2009/2010

Abstract

Con questo lavoro mi sono posta l'obiettivo di indagare e analizzare il legame tra la poetica di John Keats, poeta romantico inglese, e l'evoluzione del modello psicoanalitico della mente del filone post- kleiniano, con particolare riferimento a Donald Meltzer. Nella prima parte della tesi, dopo aver brevemente presentato i tratti più salienti della biografia di Keats, ho pertanto preso in considerazione le sue opere più significative, tra le quali sono presenti quelle che hanno rivestito un ruolo rilevante per i risvolti psicoanalitici successivi, ed in particolare le Odi, le lettere e i poemi epici Iperione e La Caduta di Iperione. Per poter poi delineare in modo più chiaro ed esauriente il filone che lega Keats a Meltzer, ho pensato fosse utile vedere il percorso di quest'ultimo attraverso le teorie psicoanalitiche che lo hanno preceduto, a partire dal fondatore della psicoanalisi, Sigmund Freud, per poi prendere in rassegna i modelli della mente elaborati da Melanie Klein e da Bion. Ho inoltre dedicato la parte centrale di questo lavoro al forte legame che intercorre tra la psicoanalisi e l'arte, per poter poi approdare alla forte valenza estetica che assume il modello psicoanalitico della mente di Donald Meltzer. Nel descrivere in modo dettagliato la dimensione estetica delle teorie meltzeriane del conflitto estetico e del claustrum, ho anche messo in luce la loro connessione profonda con i concetti risalenti alla poetica di Keats. I concetti delineati da Keats che hanno assunto maggiore importanza per l'elaborazione del modello psicoanalitico della mente di Donald Meltzer sono la Capacità Negativa (Negative Capability), la metafora della Grande Casa con molte Dimore in connessione con il pensiero- fanciullo e la Valle del fare-Anima (Vale of Soul-making). Tali concetti, descritti in modo chiaro nelle lettere, sono presenti anche nelle Odi e nei poemi epici, sebbene in maniera più velata. Al termine di questo lavoro ho voluto porre l'accento su ciò che di originale è presente nell'incontro tra il romanticismo inglese incarnato da Keats e gli psicoanalisti di cui ho parlato, primo fra tutti Meltzer. Quest'ultimo ha infatti costruito il suo modello psicoanalitico della mente partendo proprio dalle metafore delineate del poeta inglese, non subendone meramente l'influenza, ma ricorrendo ai concetti da lui elaborati come elementi chiave per muoversi nella maniera più efficace lungo i sentieri di quel complesso paesaggio che è la mente umana.
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