In questo studio si prendono in esame tutti i progetti che Virgilio Sieni ha condotto dal 2002 al 2010, escludendo volutamente le produzioni che comunque la compagnia produce e presenta al pubblico anche con grandiose tournèe. Radunati, per quanto possibile, in ordine cronologico. Mi sembra che in questo modo si possano cogliere in maniera più immediata, gli sviluppi di creazione del Maestro. Anche perché nonostante il coreografo sia uno dei maggiori esponenti della danza contemporanea dagli inizi degli anni ottanta, pochi studi si sono concentrati sulle sue ricerche: la qualità del suo lavoro risiede soprattutto nell'affrontare la danza come linguaggio contemporaneo, procedendo per contaminazioni, sconfinamenti, tracciando una geografia di relazioni e ispirazioni, proiettando l'arte della danza nell'universo dell'espressione visiva contemporanea. Non esiste uno studio sistematico che ricostruisca il metodo di indagine sulla coretica del corografo ricostruendone le tappe più significative, tutto ciò che è scritto sul suo operato è dato da un proliferare di critiche riguardanti le tante produzioni dell'artista. Questo studio è parte di un più ampio approfondimento sull'arte di Virgilio Sieni che intende proprio colmare questo vuoto. Mentre la prima indagine, si concentra sul modo di concepire il corpo, inteso e indagato, come topografia mobile, crocevia e luogo di snodo, contestualizzandolo nel metodo artistico di Virgilio Sieni, questo studio vuole concentrarsi sul gesto inteso come linguaggio corporeo ricco di ¿pregnanza esperienziale¿ che allo stesso tempo si apre a una dimensione altra proiettandosi verso la trasfigurazione artistica, descrivendolo attraverso il concreto dei progetti. Nel primo capitolo, dunque, si è posto l'accento su tutti quei lavori in cui, più degli altri, il gesto coreico è portatore di tradizione, intesa come vero e proprio bagaglio di esperienze vissute. Nel secondo capitolo, si affronta la nascita dell'Accademia sull'arte del gesto e la trasmissione alle nuove generazioni di un gesto che si sofferma sullo studio di un corpo architettonico, costituito dall'insieme di organi funzionali. Nel terzo capitolo il gesto coreografato è dato da uno stretto confronto con grandi maestri figurativi, visti come artisti precedenti che hanno soffermato il loro particolare sguardo su una determinata posizione. Nel quarto capitolo si paragonano le diverse esperienze, e il loro diverso modo di incarnare il gesto, dei gruppi permanenti che nel corso degli anni si sono formati all'interno dell'esperienza dell'Accademia sull'arte del gesto. Nel quinto capitolo il gesto coreutico viene vissuto a stretto contatto con la natura fino a cercarne la simbiosi. Nel sesto, ed ultimo capitolo, si descrivono la nascita e i primi sviluppi di un grande progetto che coinvolgerà il Mediterraneo.
L'Arte del gesto: Virgilio Sieni
GENINATTI CHIOLERO, TALIA EMMA MARIANNA
2009/2010
Abstract
In questo studio si prendono in esame tutti i progetti che Virgilio Sieni ha condotto dal 2002 al 2010, escludendo volutamente le produzioni che comunque la compagnia produce e presenta al pubblico anche con grandiose tournèe. Radunati, per quanto possibile, in ordine cronologico. Mi sembra che in questo modo si possano cogliere in maniera più immediata, gli sviluppi di creazione del Maestro. Anche perché nonostante il coreografo sia uno dei maggiori esponenti della danza contemporanea dagli inizi degli anni ottanta, pochi studi si sono concentrati sulle sue ricerche: la qualità del suo lavoro risiede soprattutto nell'affrontare la danza come linguaggio contemporaneo, procedendo per contaminazioni, sconfinamenti, tracciando una geografia di relazioni e ispirazioni, proiettando l'arte della danza nell'universo dell'espressione visiva contemporanea. Non esiste uno studio sistematico che ricostruisca il metodo di indagine sulla coretica del corografo ricostruendone le tappe più significative, tutto ciò che è scritto sul suo operato è dato da un proliferare di critiche riguardanti le tante produzioni dell'artista. Questo studio è parte di un più ampio approfondimento sull'arte di Virgilio Sieni che intende proprio colmare questo vuoto. Mentre la prima indagine, si concentra sul modo di concepire il corpo, inteso e indagato, come topografia mobile, crocevia e luogo di snodo, contestualizzandolo nel metodo artistico di Virgilio Sieni, questo studio vuole concentrarsi sul gesto inteso come linguaggio corporeo ricco di ¿pregnanza esperienziale¿ che allo stesso tempo si apre a una dimensione altra proiettandosi verso la trasfigurazione artistica, descrivendolo attraverso il concreto dei progetti. Nel primo capitolo, dunque, si è posto l'accento su tutti quei lavori in cui, più degli altri, il gesto coreico è portatore di tradizione, intesa come vero e proprio bagaglio di esperienze vissute. Nel secondo capitolo, si affronta la nascita dell'Accademia sull'arte del gesto e la trasmissione alle nuove generazioni di un gesto che si sofferma sullo studio di un corpo architettonico, costituito dall'insieme di organi funzionali. Nel terzo capitolo il gesto coreografato è dato da uno stretto confronto con grandi maestri figurativi, visti come artisti precedenti che hanno soffermato il loro particolare sguardo su una determinata posizione. Nel quarto capitolo si paragonano le diverse esperienze, e il loro diverso modo di incarnare il gesto, dei gruppi permanenti che nel corso degli anni si sono formati all'interno dell'esperienza dell'Accademia sull'arte del gesto. Nel quinto capitolo il gesto coreutico viene vissuto a stretto contatto con la natura fino a cercarne la simbiosi. Nel sesto, ed ultimo capitolo, si descrivono la nascita e i primi sviluppi di un grande progetto che coinvolgerà il Mediterraneo.File | Dimensione | Formato | |
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