Questo lavoro si propone di analizzare i mutamenti in atto dal punto di vista della governance ambientale cinese, degli impegni di Pechino sul fronte del controllo delle emissioni di gas serra, degli investimenti nelle tecnologie pulite, e comprendere quali sono le forze che guidano questi mutamenti, quali le forze che li contrastano, dare una valutazione sulla reale effettività della legislazione ambientale cinese, osservare quali sono i fallimenti e quali i successi raggiunti. Nel primo capitolo di questo lavoro si cercherà di delineare una panoramica generale dei gravi problemi ambientali e delle esigenze energetiche cinesi. Nel secondo capitolo si illustrerà l'evoluzione della governance ambientale cinese, analizzando le dinamiche e le peculiarità dell'esercizio del potere nei diversi livelli dell'apparato burocratico e si cercherà di spiegare in che modo queste caratteristiche rendano estremamente difficile una concreta e trasparente applicazione delle riforme ambientali. Nel terzo capitolo si affronterà il tema del controllo domestico delle emissioni atmosferiche e dell'efficienza energetica, analizzati entro la cornice delle responsabilità e degli impegni dichiarati da Pechino a livello internazionale. In questo capitolo verrà ancora descritto l'approccio cinese al Meccanismo di Sviluppo Pulito (MSP), un meccanismo previsto dal Protocollo di Kyoto che prevede la creazione di progetti (progetti MSP) indirizzati alla riduzione di emissioni di gas tossici e il conseguente scambio, sul mercato internazionale, dei relativi certificati di riduzione (certified emissions reduction ). Si approfondiranno le modalità con cui la Cina, attraverso numerosi progetti MSP, trae vantaggi economici, oltre che ambientali, non trascurabili. Il quarto capitolo sarà dedicato agli investimenti della Repubblica Popolare in programmi governativi indirizzati alla ricerca e sviluppo sulle energie rinnovabili e ai successi ottenuti in questi settori. Alla luce dei dati raccolti e delle riflessioni compiute, si tenterà di fare una valutazione dei progressi compiuti dalla Repubblica Popolare Cinese nella governance ambientale. Verrà considerata la qualità e il grado di applicazione delle riforme, ovvero la capacità di Pechino di far attuare, specialmente a livello locale, le leggi e le disposizioni approvate. Confrontando diversi fattori si valuterà infine la performance ambientale, ovvero i concreti progressi nel rallentamento del degrado ambientale, nel controllo delle emissioni e nelle modalità di produzione e consumo dell'energia. Si illustreranno quindi quali sono i passi effettivamente compiuti verso un'economia più pulita e rispettosa dell'ambiente, quali le sfide ancora aperte e quali i problemi strutturali con cui la dirigenza cinese dovrà inevitabilmente continuare a scontrarsi.

la protezione ambientale e il controllo delle emissioni nella cina di hu jintao e wen jiabao

SILVESTRI, FRANCESCO
2010/2011

Abstract

Questo lavoro si propone di analizzare i mutamenti in atto dal punto di vista della governance ambientale cinese, degli impegni di Pechino sul fronte del controllo delle emissioni di gas serra, degli investimenti nelle tecnologie pulite, e comprendere quali sono le forze che guidano questi mutamenti, quali le forze che li contrastano, dare una valutazione sulla reale effettività della legislazione ambientale cinese, osservare quali sono i fallimenti e quali i successi raggiunti. Nel primo capitolo di questo lavoro si cercherà di delineare una panoramica generale dei gravi problemi ambientali e delle esigenze energetiche cinesi. Nel secondo capitolo si illustrerà l'evoluzione della governance ambientale cinese, analizzando le dinamiche e le peculiarità dell'esercizio del potere nei diversi livelli dell'apparato burocratico e si cercherà di spiegare in che modo queste caratteristiche rendano estremamente difficile una concreta e trasparente applicazione delle riforme ambientali. Nel terzo capitolo si affronterà il tema del controllo domestico delle emissioni atmosferiche e dell'efficienza energetica, analizzati entro la cornice delle responsabilità e degli impegni dichiarati da Pechino a livello internazionale. In questo capitolo verrà ancora descritto l'approccio cinese al Meccanismo di Sviluppo Pulito (MSP), un meccanismo previsto dal Protocollo di Kyoto che prevede la creazione di progetti (progetti MSP) indirizzati alla riduzione di emissioni di gas tossici e il conseguente scambio, sul mercato internazionale, dei relativi certificati di riduzione (certified emissions reduction ). Si approfondiranno le modalità con cui la Cina, attraverso numerosi progetti MSP, trae vantaggi economici, oltre che ambientali, non trascurabili. Il quarto capitolo sarà dedicato agli investimenti della Repubblica Popolare in programmi governativi indirizzati alla ricerca e sviluppo sulle energie rinnovabili e ai successi ottenuti in questi settori. Alla luce dei dati raccolti e delle riflessioni compiute, si tenterà di fare una valutazione dei progressi compiuti dalla Repubblica Popolare Cinese nella governance ambientale. Verrà considerata la qualità e il grado di applicazione delle riforme, ovvero la capacità di Pechino di far attuare, specialmente a livello locale, le leggi e le disposizioni approvate. Confrontando diversi fattori si valuterà infine la performance ambientale, ovvero i concreti progressi nel rallentamento del degrado ambientale, nel controllo delle emissioni e nelle modalità di produzione e consumo dell'energia. Si illustreranno quindi quali sono i passi effettivamente compiuti verso un'economia più pulita e rispettosa dell'ambiente, quali le sfide ancora aperte e quali i problemi strutturali con cui la dirigenza cinese dovrà inevitabilmente continuare a scontrarsi.
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