Lungo i sei capitoli che compongono la dissertazione cercheremo di comprendere di che natura sia il legame che unisce all'Utopia filosofia e musica, mettendo in evidenza come molto spesso Bloch ¿metta alla prova¿ l'efficacia dei propri concetti teoretici servendosi di intuizioni squisitamente musicali. L'arte del suono, in Bloch, si fa carico di una precisa responsabilità filosofica: essa si propone cioè di illuminare il pensiero, portando all'espressione moti dell'animo che il linguaggio concettuale non è in grado di articolare compiutamente, ma che sono tuttavia essenziali per consentire all'uomo di vivere l'esperienza utopica in tutta la sua intensità. Prenderemo le mosse dall'arte in generale, mostrando successivamente come il concetto estetico di ornamento, connesso a quello esistenziale di Incontro con il Sé, acquisti valenza spirituale ed autenticità espressiva solo quando è considerato come musicale. Ci soffermeremo inoltre sul materiale di cui consta concretamente la musica, il suono, mostrandone le caratteristiche utopiche, per poi mettere in luce le analogie tra la temporalità musicale e quella utopico-soggettiva. La musica è infatti definibile come arte del tempo per eccellenza, poiché nel tempo essa si sviluppa e si esprime: il discorso musicale però non subisce passivamente il tempo, bensì lo plasma, lo manipola, gli dà forma. Il tipo di composizione in cui ciò è evidente al massimo grado è la sinfonia considerata nella sua variante beethoveniana, in cui le masse armoniche si sviluppano gradualmente nel tempo per poi giungere alla meta, realizzata nella forma-evento del ritmo. Infine, forti della conoscenza dei capisaldi della filosofia della musica di Bloch, considereremo Geist der Utopie una ¿sinfonia di concetti¿, nel tentativo di dimostrare che nell'ambito del pensiero blochiano la musica non è un oggetto teoretico tra gli altri, ma fornisce alla speculazione gli strumenti formali e concettuali per oltrepassare le rigide barriere dei sistemi che pretendono di avere diritto all'ultima parola sulla realtà, così da farli esplodere in direzione dell'Utopia, espressa e vivente nella musica stessa.
Filosofia e musica dell'Utopia in Ernst Bloch
ZANETTI, ROBERTO
2010/2011
Abstract
Lungo i sei capitoli che compongono la dissertazione cercheremo di comprendere di che natura sia il legame che unisce all'Utopia filosofia e musica, mettendo in evidenza come molto spesso Bloch ¿metta alla prova¿ l'efficacia dei propri concetti teoretici servendosi di intuizioni squisitamente musicali. L'arte del suono, in Bloch, si fa carico di una precisa responsabilità filosofica: essa si propone cioè di illuminare il pensiero, portando all'espressione moti dell'animo che il linguaggio concettuale non è in grado di articolare compiutamente, ma che sono tuttavia essenziali per consentire all'uomo di vivere l'esperienza utopica in tutta la sua intensità. Prenderemo le mosse dall'arte in generale, mostrando successivamente come il concetto estetico di ornamento, connesso a quello esistenziale di Incontro con il Sé, acquisti valenza spirituale ed autenticità espressiva solo quando è considerato come musicale. Ci soffermeremo inoltre sul materiale di cui consta concretamente la musica, il suono, mostrandone le caratteristiche utopiche, per poi mettere in luce le analogie tra la temporalità musicale e quella utopico-soggettiva. La musica è infatti definibile come arte del tempo per eccellenza, poiché nel tempo essa si sviluppa e si esprime: il discorso musicale però non subisce passivamente il tempo, bensì lo plasma, lo manipola, gli dà forma. Il tipo di composizione in cui ciò è evidente al massimo grado è la sinfonia considerata nella sua variante beethoveniana, in cui le masse armoniche si sviluppano gradualmente nel tempo per poi giungere alla meta, realizzata nella forma-evento del ritmo. Infine, forti della conoscenza dei capisaldi della filosofia della musica di Bloch, considereremo Geist der Utopie una ¿sinfonia di concetti¿, nel tentativo di dimostrare che nell'ambito del pensiero blochiano la musica non è un oggetto teoretico tra gli altri, ma fornisce alla speculazione gli strumenti formali e concettuali per oltrepassare le rigide barriere dei sistemi che pretendono di avere diritto all'ultima parola sulla realtà, così da farli esplodere in direzione dell'Utopia, espressa e vivente nella musica stessa.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/16860